Trombosi venosa di branca superiore con emorragie retiniche diffuse

Salve, 5 gg fa mi sono recata al pronto soccorso per delle leggerissime macchie che comparivano di tanto in tanto sul mio campo visivo, ripeto molto rare e lievi. Fatti alcuni accertamenti (visita, OCT, campo visivo etc..) mi riscontrano una trombosi venosa di branca superiore associata a numerose emorragie retiniche.Ora sono in lista per gli accertamenti e per indagare sulla causa (analisi del sangue etc..) ,prendo cortisone 50 mg al di' a scalare nei prossimi giorni e poi comincerò le punture sulla pancia. Ho 35 anni, in buona salute, e non sono presenti fattori di rischio (non fumo,seguo una dieta sana,pratico regolarmente attivita' fisica e ho avuto sempre ottime analisi).Mi chiedo se con questo problema devo sospendere la corsa bisettimanale (un'ora 2 volte a sett. ma blanda) e se il fatto di non bere per nulla acqua oppure lo stress possono aver fatto scatenare il problema?Grazie, cordiali saluti
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
Gentile signorina
LE ALLEGO UN MIO APPUNTO CHE TROVA SU MEDICITALIA

"L'occlusione venosa retinica è una condizione patologica oculare riscontrata più frequentemente nei pazienti di età superiore ai 60 anni, IPERTESI con disturbi cardiocircolatori e DIABETE MELLITO. Tra i fattori predisponenti vanno ricordati altresì il fumo, alcune anomalie della coagulazione, la deficienza di proteine C e S e la presenza di anticorpi anti-fosfolipidi. Tra i fattori predisponenti oculari sono invece importanti l'aumento di pressione intraoculare (glaucoma), l'ipermetropia, alcune malattie infiammatorie che sono causa di vasculiti retiniche (sarcoidosi, sindrome di Behçet), e rare anomalie congenite a carico della vena centrale della retina. Tale patologia può colpire la vena centrale retinica globalmente o solo un ramo di essa (la cosiddetta occlusione di branca). Vi sono notevoli affinità tra l'una e l'altra condizione dal punto di vista clinico, ma il decorso e la prognosi hanno caratteristiche differenti.

L'occlusione venosa di branca

L’occlusione venosa di branca (OBVR) colpisce in eguale misura i due sessi ed ha maggiore incidenza tra i 60 e i 70 anni di età.L'esordio è quasi sempre improvviso e il paziente lamenta un annebbiamento della vista più o meno marcato che spesso si accompagna a perdita di parte del campo visivo. L'esame del fondo oculare evidenzia la presenza di emorragie intraretiniche, più o meno diffuse in relazione alla maggiore o minore gravità dell'occlusione. Alle emorragie si accompagna la dilatazione dei vasi sanguigni e l'edema nella parte di retina interessata dall’occlusione. In alcuni casi l'occlusione è solo parziale ed al momento della comparsa dei sintomi sono presenti solo poche emorragie retiniche che aumentano in relazione alla progressiva occlusione del vaso. In caso di blocco totale i capillari cessano di funzionare e si occludono, determinando un'ischemia da deficit di irrorazione. Tre sono le complicanze di un'occlusione di branca capaci di determinare un deficit visivo:

E’ comunque indispensabile effettuare una fluorangiografia retinica, che ci permette di identificare chiaramente le alterazioni retiniche presenti e ci guida in un eventuale trattamento con il laser. Ad esempio, in caso di edema il laser è da riservarsi ai pazienti in cui la visione sia inferiore a 3/10, ed è inutile in caso di ischemia maculare.La proliferazione di vasi sanguigni anomali avviene in circa il 30-50% degli occhi con aree di assenza di perfusione capillare dopo una OBVR. Tale fenomeno si manifesta in genere dopo sei - dodici mesi dall'occlusione, ma talora anche dopo qualche anno; è una complicanza assai temibile, perché conduce di frequente ad emorragie intraoculari, con grave danno visivo. In caso di vasoproliferazione è necessario ricorrere al trattamento laser, il cui scopo è quello di distruggere i capillari anomali neoformati.In ogni caso, anche se l'acuità visiva centrale è ridotta dall'edema maculare e dalle emorragie, dopo circa sei mesi dall'esordio di una OBVR in circa il 50% degli occhi colpiti si sviluppano dei circoli collaterali che talora consentono un visus discreto.A tutt'oggi non esiste un trattamento medico per la OBVR. I farmaci antiaggreganti e anticoagulanti (eparina, dicumarolo) non hanno mostrato sicura efficacia né nella prevenzione della OBVR, né utilità nella gestione delle sue complicanze e vanno pertanto prescritti solo nei casi in cui siano presenti patologie di base che traggano utilità da tale terapia."

ORA
Dobbiamo assolutamente chiederci ed approfondire perchè questa patologia le sia accaduta in così giovane età?

Pillola estroprogestinica?

Turbe della coagulazione?

Problemi circolatori?


lei chiede
se può fare attività sportiva ?

RISPOSTA si certo
MA ORA LE NOSTRE PRIORITà URGENTI SONO CAPIRE COME MAI LE è VENUTA QUESTA OCCLUSIONE...


LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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