Zone di spermioagglutinazione numerose in spermiogramma

Gentili dottori,
da oltre 2 anni mio marito ed io (33 anni) stiamo cercando di avere un bambino. Il mio ginecologo mi ha sottoposto ad ogni genere di esame (monitoraggi, sonoisterosalpingografia, ecc.) e tutto sembra essere in ordine. Tanto che ci ha classificati come un caso di sterilità sine causa. Mio marito ha effettuato lo spermiogramma e il ginecologo lo ha guardato invece a mio avviso con un po' di superficialità, commentando solo con un "non c'è male". Però a me continuano a ronzare in testa dei valori che non mi tornano. Non voglio offendere la sensibilità di mio marito, quindi prima di insistere perchè vada da un andrologo, vorrei avere almeno la conferma che non sono paranoica. Riporto per questo i valori dello spermiogramma (tra parentesi i valori di riferimento)
astinenza: 3,5 giorni
Volume: 3,1 (>= 2)
Aspetto: proprio
Viscosità: nei limiti
Fluidificazione: fisiologica
Concentrazione/ml: 120.000.000 (>20.000.000)
Totale eiaculato: 480.000.000
No emazie, corpuscoli prostatici, elementi linea germinativa, cellule di sfaldamento
ZONE DI SPERMIOAGGLUTINAZIONE: NUMEROSE
Leucociti: 600.000 (<1.000.000/ML)
MOTILITA' SPERMATOZOI: 30% rettilinea veloce, 20% rettilinea lenta, 10% discinetica (>50% rettilinea rapida-lenta)
Spermatozoi tipici: 52% (>30%)
Spermatozoi atipici: 48% (<70%)
I valori che mi turbano sono quelli di spermioagglutinazione e motilità. Ho ragione che non sono valori buoni per ricercare una gravidanza? Sareste così gentili da spiegarmi il perchè? Ho ragione a voler consultare un andrologo?
Grazie per la risposta e per il servizio che offrite.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice,

se la valutazione della motilità è stata fatta alla seconda ora (secondo i parametri indicati dall'OMS) il dato è normale . Il dato invece che scatena qualche dubbio, perchè poco realistico, è la morfologia normale al 52%.

Ne riparli con il suo ginecologo ma, a questo punto, la prima cosa da fare è ripetere l'esame del liquido seminale, presso una struttura aggiornata e dedicata che segue le indicazioni date dall'OMS, e poi bisogna consultare un andrologo specializzato in patologia della riproduzione umana.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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