Adenocarcinoma gleason 3 4

Precedente quesito:
Utente 63350 quesito del 23/6/2017
esami e terapie successive:
10/11/17
Esame Pet/TC 18 F Colina
“Sono state ricostruite sezioni tomografiche di 4.25mm di spessore riorientate secondo un piano coronale ed un piano sagittale.
L'indagine PET documenta modesta iperfissazione del radiofarmaco loggia prostatica destra di non sicuro significato per la sovrapposizione della radioattività urinaria in uretra prostatica. Non si osservano reperti dotati di significativa captazione del radiofarmaco di pertinenza linfonodale, scheletrica e degli organi viscerali valutabili con tale metodica. Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5mm) non si documentano altre anomalie di distribuzione del tracciante nelle restanti regioni corporee indagate.
CONCLUSIONI: reperto in loggia prostatica meritevole di approfondimento diagnostico mirato con indagine RM. Non altri reperti riconducibili a localizzazione di malattia ad elevata attività metabolica in sede extra-prostatica rilevabili dalla metodica”
22/11/2017
Rm addome inf. E sc. Pelvi s/c MDC multiparametrica
Esame multiparametrico della prostata eseguito con magnete ad alto campo (1,5 T),....
Referto:
Esiti di Turp
prostata aumentata di dimensioni (dt 48 mm, dap 33 mm, dl 43 mm, vol. 35 cc), disomogenea.
Nella zona periferica laterale del III medio-basale del lobo sx si evidenzia un'area focale ipointensa in T2, iperintensa in DWI (b1600) ed ipointensa in mappa ADC, del diam. Di circa 7 mm sul piano assiale riferibile a lesione probabilmente maligna (score PI-RADS 4) e meritevole di caratterizzazione bioptica target.
Regolare aspetto del cellulare lasso periprostatico e delle vescicole seminali, vescica modicamente distesa, esente da irregolari ispessimenti parietali e/o formazioni vegetanti endoluminali.
Regolare il calibro del tratto pelvico degli ureteri.
Non linfonodi pelvici (con particolare riferimento ai linfonodi delle catene otturatorie) ed inguinali significativamente aumentati di dimensioni.
Non versamento nel cavo retto-vescicale.
Non lesioni ossee focali di significato patologico nei segmenti scheletrici visualizzati (bacino ed anche)
5/2/2018-13/4/2018 Centro di Medicina Nucleare
“con tecnica IMRT-VMAT è stata irradiata la prostata e le vescichette seminali per una dose totale frazionata DTF 59,4 Gy in 33 frazioni da 1,8 Gy per frazione giornaliera; a seguire è stato effettuato un boost sulla prostata per una dose totale frazionata DTF 19,8 Gy in 11 frazioni da 1,8 Gy per frazione giornaliera (5 sedute a settimana). Il paziente ha presentato una buona tolleranza al trattamento”.

3/7/2018 (dopo circa tre mesi dal termine della radioterapia)
PSA TOTALE 3,97
Nella speranza di essere stato esaustivo le chiedo: detto valore di PSA significa che la radioterapia non ha avuto successo ed il carcinoma continua ad essere presente? In questa ipotesi esistono ulteriori terapie?
Grato per un suo parere l'occasione mi è gradita per distintamente salutarLa
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Non avendo i valori del PSA precedenti e le tempistiche e’ difficile ricostruire la risposta precoce al trattamento . Le posso dire che il PSA dopo la radioterapia esclusiva rimane dosabile. Questo non significa che la terapia non ha funzionato ma che la prostata, essendo in sede continua a produrre naturalmente PSA. La differenza e’ che con i controlli successivi questo marcatore si ridurrà per raggiungere valori compatibili alla risposta biochimica (0.5-1 g/mL) in circa 6-12 mesi dalla fine della radioterapia. Questo ultimo valore indica solitamente che le cellule tumorali sono state eradicate mentre la prostata sana produce quantità minime e fisiologiche del PSA.

