Linfoadenopatia addominale

Buon giorno,
volevo un consiglio di come procedere.
Mio padre, anni 67, è stato operato per il 16 aprile 2007 per adenocarcinoma allo stomaco asportando completamente lo stomaco.
A fine maggio ha fatto un ciclo di chemioterapia di 4 sedute terminando a luglio.
A settembre 07 ha eseguito una TAC con mezzo di contrasto da cui non risultava nulla.
Nel dicembre 07 ha eseguito una PET e dopo altri accertamenti con i seguenti risultati:
RX Torace nella norma
ECG nella norma
FNA: linfonodo sottoclaveare sn ---> EC: metastasi linfonale di adenorcarcinoma.
Dopo questo risultato ha eseguito 12 cicli di chemioterapia con Campto,Lederfolin, Fluorouracile ogni due settimane.
Il 17/04/2008 ha eseguito una TAC dalla quale non risultano adenopatie come a gennaio pertanto continua lo stesso ciclo di chemioterapia.
Il 09/0972008 esegue una TAC con il seguente risultato:
adenopatie interaortcavali (22 mm) e paraortici sn 16 mm. A seguito di questo risultato fa un altri 4 cicli di chemioterapia introducento Eloxatine e togliendo Campto.

Il 30/11/2008 ha eseguito una TAC la quale riporta il seguente risultato:
invariate le tumefazioni a livello del trplide celiaco, posteriormente alla vena porta, in sede mesentrica, in sede inter-aorto-cavale e paraortica sx che risultano di diametro max 2 cm.

Fa altri due cicli di chemio, ma ad inizio gennaio avverte dei dolori forti addominanli ogni volta che mangia pertanto esegue una TAC con il seguente risultato:
Aumentati le dimensioni in sede paraortica e a livello del tripode celiaco (max 4 cm).
Il medico decide di interrompere la chemio e non fare più nulla.

Cosa mi consigliate di fare per alleviare i dolori posso utilizzare altre terapie come la tomoterapia oppure la radioimmuterapia...qualsiasi consiglio che mi darete ne sarei grato oppure un consiglio su quale centro andare che utilizzano terapie più innovative.
Ringrazio per la collaborazione e la disponibilità.
Distinti saluti Donato
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Donato,

se la malattia è confinata ai linfonodi addominali e vi sono delle sedi di maggiore dolenzia potrebbe essere opportuno valutare l'opportunità di una radioterapia locale. Altro approccio possibile è un trattamento in ipertermia magari abbinato od alla radioterapia od a una nuova chemioterapia (con farmaci non impiegati in precedenza) od a entrambi.

Sempre a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente

Dott. Pastore,
la ringrazio per il consiglio che mi ha dato.
Inoltre volevo sapere se ci sono effetti collaterali per ipertemia?

Da come risulta dalla TAC sembra essere confinata ai linfonodi addominali, mentre prima aveva anche un linfonodo sottoclaveare sn che poi i medici non mi hanno più parlato oppure non risultava nella TAC.
Nel caso che ci fosse ancora il linfonodo sottoclaveare è possibile ancora valutare la possibilità di fare radioterapia e/o ipertemia.

Grazie in anticipo della risposta.

Un saluto Donato
[#3]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Essendo non più responsivo alla terapia farmacologica, ed essendoci solo queste adenopatie come uniche localizzazioni, una radioterapia cautelativa per gli organi sani circostanti (IMRT/TOMOTERAPIA), a dosi non palliative, potrebbe assumere un certo significato clinico, se il paziente è in buone condizioni cliniche. Bisogna comunque vedere di persona le immagini realtive alla sede e all'estensione delle suddette lesioni linfonodali. Il referto non basta, per esprimersi in modo meno generico sulla fattibilità di un trattamento così delicato. L'ipertermia si può aggiungere come coadiuvante, ma da sola non è in grado di essere adeguatamente efficace sulle adenopatie.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio tanto delle risposte che mi avete dato.
C'è una cosa che non riesco a capire perchè ogni volta che mio padre mangia dopo circa 15 minuti gli vengono dei dolori atroci che durano 10 minuti.
Nella TAC risultava solo linfoadenopatia, è possibile che la causa sia il transito del cibo?
Prendendo le goccie Toradol i dolori scompaiono.

Una radioterapia ed una imrt/tomoterapia potrebbe allievare questi dolori? Quale potrebbe essere l'altra causa di questi dolori?

Ringrazio in anticipo della risposte.

Saluti Donato

[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
mio padre è stato ricoverato nuovamente e questa volta l'oncologo ha consigliato una chemioterapia con:
XELODA e Taxotere dicendo che questa è una terapia di attacco e molto più forte di quella precedente.

Cosa ne pensate?


Saluti Donato
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
scusate se vi disturbo.
Mio padre ha iniziato la chemio con XELODA e Taxotere e rifacendo la TAC la malattia risulta ancora confinata ai linfodi.
Purtroppo con l'inizio di questa chemio il fisico di mio padre ne ha risentito volevo sapere se nel caso specifico si poteva applicatre la chirurgia stereotassica?

Ringrazio anticipatamente delle risposte che mi darete.


Un saluto Donato
[#7]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La imrt e la tomoterapia possono essere assimilabili ad una stereotassi, se effettuate in poche frazioni a dosi molto alte. È praticamente la stessa cosa: si tratta di una radioterapia ipofrazionata o raramente in monofrazione sulla focalità tumorale con una apparecchiatura che possa, attraverso diverse vie di entrata dei fasci di radiazione, concentrars alte dosi sul tumore e risparmiare i tessuti vicini .per capirci la chirurgia non c'entra nulla se non nel nome.
Ma mi sembra che il suo oncologo sia indirizzato verso il trattamento chemioterapico esclusivo. Ne parli con lui.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille del suo consulto, ne parlerò con l'oncologo.
Ma la imrt e la tomoterapia si applica dappertutto oppure solo in alcuni centri perchè mio padre viene da Foggia.
Questi producono gli stessi effetti collaterali della chemio perchè mio padre non le vuole più fare?


Ringrazio anticipatamente della sua disponibilità.

Un saluto Donato
[#9]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
I centri sono solo in alcuni, in Italia.
con la chemioterapia non c'entra nulla. E' un trattamento completamente diverso e pertanto con effetti collaterali diversi.
Per maggiori dettagli:

www.medicitalia.it/02it/notizia.asp?idpost=61035
[#10]
dopo
Utente
Utente
Buona sera,
scrivo su questo forum dopo 1 mese e mezzo per avere un ancora un vostro parere.
Mio padre ha continuato a fare chemioterapia con Xeloda e Taxotere, pensavo che dopo il quarto ciclo doveva ripetere la TAC invece l'oncologo dice di continuare a fare la chemio e che la TAC si può fare tra un mese.
E' normale continuare la terapia senza valutare se questa stia producendo i suoi effetti? Ma per quanto tempo deve continuare a fare questa chemio secondo i protocolli?

Xeloda e Taxotere sul caso di mio padre possono funzionare?

Volevo sentire un oncologo che applichi la Radiochirurgia Steotassica oppure una struttura di Milano per valutare se ancora possibile applicare queste cure alternativa alla chemioterapia come immunoterapia, radioterapia. Cosa ne pensate?

Ringrazio in anticipo del vostro aiuto.

Donato

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