Dubbio su formazione dopo palpazione testicolare

Buongiorno dottori,
ho 36 anni, in salute, e 4 mesi fa, a seguito di un fastidio al testicolo destro, mi recai in PS: fui visitato dall'urologo e mi fu fatta un'ecografia testicolare, il cui esito fu < " Didimi ed epididimi di regolare aspetto ecotomografico. No singnificative falde di idrocele " > .

Da quella volta, mi fu comunque suggerito di effettuare un'autopalpazione testicolare 1 volta /sett, ma non mi fu spiegato esattamente come fare (mi son "arrangiato" leggendo sul web e vedendo qualche video).

Oggi, mentre mi rasavo il pube, "tirando" lo scroto verso l'alto (per rasarvi al di sotto), ho notato alcune piccole pieghe "strane" fatte dello scroto in quella posizione, dal lato sinistro (non dal destro, del fastidio di qualche mese fa): mi sono così palpato in quella zona & in quella posizione, notando una formazione come fossero tubicini aggrovigliati / palline sovrapposte, indolore, nè dura nè molle, che dovrebbero essere posizionate dietro al testicolo (in posizione normale) e che mi pare si estenda per un pò anche dietro.

Non me n'ero mai accorto in precedenza (nel senso che non mi sono mai palpato il testicolo in quella posizione ma sempre da in piedi, "a riposo", quindi non saprei dire se ci sia sempre stata & io non l'abbia mai palpata o meno).

Domani dovrei partire per le ferie ma vole sapere se, secondo voi, sia opportuno che mi rechi dal medico curante.

PS
Ho avuto un caro amico che ebbe un tumore testicolare all'età di circa 22 anni (poi, fortunatamente, guarito) e, da quella volta, vivo l'argomento con molta apprensione e agitazione.

PPS
Cercando di effettuare, nei limiti delle mie capacità & conoscenze, una ricerca della stessa "formazione anche nel testicolo destro, mi pare di individuarla però di consistenza leggermente differente.
Circa il mio testicolo destro preciso che, a seguito di torsione testicolare avvenuta 16 anni fa (e di successivo intervento di fissaggio testicolare ambolati) lo trovo posizionato diversamente nello scroto rispetto al sinistro e, a detta dell'urologo che mi visitò 4 mesi fa in PS, è:
< " mobile, non risalito, normoposizionato, e non orizzontalizzato, di conssitenza lievemente aumentata rispetto al controlaterale (forse esito della torsione) " >
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Non ravvediamo nulla di veramente sospetto in quanto ci riferisce, d'ogni modo una rivalutazione specialistica diretta - senza fretta - potrebbe essere opportuna.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta: mi sono recato dal medico di base che, dopo palpazione, non valutava nulla di sospetto.

Desideravo ancora chiederle:
- da martedì sera avverto leggero bruciore/pizzicore & sensazione di dover urinare dopo minzione (non durante), a volte più a volte meno; dopo che giovedì notte ho avuto parecchio bruciore a seguito di minzione dopo rapporto sessuale protetto con la mia compagna (preceduto da rapporto orale), venerdì la guardia medica ipotizza una blanda cistite e mi suggerisce Oki bustine 2 volte/gg per un paio di giorni.
Ad oggi (domenica), sono passati i 2 gg e la situazione è un po' migliorata ma non risolta.
Continuo con l'Oki o meglio che torni dal curante (il quale mi aveva premesso che, eventualmente, mi avrebbe poi prescritto un antibiotico)?
Non voglio che la cosa cronicizzi ma neppure utilizzare l'antibiotico esageratamente, causando un'eventuale resistenza batterica.

Grazie dell'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
E' opportuno proseguire con l'anti-infiammatorio e magari portare un po' di pazienza. E' poco verosimile che si tratti di una forma infettiva, pertanto l'antibiotico potrebbe anche essere eccessivo.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
avendo perseguito la cura con Oki per 3 gg (anziché i 2 indicatomi dalla guardia medica) ma non avendo risolto (ed essendo ormai trascorsi 6 gg dal primo sintomo), ho sentito in diretta il mio medico di base il quale, in base alla sintomatologia descrittagli (che è poi quella che ho indicato anche a lei più sopra), mi ha detto trattarsi di prostatite (chiarendomi inoltre che è molto difficile che un uomo soffra di cistite, anche per una questione morfologica): mi ha così dato ciproxin 500mg 2/gg per 6 gg.

Che ne pensa?
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Le osservazioni del suo curante sono corrette. Sulle indicazioni alla terapia antibiotica in assenza di febbre o disturbi molto gravi siamo un po' meno convinti, in particolare se attuata con antibiotici chinolonici che più recentemente hanno perso un po' di popolarità per i loro effetti collaterali non indifferenti D'ogni modo, si tratta di un ciclo breve e siamo in un periodo in cui è forse difficile trovare una consulenza specialistica disponibile, pertanto auspichiamo che le possa dare vantaggio.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
grazie per la celere risposta.

