Ho sentito parlare di tac multislice 64 strati come mezzo diagniostico in sostituzione

le scrivo per chiedere il suo illuminato parere sul problema che mi affligge. Cercherò di riassumere con chiarezza.
Ho 50 anni, funzionario di una pubblica amministrazione, carattere emotivo, no iperteso, no colesterolo, no diabete, no sovrappeso, no malattie cardiache in famiglia.Da circa 20 anni sono alle prese con episodi periodici di extrasistolia e nel tempo ho fatto ripetuti controlli (ecg a riposo e da sforzo,holter, ecocardogramma) che hanno sempre escluso problemi cardiologici. Nel luglio 2007, a seguito di una crisi extrasistolica innescata probabilmente da un problema di salute di un genitore ho fatto ulteriore esame e ecg da sforzo evidenziava sottoslivellamento tratto ST che lasciava presupporre una sofferenza coronarica. Il cardiologo mi prescriveva una scintigrafia cardiaca a riposo e dopo sforzo, il cui esito smentiva però una ischemia evidenziando una perfetta irrorazione del cuore. La spiegazione che mi veniva data era che si trattava di un "falso positivo" dell'ecg da sforzo e che non c'era ragione di preoccuparsi ulteriormente.
Ho preso per circa 1 mese un betabloccante (cardicor) e le extrasistole sparirono quasi del tutto anche perchè mi ero rasserenato. Nell'ultimo anno e mezzo ho fatto controlli semestrali con egc a riposo e ecocardiogramma a riposo e dopo sforzo (ecg da sforzo il cardiologo non ha voluto più farmela perchè sarebbe stata secondo lui positiva) e i risultati sono sempre stati buoni. A novembre scorso, in concomitanza con il manifestarsi di una grave malattia di mio padre ho iniziato a riavvertire extrasistoli unite stavolta a un senso di peso al petto. A inizi dicembre, in preda alla solita ansia, ho rifatto i controlli (ecg, ecocardogramma) che ancora una volta hanno dato escluso problemi cardiologici. Il fastidio a tutt'oggi non si è comunque attenuato e il senso di peso al petto, unitamente alle extrasistoli, sembrano essersi intensificati, specie dopo che compio sforzi. Da10 giorni ho perso mio padre e le ansie e i timori di avere un problema cardiologico serio si stanno radicando dentro di me. Penso che il dolore che avverto possa essere una angina o altro e spesso sono tentato di ricorrere alle cure del pronto soccorso ospedaliero. I miei parenti e amici fanno fatica a credere che io stia male davvero e mi consigliano di calmarmi parlando di uno stato ansioso.Intanto però mi sento penalizzato nello svolgimento delle mie normali attività quotidiane, sempre preoccupato che possa verificarsi qualche problema al mio cuore. Crede sia il caso di fare altri accertamenti? Ho sentito parlare di tac multislice 64 strati come mezzo diagniostico in sostituzione coronarografia. Cosa mi consiglierebbe un autorevole professionista come lei per dare una soluzione al mio problema?
Nell'attesa di un suo cortese riscontro la ringrazio fin d'ora per le sue indicazioni e le porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, gli esami strumentali cui si è periodicamente sottoposto (al di là del test da sforzo positivo) le danno un certo margine di sicurezza sulle sue condizioni cardiache, che al di là dell'extrasistolia, sporadica e ben controllata dalla terapia con b-bloccante, non è mai degenerata in forme aritmiche. La Tac multislice, è metodica ottimale per la valutazione coronarografica in pazienti ad alto rischio cardiologico, soprattutto bypassati. Allo stato, visto i risultati dubbi della prova da sforzo, le consiglio di praticare un ecostress farmacologico alla dobutamina o una seconda scintigrafia miocardica.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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dopo
Utente
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Gentile dottore, la ringrazio per la sollecita risposta. Ho ripetuto in giornata i controlli cardiologici per evitare di accumulare altra ansia. I risultati sono stati più che incoraggianti e ecg e ecocardio basale e dopo sforzo fisico hanno indicato valori nella norma. Mi ribadiscono che le mie extrasistoli sono assolutamente innocue, non riproducibili in sede di esami clinici (non è stata registrata nemmeno una durante le prove) e collegate al mio sistema neurovegetativo. Il medico non ha ritenuto di prescrivermi farmaci betabloccanti ma consigliato nel caso solo qualche blando tranquillante. Se dovesse verificarsi una ulteriore crisi farò esami che mi ha consigliato.Cordiali saluti.

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