Rabbia cronica

Salve ho 25 anni e da 7 mesi mi sono trasferito all'estero, con un amico. La situazione si è dimostrata subito difficile, ma non impossibile. Molti problemi gli abbiamo avuti ne trovare casa, cambiando 23 sistemazioni in 6 mesi, rischiando anche qualche notte alla diaccio (sempre salvate in corner). Faccio il cuoco, e anche se non mi piace, mi riesce molto bene, sul lavoro sono apprezzato, ma il ritmo è molto alto. Mi si sta presentando la possibilità di cambiare lavoro per ricominciare ad insegnare arti marziali.
L'amico con cui sono venuto qui, è a dir poco deludente dal punto di vista dell'affidabilità, dai 7 mesi devo pensare per 2, lavoro compreso. Aggiungendoci il lungo periodo senza casa stabile, questo a portato ad una situazione molto stressante, in cui non riesco più a controllare il livello della rabbia, mi infurio in maniera folle per cose che spesso dopo mi risultano molto meno gravi. Risulto notevolmente violento durante le crisi di rabbia, e il tutto si è coronato due giorni fa dopo un impiesgabile aggressione di un gruppo di ragazzi di origine marocchina a questo mio amico, anche dopo anni di lavoro nel settore della sicurezza, credo di non aver mai reagito così violentemente ho messo ko, 4 persone riportando la frattura di un metacarpo. Vivo per altro in un paese nel quale non ho un assicurazione sanitaria, e non posso avere accesso a cure mediche fino a venerdi prossimo che spero di poter rientrare in italia. Ho la mano steccata con del pezzi del frigorifero, e la rabbia non passa. Non ho per altro accesso a medicinali, e il paracetamolo mi risulta inutile di notte. Sto usando, con successo, come analgesico l'hascis, qui legale, e molto più semplice da recuperare dei medicinali. Ma pur sotto l'effetto spicotropo della sostanza (circa 2g per giorno). Continuo ad essere estremamente fastidioso ed impulsivo. Ora viviamo in un appartamento con altri due italiani, e faccio davvero difficoltà a stare in una stanza con altra gente mi infastidice la presenza di chiunque anche se dorme nella stessa stanza.

Se non mi calmano le endorfine dopo una frattura, se non mi calma hascis usato come analgesico, con cosa cristo mi calmo?

Premetto che non faccio uso ne di alcol ne di droghe pesanti ma solo di cannabinoidi in questo paese legali.


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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
gentilissimo, assolutamente comprensibile il suo caso in cui una serie di stress ambientali la portano a determinati comportamenti. Capisco il suo disagio nei confronti delle sue stesse reazioni aggressive, l'unica cosa da fare è quella di pazientare un altro pochino fino al suo rientro in italia dove probabilmente, affrontata la sua condizione medica e ridotto lo stress che subisce, anche la sua agressività dovrebbe calare. Se dovesse ancora avere qualche residuo non si preoccupi più del dovuto, già il fatto di riconoscere la negatività delle sue reazioni è un segnale positivo. In italia potrà comunque farsi una chiacchierata con qualche psicologo della Ausl.

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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dopo
Utente
Utente
A livello teorico non avrei la possiblità rientrare fino a marzo.
Se, e dico se, riesco rientrare posso farlo in maniera volante, arrivando venerdì notte e presentandomi in ospedale per farmi ingessare, la frattura non sembra scompota, e dovrei ripartire entro domenica mattina per essere qui la sera. Un incontro con un psicologo è da escudere per ragioni temporali.

Domanda forse stupida,

Sto fumando per ridurre il dolore, che effetto può avere sugli attacchi di rabbia?
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dopo
Utente
Utente
P.s ho provato ad aprire un consulto sulla sezione ortoopedica per capire come bloccare la frattura in modo da non peggiorare la situazione fino a venerdi, ma ci sono troppi consulti in coda, potete esermi di aiuto?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile utente, l'uso (abuso) per l'automedicamento di cannabinoidi è sempre sconsigliato, non per questioni morali (ovviamente) ma per il fatto che si possono ottenere una serie di reazioni psicofisiche anche gravi che possono sfuggire al nostro controllo. E' ovvio che alterando alcuni parametri come determinate sensazioni corporee o alterazioni della percezione la cannabis possa influenzare negativamente i suoi attacchi di aggressività.