Stavo giusto per aggiornare il mio commento, avendo per puro caso letto on line in merito ai grossi effetti collaterali tendinei di questa classe di antibiotici (che, oltretutto, pare anche non siano così rari come riferito da letteratura)...

Ho già avuto problemi tendinei in passato (da sovraccarico funzionale) e, come scritto, non avendo né febbre né dolore né bruciore (tranne quella volta descritta di bruciore dopo minzione successiva a eiaculazione) sono molto restio nell'assumere l'antibiotico al momento.

Non vorrei essere frainteso: ho fiducia nei medici (lungi da me farmi autodiagnosi) però non vorrei prendere farmaci i cui effetti collaterali prevalgano di gran lunga la sintomatologia attuale.

Non avrei particolari problemi a interrompere le ferie e fare quanto necessario per eliminare il fastidio mettendomi nel contempo al riparo da effetti collaterali.

Ringraziandola per la disponibilità, attendo un suo suggerimento in merito.

PS
Il bere molto + continuare con l'Oki (per qualche altro giorno) li ritiene inutili o possono essere, nella sintomatologia del mio caso, una valida alternativa per risolvere il fastidio?
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Tenga conto che questi disturbi prostatici possono essere molto tenaci e scarsamnte responsivi a qualsiasi terapia, pertanto l'insistere con le terapie pare opportuno solo in caso di gravi disturbi o comprovate positività colturali. L'eventuale anti-infiammatorio a cicli e molta acqua parrebbero essere l'aproccio più favorevole. Si faccia comunque vedere da uno specialsita appena possibile.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
la aggiorno:

Lunedì 13 Agosto, terrorizzato dagli effetti collaterali del ciproxin (e tenendo conto del suo responso), ho preferito non prenderlo e recarmi nuovamente dalla guardia medica (ero in ferie) che, dopo anamnesi, mi ha dato Monuril x 2 gg, che però non ha modificato la situazione (che, comunque, non era grave).

Nel frattempo ho bevuto molto tutti i giorni e urinavo ogni volta che ne sentivo la necessità.
Tutto ciò fino a lunedì 27 agosto, data in cui mi sono recato dal medico perché, anche se la situazione stava migliorando, avevo ancora qualche "rimanenza": il curante mi ha quindi detto che probabilmente avevo avuto un'uretrite leggera e mi ha prescritto Cistiflux 2 volte/gg x 14 gg (che sto assumendo).

La situazione sta tornando alla completa normalità.

Ho però ora un grosso timore: quest'oggi, dopo defecazione, ho provveduto a lavarmi però, dopo essermi lavato l'ano (con detergente intimo apposito, non schiumoso, consigliatomi dal medico), senza pensarci mi sono lavato brevemente anche il pene, toccandolo con le dita che avevano prima lavato l'ano col detergente (dopo averle sciacquate sommariamente sotto il rubinetto del bidet): resomene subito conto, ho quindi immediatamente sciacquato il pene sotto acqua corrente per alcuni secondi.

Questo gesto potrebbe essere vettore di una nuova ricaduta infettiva?
Sono molto agitato.

Grazie in anticipo per il riscontro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Ma stia tranquillo, perbacco ....
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dopo
Utente
Utente
Va bene: lo sarò!
La ringrazio molto per la disponibilità e la celerità.

Le auguro buona giornata e buon WE.
[#11]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno gent. dottore,
purtroppo la situazione "ha fatto marcia indietro" ed è da 6 giorni (cioè dal giorno successivo al mio ultimo commento) che ho di nuovo il fastidio, a fine minzione, in punta al pene, di leggero "calore bruciore" (come quando ci si lava con un detergente alla menta o "freeze"), con sensazione come di dover urinare ancora un po'.

Preciso che sono 40gg che bevo almeno 2,5 litri di acqua al giorno e che sto seguendo dieta senza piccante, alcolici, superalcolici, birra, the, caffè, salumi insaccati.

Ieri il medico di base mi ha detto che, nonostante accusi la sintomatologia da ormai circa 40 gg, a suo avviso non si tratta di alcunché, anche in base al fatto che ci siano stati momenti in cui la cosa sembrava essersi risolta.
Mi ha detto di continuare con il cistiflux tutte le sere per altre 2 settimane.
Non mi ha prescritto un tampone uretrale (che ho già fatto in passato) perché lo trova inutile in base alla sintomatologia descritta e dice che ne avrei dei fastidi anche superiori all'attuale sintomatologia.
Esclude anche uretrite e prostatite per l'assenza di dolore, di perdite involontarie di liquido (che non sia urina) e per l'assenza di sangue.
Oltretutto, da ieri, ho diarrea che mi irrita l'ano (e mi pare che, parallelamente, anche il fastidio in punta al pene sia più accentuato).
Gradirei quindi avere anche un suo parere in proposito.

