Insoddisfazione lavorativa e amore a distanza

Buonasera, la mia storia d'amore prosegue bene, sto provando ad affrontare tutte le mie paure, tra le quali un doc che mi portava a mandare tutti i rapporti all'aria per futili motivi. Qualche dubbio si è ripresentato, ma stavolta vale davvero la pena, vivamo un rapporto a distanza ma riusciamo a vederci spesso,come un'esigenza vitale. Ho provato un anno intero a cercare lavoro a Milano, dove studia lei, ho consegnato curricula, cercato appuntamenti, mi sono prodigato davvero in tutto e per tutto per cercare di raggiungerla ma soprattutto di trovare la mia dimensione lavorativa nel campo comunicazione/giornalismo. Non ho trovato niente, forse mi sarei potuto impegnare di più, ma non sono stato con le mani in mano. Nelf rattempo lavoro nell'azienda di famiglia, settore amministrativo, una burocrazia che uccide la mia creatività (scrivo torie e libri), continuo a fare giornalista a distanza, il copywriter, sperando che presto questi possano essere lavori che mi bastino per portare il pane a casa. La mia insoddisfazione è di vecchia data, odio il mio lavoro ma mi porto uno stipendio a casa, cerco a Milano ma cerco solo qualcosa che mi faccia fare un salto di qualità e mi faccio vivere coerentemente ai miei talenti (se devo fare qualcosa che non mi piace mi tengo quello che ho). Probabilmente nonho coraggio, perché chi vuole avere successo nella vita deve avere la forza di bruciare tutte le navi con cui è venuto, tuttavia adesso l'amore mi ha stupito, mi ha costretto a ragionare diversamente, a pensare non più come singolo ma in due. Il cuore dice raggiungila qualsiasi lavoro tu faccia, la ragione mi dice tieniti lo stipendio per costruire qualcosa di concreto con lei (l'anno prossimo finiscel'unviersità lì), intanto necessito in tutto e per tutto della sua presenza, che dà un senso alla mia vita. Beffa delle beffe, dopo un anno di curricula mandati in giro, si sblocca un progetto qui in Sicilia, su una cosa che ho fatto a tempo perso e senza impegno. Perché nelle cose dove metto impegno e passione non riesco e nelle cose fatte quasi per caso, ottengo sempre risultati? Fatto sta che è nata un'azienda mia, con un finanziamento dalla Regione, su un settore in cui mai avrei pensato di operare ma è lo stesso settore della mia fidanzata, che una volta laureata potrebbe lavorare in azienda. Il mio sogno è fare lo scrittore, ma non è un mestiere che ti permette di vivere, in subordine adoro scrivere (giornalismo, copywriter) ma nonostante i miei sforzi o forse per mancanza di coraggio ho raccolto poco. Il dubbio che mi assale è uno: resto qui perché non ho coraggio di bruciare le navi o resto qui perché il nostro amore vero merita un progetto solido?A 31 anni sono irresponsabile pensando ancora al mio sogno lavorativo, nonostante le risposte che mi da il mondo del lavoro? Infine ho paura del destino, perché per quanto uno programma non si può controllare tutto, rinunciando a qualcosa ora per un domani, si rishia comunque di non vivere nè l'oggi nè il domani
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

più che rivelatrici di un disagio psichico
le Sue mi sembrano delle riflessioni esistenziali.

Mi soffermo su un aspetto:
"...perché per quanto uno programma non si può controllare tutto,.."
è proprio vero.
La programmazione della propria vita non porta assolutamente ad avere il controllo della stessa.
Le situazioni fortuite,
l'apparente casualità,
talvolta arrecano destabilizzazione
e altre volte risorse insperate e
"..rinunciando a qualcosa ora per un domani, si rischia comunque di non vivere nè l'oggi nè il domani."

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dunque, dellaserie, per quanto mi arrovelli nel cercare la soluzione, non c'è nulla di giusto e nulla di sbagliato? Mi chiedo perché si nasce così esistenzialisti e non si riesca a vivere il tempo, per quello che è...
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

"Cercare" non corrisponde ad "arrovellarsi";
il secondo non dà qualità alla vita e porta facilmente al rimuginare.

Ma è l'idea del "controllare tutto" per quanto si programmi (tra " " sono citazioni dalle Sua parole)
a non essere realistica.

Goda di quanto la vita elargisce,
anche se può sembrare assurdo che "..nelle cose dove metto impegno e passione non riesco e nelle cose fatte quasi per caso, ottengo sempre risultati..".

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio davvero per le sue risposte, forse dovrei essere più tenero con me, solo che, una volta trovato l'amore, il destino me lo ha portato lontano e lo strumento per raggiungerlo, il trovare lavoro, non mi da' esiti, per questo non riesco a essere lucido come dovrei
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Però "il destino" (il caso? la fortuna?)
Le fornisce un lavoro per ambedue.

Perchè non gioirne
anche se non è stato da Lei programmato e predisposto in tale forma?
Mi sembra proprio uno .. spreco di gioia.


Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa il suo ragionamento non fa una piega, proprio uno dei miei più grossi problemi è quello di non sapermi godere il momento, di non saper assaporare la gioia. Quando mi succede una cosa per cui essere felice la accantono subito, dandola per scontata, quando mi succede una cosa brutta la ingigantisco credendo di meritarmela. Sicuramente qualcosa su cui lavorare. Nel caso di specie, credo di non riuscire a godere di questo risultato perché temo che mi possa allontanare dalla scrittura, mia esigenza vitale, a cui dedicherei tutta la giornata (se solo potessi viverci). La ringrazio tanto ancora una volta. Cordiali Saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Breve aggiornamento, con tutta probabilità il lavoro per ambedue salterà, per questioni burocratiche e di compatibilità. Mi rendo conto di una cosa e mi faccio contestualmente una domanda: è possibile sviluppare una corazza per reisstere agli urti della vita, per stare bene, o comunque per non farsi troppo influenzare dagli eventi? Avevo già elaborato un pensiero di vita in comune con questo progetto e ora devo ripensare diversamente, che la vita voglia, anche a costo di sbattere la testa più volte ( non è professionalmente la prima volta, è capitato spesso) portarmi verso la direzione più naturale per le mie capacità (scrittura/giornalismo)? Lo spero, anche se il mondo del lavoro in quel settore è saturo, quasi inesistente, in ogni caso spero solo di essere all'altezza anche della persona che ho accanto e di poterle fornire un futuro dignitoso anche in un mondo lavorativo così incerto. Scusatemi lo sfogo e spero di non tediarvi ancora con queste parole. Cordiali Saluti e grazie per quello che fate
[#8]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

condivido che non sia semplice vivere in un "..mondo lavorativo così incerto.."!

Inoltre talvolta occorre negoziare tra le passioni lavorative e la pagnotta,
cercando di non uccidere i sogni
ma anche di vivere dignitosamente dal punto di vista economico.

E' come camminare su un filo,
ma aperti ai cambiamenti veloci di una società che renderò addirittura obsolete certe professioni e ne ha messo in crisi altre, ad es. il giornalismo della carta stampata.

Non ci ha "tediato" affatto.

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti