Rm della colonna lombosacrale

Salve a tutti,

Sono qui per chiedere consiglio su come è meglio
procedere secondo voi con i dati che sto per fornirvi.

In poche parole a questo link potete vedere il referto
della radiografia che è stata fatta a mio padre.
(inserisco il link perchè non sono capace di caricare l'immagine qui dentro.)

https://drive.google.com/open?id=1uaiPNgznM9LUJ1H5ohubTini_-rHXCU5

Ora, come detto non mi intendo di medicna, e vorrei capire qual'è
la strada migliore da percorrere "se c'è!", nel senso c'è chi dice che
sarebbe da operare e c'è chi dice che basta fare delle sessioni
di massaggi stiramenti etc..
Il nostro medico di famiglia dice che sarebbe da operare ma
è molto rischioso e forse nemmeno si mette a posto...

Massaggi e stiramenti se ne sono fatti fino
all'esaurimento, speso soldi, abbiamo provato anche con altri
trattamenti ma niente da fare, fino a poco fa si sparava
qualche siringa di cortisone durante la settimana e sentiva meno
dolore, ora nemmeno più questo funziona...

Se c'è qualche specialista che vuole mettersi in contatto con
me, siamo qui ad ascoltare qual'è la cosa migliore...

Ps:Spero di aver postato nel posto corretto e spero che i dati
forniti siano sufficienti...

Ringrazio tutti per il tempo dedicato alla lettura e della vostra
collaborazione.

Un saluto Alessandro
[#1]
Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 338 13 1
Gentile Utente, il quadro diagnostico è caratterizzato da stenosi del canale vertebrale con impegno (riduzione di calibro) di multipli forami di coniugazione. Cercando di essere più comprensibile, la degenerazione artrosica (evento fisiologico in tutti gli esseri umani che hanno la fortuna di vivere abbastanza...) nel caso del Suo papà ha comportato una "crescita esuberante" dell'osso, con impegno e quindi riduzione di calibro del canale vertebrale e dei forami (tra una vertebra e l'altra) attraverso cui passano i nervi periferici.
In effetti l'unica soluzione "definitiva" in questi casi sarebbe la chirurgia (è necessario asportare alcune parti di osso in modo da ricreare un calibro sufficiente, e naturalmente "stabilizzare" le vertebre in cui è stato necessario asportare delle porzioni con dei sistemi di sintesi (placche, viti etc). Come può facilmente capire, non si tratta di un intervento mini-invasivo, ecco perché il Chirurgo fa sempre una valutazione preliminare delle condizioni generali del Paziente, della entità della sintomatologia (ossia quanto grave è la sintomatologia creata dalla stenosi) e della aspettativa di vita. In sintesi, espresso poco scientificamente ma molto praticamente, "il gioco deve valere la candela"! E' chiaro che se la sintomatologia è grave, e le condizioni generali del Paziente non sconsigliano l'intervento, la chirurgia deve essere presa in considerazione; altrettanto è chiaro che se la sintomatologia clinica non è particolarmente severa e le condizioni del Paziente sono scadute, non è proprio il caso di procedere alla chirurgia.
Si affidi quindi ad un valido Specialista Neurochirurgo.

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti