Allergia e occhio secco

Gentili dottori,
Spero in una risposta che mi tranquillizzi e indirizzi verso lo specialista giusto, perché la mia vita è diventata impossibile dato che ho paura di uscire di casa e non so gestire il problema.
A novembre dello scorso anno ho casualmente scoperto di avere gli occhi infiammati, senza nessun sintomo, e portavo da anni le lenti a contatto tutti i giorni. Ho cominciato allora a usare dei colliri: prima il combitimor, che mi ha dato problemi pochi giorni dopo e quindi ho smesso, poi un altro cortisonico insieme alle lacrime artificiali. Nel frattempo, all’inizio di dicembre ho casualmente scoperto un’ allergia alla parietaria (mai avuto allergie) dopo aver sofferto l’estate precedente di prurito diffuso, fotofobia e febbricola inspiegabile dopo tutti i vari controlli possibili. Tornata dall’ oculista per un controllo della vista, mi viene nuovamente riscontrata l’infiammazione, sempre senza sintomi visibili, e a quel punto comunico al medico la diagnosi di allergia e conferma che la causa è la parietaria, perenne in Calabria, dove vivo. Comincio a prendere etacortilen per qualche giorno, seguito da zaditen per un mese. Nel frattempo vado a Pisa per una settimana, a fine gennaio, e comincio ad avere bruciore agli occhi, dopo una giornata di forte vento. Vado a dormire con il bruciore assurdo e da quel momento in poi smetto di usare le lenti ogni giorno. Smetto lo zaditen perché mi abbasta la vista...! Dopo Pisa vado qualche giorno a Roma, provo a riusare le lenti e niente bruciore, sto benissimo. Ricomincio a metterle contenta e felice, torno in Calabria e i problemi ricominciano. Le lenti a contatto diventano qualcosa da indossare raramente. Torno dall’oculista facendo presente i problemi di offuscamento forse dovuti allo zaditen, lui mi cambia l’antistaminico e mi ridà il cortisone.
Uso l’etacortilen per tre/quattro giorni e lo interrompo perché mi causa SECCHEZZA OCULARE. Da questo momento in poi, è passato più di un mese, la secchezza non mi ha mai abbandonato, oltre al bruciore occasionale.Provo il nuovo antistaminico, Tebarat, la seconda volta mi causa forte bruciore, oltre a un sapore amaro in bocca per mezz’ora e non i classici 5 minuti degli altri colliri, quindi lo smetto, in attesa di tornare dal medico a far presente i problemi. L’oculista continua a dire che sono troppo giovane per la sindrome dell’occhio secco, ma dopo il mio insistere spiegando che mi sveglio la notte a causa della secchezza, e che ho spesso mal di testa per il fastidio agli occhi, mi fa il test di Schirmer e il BUT, che confermano l’ipotesi. A quel punto mi prescrive la visita reumatologica, insistendo sull’impossibilità di una correlazione tra allergia e i miei disturbi. Mi prescrive ECTOAL mattina e sera, e SYSTANE BALANCE solo sull’occhio dx. Dopo qualche giorno di sollievo, nonostante il bruciore è tornato ieri sera dopo aver passato tutta la giornata in montagna e il tragitto in auto con i finestrini abbassati.
Qualche chiarimento? Grazie.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
Buongiorno signorina

mi pare che nel suo caso sia chiaro che Lei necessita di una valutazione clinica approfondita da parte del medico specialista oculista.



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LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Marino,
Non cercavo una prescrizione o tentavo di sostituire la visita specialistica, che ho tra l’altro già fatto varie volte. Penso di non essermi spiegata bene perché, dovendo spiegare tutto nei dettagli, ho finito i caratteri. Tra l’altro è la prima volta che scrivo su medicitalia.it.

