Rapporti economici tra genitori e figli

È un problema personale ma credo possa essere di molte famiglie. Mi spiego.
Credo sia la prima volta nella storia che la generazione dei "genitori" sia più ricca economicamente di quella dei "figli".
Ci si pone quindi il problema se sia giusto che i figli attendano la nostra morte prima di poter godere dei nostri beni. Nostri beni che peraltro in realtà abbiamo costruito prevalentemente per loro.
L'allungarsi dell'età media porta oggi a morire anche a 90 anni con i figli che, al momento, ne avranno 60.
Cosa ci faranno, a quel punto, della nostra eredità?
È giusto obbligarli oggi a fare sacrifici che potrebbero ampiamente evitare?
È giusto, al contrario, fornirli di tutto senza alcun problema crescendo però, in questo modo, dei probabili viziati senza spina dorsale?
Come si può affrontare e risolvere questo problema?
Con una adeguata via di mezzo che comprenda magari una rendita associata però al lavoro?
Ad esempio: se ti occuperai completamente da solo del nostro appartamento in affitto, la rendita (e le tasse) saranno a tuo carico.
Ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

il suo consulto testimonia alcune riflessioni su un cambiamento sociale epocale. Senza generalizzare in assoluto, poiché ci sono differenti contesti sociali, credo tuttavia importante sollevare il discorso che pone, con le sue comprensibili domande.
Scelgo di non soffermarmi tuttavia su queste ultime, evitando di argomentare possibili risposte, anche perché non esiste una verità ultima.

Ci tengo invece a sottolineare un aspetto che mi preme. Non sono sicuro che si tratti soltanto di rapporti "economici" tra genitori e figli. Il suo racconto dice di più di questo, almeno nel mio sentire. Parla di eredità.

L'eredità è un concetto molto complesso, che riguarda sia i genitori sia i figli, come lei mostra, e il loro legame. Utilizzo le sue parole emblematiche, che definiscono alcuni elementi dell'eredità, in special modo due. Essa implica la mortalità, ma allo stesso tempo una continuità.

È un tema tanto grande, che ci interroga non solo come genitori e figli, ma anche come esseri umani, come dicevo non soltanto dal punto di vista economico.

Allora diventa importante fare i conti con la realtà lavorativa attuale e il contesto sociale in cui viviamo e, allo stesso tempo, fermarsi a riflettere sul senso dell'eredità e dell'esistenza umana.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it