Depressione - schizofrenia

Buongiorno, sono un ragazzo di 24 anni e da diverso tempo sono preoccupato riguardo dei forti cambiamenti che sento di aver subito. Ho sofferto di depressione in passato, circa 5-6 anni fa, per un anno circa e da cui (almeno apparentemente) mi sono ripreso egregiamente. Alcuni dei pensieri negativi che avevo non mi hanno mai abbandonato (misantropia e inadeguatezza). Mi sono sempre (e sono stato da altri) considerato molto intelligente, ho eseguito un test ufficiale durante questa mia crisi depressiva ottenendo un risultato QI di 120, a scuola mi sono sempre distinto per un intuito spiccato e a lavoro per la mia capacità di risolvere problemi con soluzioni semplici ed economiche. Sono sempre stato scherzoso, sempre con la battuta pronta e con la soluzione a portata di mano. Da diverso tempo (almeno 6 mesi circa) ritengo di non essere più in possesso di queste mie capacità, mi sento a tratti anche stupido, faccio e dico cose strane. Per esempio qualche giorno fa ho urtato una macchina parcheggiata e ho "risolto" pagando un bonifico al proprietario, pur essendo in possesso di assicurazione. Il me stesso di qualche mese fa non ci avrebbe nemmeno pensato, mi sono reso conto dell'idiozia del mio gesto solo quando me lo ha fatto notare mio padre. A volte mi rendo conto di condurre discussioni su internet pur non conoscendo l'argomento, dando risposte deliranti da cui io stesso prendo le distanze dopo aver riletto l'intera discussione (come sotto effetto di un incantesimo che svanisce). Le emozioni sono diventate ormai poche e sporadiche. Non ho interesse nell'avere relazioni di alcun tipo, non mi sento neanche particolarmente solo o triste, spero di non risultare criptico nel dire che "non mi sento affatto" come se a tratti non avessi autocoscienza. Le persone con cui convivo in appartamento le vedo come un qualcuno con cui dividere le spese e le pulizie. Tantissime cose che faccio mi sembrano solo un modo per non annoiarmi o un mero dovere. Dopo diversi mesi di ricerca, ho trovato il lavoro dei miei sogni eppure mi sento quasi indifferente, chiunque avrebbe fatto i salti di gioia ma io faccio persino fatica ad arrivare in orario (mio difetto da sempre). Tante volte penso 1000 volte prima di fare una cosa per paura di fare cose stupide e risulto lento. Uno dei miei hobby è (era) registrare podcast con un mio amico (l'unico vero amico), mi divertivo e mi impegnavo per rendere la cosa innovativa, ma anche questo hobby è diventato un passatempo, qualcosa da fare giusto per rompere la routine, ho difficoltà a risultare "sul pezzo" e difficilmente mi vengono in mente frasi per rispondere. Ho intenzione di affrontare delle consulenze di persona con qualche psicologo, in modo da avere risposte basate sull'osservazione della mia presenza e del mio comportamento, nel frattempo ringrazio di cuore chiunque mi possa dare delle risposte preliminari.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

nonostante le sue capacità, l'intelligenza, l'intuito, l'ironia, mi sembra di capire che da quando ha sofferto di depressione 5-6 anni fa alcuni pensieri e sensazioni non siano andati via. In proposito parla di misantropia e di un senso di inadeguatezza.

Penso che questi suoi stati d'animo meritino attenzione e non debbano essere trascurati, ma presi in considerazione e approfonditi.

Oggi sembra dire che non sente la vita nelle sue mani. Vive un senso di distanza da sé e dalle persone, sente poche emozioni e un senso di indifferenza.

Mettendo tra parentesi le voci diagnostiche, soprattutto la schizofrenia che è un disturbo davvero molto grave, mi sembra che lei voglia sottolineare forse con questa parola una discrepanza in sé e alcuni vissuti che sente strani, mi corregga pure se mi sbaglio. Da una parte sente di essere molto intelligente, abile nel risolvere problemi e scherzoso, dall'altra si rappresenta appunto come strano, poco emotivo, addirittura a volte "stupido", forse preoccupato e lento.

Intanto è importante dire che queste caratteristiche possono coesistere, bisogna individuare i differenti e complessi momenti di vita e contesti in cui si esprimono.
In secondo luogo è possibile che ci sia uno sviluppo e un investimento più in alcuni ambiti che in altri. Sarei curioso di avere più notizie del test, soprattutto una lettura qualitativa, rispetto alle emozioni e alle relazioni. Anche per verificare se la performance è migliore nelle prove meno emotive.
A volte può succedere che ci sia la necessità di mettere da parte i nostri vissuti emotivi e di investire nelle capacità più pratiche, anche per tenere attive certe distanze.

Dal mio punto di vista, sarebbe importante entrare nel merito della sua storia e dei suoi vissuti, per conoscerla e per comprendere il suo malessere, per capire se ci sono delle ferite dentro di lei, di cui prendersi cura.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, accurata e corretta. Esattamente come ha detto non mi sento l'artefice della mia vita, a tratti mi sento come estraneo al mio corpo.
Questi momenti di straniamento vanno e vengono, per esempio in questo momento mi sento molto più lucido rispetto a poche ore fa. Purtroppo non ho con me il test, essendo vecchio, ma cercherò di ritrovarlo. Evidentemente tante vecchie ferite si sono rimarginate, ma sottopelle qualcosa brucia ancora.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Trovo emblematico quando dice che sottopelle qualcosa brucia ancora. Forse qualcosa di doloroso e ancora molto vivo che deve affiorare ed emergere per essere compreso e ascoltato in un modo differente.
Magari c'entrano anche quelle vecchie ferite rimarginate, che portano con sé il loro peso, i loro segni.
Non so se questo possa avere a che fare con il periodo depressivo, con la misantropia e l'inadeguatezza, con quel senso di indifferenza e di estraneità che oggi vive, forse di sfiducia e diffidenza.

Grazie anche a lei, con sincerità,
Enrico de Sanctis