Comunque cercavo un chiarimento, da parte di altri medici, sulla correlazione tra allergia e occhio secco. Il mio oculista insiste di no, ma la mia sensibilizzazione alla parietaria ha sempre avuto come sintomo quasi esclusivo i problemi agli occhi. Quindi, potrebbe essere l’allergia o è, senza ombra di dubbio, un problema di natura reumatologica che richiede ulteriori approfondimenti?
Ho consultato il mio medico di base che, prima di farmi andare dal reumatologo, mi ha consigliato una visita con un altro oculista, considerando che la mia storia clinica, analisi anche recenti, e la mia età (27 anni) non portano a pensare a un problema di questo genere.

Sono molto giù a causa di questo, perché già devo mettere gli occhiali, cosa impensabile per me fino a qualche mese fa perché la visione schermata dalle lenti mi fa sentire fuori dal mondo, e passare la voglia di fare cose come andare al mare con la visione offuscata... In più non posso truccarmi, perché gli occhi si irritano, e evito di uscire di casa per la paura dei sintimi, dato che se cominciano a bruciarmi gli occhi la giornata è rovinata, non so cosa mettere per alleviare il problema, dato che il cortisone mi da fastidio e l’ectoal ha un effetto molto blando. Sembrano magari frivolezze, ma sono praticamente un’altra persona e vivo nella paura costante.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
riesce a Chiamarmi? 0258395516

Le allego un appunto
Nei pazienti allergici, soprattutto in quelle forme di allergia cronica,
molto spesso si riscontra uno stato di secchezza oculare.
L’incremento dei casi di secchezza oculare che si è registrato negli
ultimi anni trova una relazione anche con la crescita esponenziale
dei casi di allergia a livello mondiale.
L’allergia è stata definita come la malattia del XXI secolo.
Il continuo aumento dei casi di allergia nella popolazione mondiale
infantile ed adulta . correlato direttamente alla crescente industrializzazione
e all’incontrollata urbanizzazione.
L’emissione di elevate quantità di sostanze inquinanti ha comportato
un aumento delle temperature a livello globale, ad esso sono
conseguiti periodi di fioritura più lunghi.
Questo fenomeno negli ultimi anni ha trasformato le comuni allergie
stagionali in fenomeni perenni e persistenti durante tutto l’anno.
Gli episodi di allergia acuta si trasformano allora in forme croniche.
I gas inquinanti e il micro particolato presente nell’aria si depositano
sulla congiuntiva innescando una reazione infiammatoria.
L’infiammazione altera la naturale barriera epiteliale
attivando le cellule del sistema immunitario.
Questa stimolazione cronica immunitaria fa
rilasciare sostanze tossiche per lo strato superficiale della cornea e della congiuntiva, modificando la composizione delle lacrime.
L’effetto tossico crea uno stato di infiammazione a carico delle ghiandole
accessorie, che sono deputate al rilascio dei lipidi e delle mucine,
che vanno a comporre lo strato lipidico della lacrima.
Lo strato lipidico è quello più esterno e stabilizza il
film lacrimale impedendone l’evaporazione.
Nel tempo con le allergie si aggrava la secchezza oculare.
Le allergie ed atopie da contatto delle palpebre e della congiuntiva sono le più frequenti.
Causate spesso proprio dai colliri, dai prodotti cosmetici, dal vestiario, da gioielli, dalla plastica, da prodotti animali e vegetali, da nichel o da
chimici industriali.
L’iperacidità del film lacrimale conseguente ad una allergia è
il fattore di irritazione e di infiammazione che favorisce
l’instaurarsi di uno stato di secchezza oculare.
Senza dubbio la prima cura dell’allergia si basa sull’allontanamento
dell’allergene, ma non sempre questo è possibile.
E’ fondamentale individuare il prodotto verso cui si è allergici .
Nel caso di un’ipersensibilità verso saponi o shampoo . possiamo detergere il viso ed i capelli con una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio, evitando di strofinare in modo aggressivo e limitandosi a tamponare la cute del viso.
Evitiamo sempre l’uso di oli aromatici e di incensi e di polveri
quali talco e cipria.
Indossiamo sempre i guanti quando si maneggiamo detersivi!

L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.

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