Arteriopatia ,vasculite, sclerodermia, amputazione.

Buongiorno,spero la mia richiesta per avere delucidazioni possa essere accolta. Mia madre, soggetto in questione,77 anni e da 20 convive con la sclerodermia. Ad oggi, dopo vari ricoveri per i diversi problemi che la malattia può comportare,premesso anche che un anno fa è stata fatta l'amputazione della gamba destra al di sopra del ginocchio; il problema si è verificato nella gamba sinistra. Quindi forti dolori di giorno e di notte, non riuscire a camminare né a dormire nonostante prenda potenti farmaci. È stata fatta un angioplastica con risultato parziale. Il risultato dell' angiografia è stato il seguente: aorta sottorenale ateromasica e severamente calcifica. Iliaca comune,tortuosa e calcifica, interna ed esterna, femorale comune e profonda, poplitea e tronco tibio peroniero con alterazioni parietali ed esenti da stenosi angiograficamente significative, stenosi del 65% al terzo distale della femorale superficiale. vasi gambe severamente calcifici maggiormente la apt, occlusa la tibiale posteriore al tratto prossimale, interossea e tibiale anteriore ateromasiche e con stenosi del 50%. molto scarsa la vascolarizzazione al di sotto della articolazione tibio tarsica. I medici vorrebbero tentare un bypass e se non possible, amputare la gamba sopra al ginocchio. Mi chiedo: il bypass é una cosa ancora fattibile? Si poteva fare prima? (Perché nessuno ce lo ha detto) e perché eventualmente amputare sopra al ginocchio, visto che il problema è dal ginocchio in giù? Il medico sostiene che è per un uso migliore della protesi, vista l'altra gamba. Mentre chi fa le protesi dice che è meglio tenere l'articolazione del ginocchio. Siamo molto scoraggiati e delusi perché cambiando anche medici diversi, tutti hanno avuto parere diverso e questo non è confortante!! Chiedo vivamente e urgentemente il vostro aiuto, con grande umanità e senza orgoglio che è la dote che dovrebbe contraddistinguere ogni medico. Nei limiti del possibile, consapevole della malattia di mia madre.
Grazie.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
comprenderà la difficoltà di offrire a distanza su una condizione così complessa un parere che risulti più attendibile di quello di chi sta seguendo il caso al vivo.
Quella descritta è purtroppo una arteriopatia molto severa, con stenosi sequenziali il cui effetto si somma, che sul piano chirurgico lascia spazio a "interventi di salvataggio", la cui finalità è quella di evitare o procrastinare per quanto possibile la demolizione dell'arto e che verosimilmente non era opportuno programmare in precedenza per la oggettiva imprevedibilità dei risultati.
La scelta del livello di amputazione, vista anche la grave compromissione dell'albero arterioso a più livelli, è spesso dettata anche dalla volontà di evitare interventi plurimi (con i rischi connessi) e garantire da subito una buona guarigione del moncone.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottor Piscitelli,la ringrazio per l'attenzione e per la tempestività nella risposta, è stato molto chiaro. Non nutro pretese e certe cose vorremmo che mai accadessero. Certo è che qualche dubbio sul da farsi e sull' operato di qualche medico
comunque mi rimane. Dubbio pagato a caro prezzo sulla pelle di mia madre. Ho trovato interessante e di conforto questo sito.Auguro a lei e ad altri medici di svolgere sempre la propria professione con grande umanità e tanto aggiornamento verso le malattie ( cosa che manca per la sclerodermia) e di essere una guida per i familiari. La ringrazio ancora e buon lavoro.