Si rivolga in ogni caso a chi la segue. Queste sono cose che avrebbe dovuto chiedere al radio-oncologo al momento del trattamento o ai controlli. Vedrà che le spiegherà tutto nel dettaglio avendo i suoi dati in mano.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta Prof. Alongi
Ha ragione, nella mia richiesta ho dimenticato di indicare il valore del PSA prima della radioterapia iniziata a febbraio 2018; Totale 8,32, Libero 0,64, Ratio 7,7.
Al termine - aprile 2018 - Totale 3,97.

Il radiologo, oltre a rassicurarmi dicendomi che tutto va bene, mi ha prescritto, oltre ad altri esami di rito, ulteriori accertamenti del PSA totale ogni tre mesi fino al 24 mese.

L'urologo che mi segue ritiene invece che oltre al PSA totale avrei dovuto accertare anche quello libero e quindi la ratio; tutto ciò anche dopo 6,9,12,15,18,24 mesi. Attualmente non può che affermare un generico"deve scendere".

La diversità delle loro richieste mi rende perplesso. Posso gentilmente sapere la sua opinione? Devo confessare che la sua risposta precedente, alla quale sto rispondendo con la presente, mi risulta più esaustiva di quelle ottenute dai professionisti che mi seguono.

Nel ringraziarla anticipatamente la saluto cordialmente
[#3]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta Prof. Alongi
Ha ragione, nella mia richiesta ho dimenticato di indicare il valore del PSA prima della radioterapia iniziata a febbraio 2018; Totale 8,32, Libero 0,64, Ratio 7,7.
Al termine - aprile 2018 - Totale 3,97.

Il radiologo, oltre a rassicurarmi dicendomi che tutto va bene, mi ha prescritto, oltre ad altri esami di rito, ulteriori accertamenti del PSA totale ogni tre mesi fino al 24 mese.

L'urologo che mi segue ritiene invece che oltre al PSA totale avrei dovuto accertare anche quello libero e quindi la ratio; tutto ciò anche dopo 6,9,12,15,18,24 mesi. Attualmente non può che affermare un generico"deve scendere".

La diversità delle loro richieste mi rende perplesso. Posso gentilmente sapere la sua opinione? Devo confessare che la sua risposta precedente, alla quale sto rispondendo con la presente, mi risulta più esaustiva di quelle ottenute dai professionisti che mi seguono.

Nel ringraziarla anticipatamente la saluto cordialmente
[#4]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
L’unico specialista che ha competenze per seguirla dopo la Radioterapia è il Radioterapista oncologo. Il PSA unico che serve e’ Quello totale! Libero e ratio servono per la diagnosi iniziale all’urologo non per valutare la risposta alla radioterapia che nel suo caso sembra essere in corso, sebbene preliminare(da 8 a 3 il PSA parla chiaro...)
Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Prof. Alongi
Non può immaginare la sensazione di sollievo dal dubbio che mi permeava circa la corretta individuazione dello specialista che è competente a seguire casi come il mio dopo il completamento del ciclo di radioterapia.
Non vorrei avere interpretato in maniera non corretta la sua risposta "per valutare la risposta alla radioterapia che nel suo caso sembra essere in corso, sebbene preliminare(da 8 a 3 il PSA parla chiaro...)" ........
In modo elementare può significare che la radioterapia sta avendo effetti positivi con la riduzione da 8 a 3 del PSA ma che, in futuro i valori dovrebbero essere inferiori, fino al loro azzeramento, per potere rassicurarsi sulla eradicazione dell'adenocarcinoma?
Mi auguro di non trovarmi in futuro nella esigenza di ulteriormente disturbarla consapevole che i suoi pareri, le sue risposte, hanno contribuito non poco al mio riconquistato equilibrio emotivo
cordialità
[#6]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Si ha capito bene. Si attende un ulteriore diminuzione verso valori in media inferiori ad 1ng/mL dopo il primo anno. Lo zero assoluto è difficile perchè la prostata non tumorale continuerà a produrre fisiologicamente basse quote del marcatore PSA.

Saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
perfetto, grazie
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