Anche se la sintomatologia la percepisco come un leggermente fastidiosa ma assolutamente non dolorosa o grave, dopo 40 gg sono parecchio demoralizzato e incline a pensare nero...

La ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Tutti i disturbi intestinali non possono che accentuare i problemi alle basse vie urinarie già esistenti, o causarne dei nuovi.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
purtroppo mi ritrovo ancora qui a scrivere.

Nonostante la sintomatologia sia stata in questi ulteriori 2 mesi altalenante (periodo con il fastidio, di cui ai messaggi precedenti, un po’ più intenso alternati ad altri in cui mi è sembrato che tutto fosse risolto) mi sono anche recato da un urologo la quale mi ha detto che, in assenza di altra sintomatologia (e con l’esame delle urine negativo), non si trattava di nulla di che (anche se, con tutta onestà, non mi ha fatto una buona impressione).

Tuttavia sto notando da un po’ di settimane a questa parte che, se spremo per bene il glande, fuoriesce un liquido trasparente e colloso: una gocciolina al mattino (mi pare un filo di più se la sera precedente ho avuto rapporti sessuali) e una quantità infinitesima, proprio una “puntina”, durante il giorno.

Di questo, mi sono dimenticato di parlarne all'urologo in quanto non vi ho dato importanza.
Tuttavia, cercando per curiosità su internet in merito, mi sono sorti alcuni dubbi.

Lei che ne pensa?

Grazie in anticipo.
[#14]
Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Considerate le caratteristiche, parrebbe trattarsi di secrezione prostatica (liquido pre-eiaculatorio), la cui produzione può aumentare nelle congestioni della ghiandoa.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
come suggeritomi dall'urologo, mi sono recato dal curante per la comparsa di piccolissime goccioline trasparenti.

Considerando:
- leggero bruciore post minzione verificatosi 2 volte (una volta 3 mesi e mezzo fa e una volta circa 2 mesi fa);
- da 3 mesi e mezzo, periodi di settimane con leggera sensazione di dover fare ancora un pochino di urina una volta terminata la minzione (ma senza dolore nè bruciore), alternati a settimane di apparente completa assenza di sintomatologia;

il medico mi ha quindi prescritto Doxiciclina per 1 settimana...

Però non sarebbe il caso, come lei stesso ha precedentemnte evidenziato, di fare un esame spermatico & spermiocoltura PRIMA di "tentare a random" con un antibiotico (anche se ad ampio spettro)?

Dal canto mio, è da circa 2 mesi che:
- bevo tutti i giorni almeno 2,5 litri d'acqua;
- tutte le mattine, bevo un misto di acqua calda, limone, miele, curcuma, zenzero e pepe (sono un docente, lo uso per evitare i mal di gola di stagione);
- praticamente, ho abolito vino e birra (1-2 bicchieri nel WE);
- praticamente, ho abolito i dolci (1 gelato/fetta di torta nel WE);
- ho eliminato i superalcolici;
- ho eliminato il piccante e le spezie;
- mangio pane e biscotti integrali;
- bevo orzo o latte di soia;
- evito i cibi grassi;
- evito gli insaccati;
- molta frutta & verdura, tutti i giorni;
- funzione intestinale regolare (1-2 volte al gg);
- faccio attività fisica tutti i giorni (soprattutto addominali);
- cerco di avere 3-4 eiaculazioni a settimana (tra rapporti e masturbazioni).


Ringraziandola in anticipo per l'attenzione e in attesa di un suo riscontro, la saluto cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Se veramente riesce a seguire la tabella di marcia che ci ha riferito .. stia attento .. perché i troppo buoni il Signore li chiama presto a sè!

Scherzi a parte. L'antibiotico prescritto è mirato alle infezioni da Clamidia, che però preferiremmo veder documentate da una urocoltura od un tampone uretrale.
[#17]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore.
grazie per la risposta.

L'urocoltura l'ho fatta (insieme all'esame delle urine) ed è risultata negativa.
Il tampone uretrale il curante me l'ha sconsigliato perchè dice che mi arrecherebbe maggiori fastidi rispetto quanti adesso ne ho.

Sono decisamente disorientato circa il da farsi per 2 principali ragioni:
- eventuale terapia incerta (visto che non si conosce la causa nè sussiste particolare volontà nell'indagarla);
- durata e supposti tempi di risoluzione della problematica (che, ovviamente, non conoscendone la causa, non possono essere definiti).

Lei, nei miei panni di paziente, che farebbe (sempre considerando che si tratta comunque di fastidi & disturbi al momento perfettamente tollerabili, anche se anomali)?

Grazie ancora per l'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Se i disturbi sono modesti e stabili, forse è meglio astenersi da qualsiasi terapia.

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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