Paura di concentrarmi sul proprio miglioramento

Buongiorno, spiego meglio il mio titolo.
Da qualche mese ho cominciato a studiare in vista di un progetto molto importante per me, e cioè mettermi in proprio sul lavoro. Inutile dire, tanto da imparare.
Ho due scuole di pensiero che abitano nella mia testa . 1. Lavora duro per sto tuo sogno e coltivalo, ne vedrai i risultati.
2. Non passare la vita lavorando sempre, goditela e passa tempo prezioso coi cari (tra cui un cane che è la mia vita)

Sono molto combattuto. Ho paura che concentrandomi su questo mio progetto perdo tempo prezioso che potrei dedicare agli altri in particolare al quadrupedo che purtroppo non vive tanto quanto noi. Nonostante l'argomento che andró a trattare mi appassiona molto, quando entra in azione il n° 2, automaticamente si attiva anche la pigrizia.
Avrei veramente bisogno di aiuto per fermare questo conflitto e smettere di essere sempre ad un bivio. Grazie di cuore!
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buongiorno,

sembra sentire l'importanza di integrare nella sua esperienza entrambe le due scuole di pensiero, di cui sente il valore, uscendo da una logica riduttiva.

Quindi, potremmo dire, coltivare e impegnarsi nel suo sogno lavorativo e, ugualmente, passare il tempo con i suoi cari e potersi godere ulteriori attività accanto a quelle lavorative.

Senz'altro il tempo che trascorre in un'attività implica che stia rallentando o comunque escludendo l'altra. Deve mettere in conto questo, è inevitabile. Tuttavia integrare queste sue scuole di pensiero è un arricchimento per sé.

Potremmo dire che la pigrizia ha diverse qualità. Può essere segno di disinteresse, di disinvestimento, di rinuncia a volte. È giusto che lei sottolinei che non si tratta di questo, quando specifica di essere appassionato del suo lavoro. Un mio interrogativo evocato dalla lettura del suo racconto, in effetti, era se avesse paura di lasciarsi troppo andare alla pigrizia, in fondo perché non del tutto convinto del suo progetto lavorativo e della possibilità di realizzarlo.

In linea generale, potremmo quindi dire che un po' di pigrizia non è un male. Può significare una rilassamento vitale, una diminuzione rigenerante delle attività, una dimensione che può essere creativa.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta! Inanzitutto ora come ora non sto facendo una vita molto appagante, ne fuori lavoro, ne tanto meno a lavoro, dove non mi sento stimolato e appagato su nessun piano, sia esso emotivo e ancora meno economico. A parte maggiore disponibilità economica non mi manca nulla, ma sembra che non riesca ad apprezzare quello che ho attualmente (suppongo, nell'era del consumismo sia un problema abbastanza frequente). Non posso escludere che questo mio progetto, in parte sia anche per andare via dalla situazione emotiva ed economica in cui mi trovo, quindi a parte il fatto che solo pensare al progetto sento una sensazione di rilassamento e gioia, non è tutta solo passione, ma anche ricerca di soldi, ma credo che sia giusto, in qualsiasi attività imprenditoriale.

Credo che stia usando la seconda scuola di pensiero sopra menzionata anche come una barriera o una scusa per paura del fallimento e anche per un lato del mio carattere che disprezzo e che combatto, che è la pigrizia e il dire, lo faccio domani, c'è tempo.

Un'ultima cosa e chiedo davvero scusa per essermi allungato, quando ad esempio trovo un articolo interessante riguardo al mio lavoro, tendo a lasciarlo da parte, per non 'consumarlo' subito e quindi leggendolo, non far finire la gioia momentanea. Crede sia per il fatto che in quel momento, data la vita monotona,vedo quel articolo come unica fonte di gioia? Grazie ancora!
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Nella costruzione di un progetto imprenditoriale può esserci un periodo, anche prolungato, di incertezza e instabilità. Bisogna metterlo in conto, può essere faticoso. È come una semina, prima di raccogliere i frutti è necessario impegno e tempo.

Leggendo le sue ultime parole mi sembra, tuttavia, che lei voglia anche sottolineare qualcosa di diverso dalle comuni fatiche della costruzione di un progetto. Non so se possiamo dire qualcosa che riguardi il suo mondo interiore e la sua esperienza. E in proposito potrebbero esserci differenti aspetti su cui soffermarsi.

Uno di essi potrebbe essere il senso di mancato appagamento che accenna. Ha parlato di una situazione emotiva che sta vivendo, dalla quale vorrebbe allontanarsi. Mi sto chiedendo se questa situazione generi in lei un senso di malessere di cui sarebbe importante potersi occupare.

In tal senso, il suo racconto ha evocato in me una domanda, cioè se sente che il lavoro sia anche un modo per non pensare a questa sua personale situazione emotiva, come fosse una via di fuga?

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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dopo
Utente
Utente
No, non credo, ho cominciato questo viaggio perchè mi appassiona e mi da la libertà di creare, cosa essenziale per me, e soprattutto per cominciare una nuova vita, dove sono io il mio capo e ancor piú importante faccio quello che mi piace.
Non nascondo ovviamente che a parte nel successo della mia futura azienda spero in un successo personale ed un cambiamento in quanto incontreró e conosceró nuove persone ecc. Sono troppo logico e prudente. Nonostante in me ci sia tantissimo spirito d'avventura, lo fermo sempre, pensando ma se succede, ma se poi, bastava non farlo...ecc.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Mi sembra che abbiamo toccato molti temi delicati che riguardano la sua esperienza. Sento in lei il desiderio di approfondirli e di comprendere il senso dei suoi vissuti.

Mostra di interrogarsi sulla qualità della sua pigrizia, aprendo diversi discorsi su se stesso. Crede che la pigrizia possa essere legata alla paura del fallimento. Non so se possiamo dire, leggendo le sue ultime parole, che potrebbero esserci dei freni al suo spirito d'avventura, che possono costituirsi come elementi di disinvestimento, che la preoccupano. Sento importante l'occasione di fermarsi a riflettere e poter condividere i suoi pensieri e le sue emozioni.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis