Disturbo borderline e psicofarmaci.

Buonasera gentili dottori,
Sono un ragazzo di quasi 27 anni. Da tempo mi hanno, più psichiatri, diagnosticato il disturbo di personalità borderline con ricadute di depressione maggiore le quali in totale ne ho avute tre, e ho avuto altre ricadute depressive, meno intense e meno lunghe.

Il problema che mi sorge spontaneo dire è che i due psichiatri che ho avuto mi hanno solamente riempito di psicofarmaci, tra cui xanax da 2 mg a rilascio prolungato, cipralex a gocce (ora non ricordo più da quanto, perché non lo assumo più, scalato dall'ultimo medico, ovviamente),
Un antipsicotico (sycrest da 5mg) preso 3 volte al giorno e tanti altri farmaci, ma per diversi anni.
Devo dire che l'antipsicotco mi ha letteralmente distrutto: non riuscivo a fare assolutamente nulla. Ero praticamente uno zombie.
per non parlare dello xanax, ormai mi ha creato una dipendenza tale da non riuscire a scalarlo in modo corretto..
Sono dovuto ricorrere ad una neurologa perché dopo 3 anni di psicofarmaci ho iniziato a soffrire di crisi epilettiche di tipo morfeico e di sincopi convulsive. Siccome faccio adesso anche una cura per le crisi epilettiche, la neurologa mi ha dato come medicinale il depakin, il quale mi ha detto che funziona anche da stabilizzatore dell'umore.

Il problema principale è che io nonostante abbia diciamo fatto un percorso con queste due college psichiatre, non mi hanno mai aiutato dal punto di vista psicoterapeutico, anche perché io non sapevo nemmeno cosa fare con loro: parlavo e non mi dicevano mai nulla di costruttivo.. Mi ritrovo a 27 anni con grandissimi problemi dal punto di vista dell'umore altalenante, difficoltà con le relazioni affettive, autolesionismo quasi ogni giorno e davvero non so come riuscire ad uscire da questo circolo vizioso che mi son creato da solo.
Sono perennemente sofferente, sento la necessità di sentirmi diverso. Ho sempre avuto una sensazione bruttissima allo stomaco e mi fa impazzire. Il centro di igiene mentale non vuole farmi cambiare medico, perché secondo la loro struttura non è possibile ed io non ho possibilità economiche per potermi permettere un terapeuta privato...

Davvero non so cosa fare
Mi scuso per la quantità di parole che ho scritto, ma non sapevo a chi rivolgermi.

Molto cordialmente,
Giordano Salvatore
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dr. F. S. Ruggiero,
La ringrazio per l'attenzione.
La mia domanda è con un buon percorso psicoterapeutico, con accanto farmaci adeguati alla mia condizione attuale, è possibile condurre una vita quanto meno normale?
Mi vedo in un baratro pensando al mio futuro e so che pensando al futuro di solito sorge l'ansia... ma pensare di dover combattere ogni giorno con questa pesantezza sulle spalle e a volte non riuscendo nemmeno a fare cosi semplici come uscire di casa... già mi vedo proiettato in un futuro non del tutto normale:


grazie mille.
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