Post operatorio laparocele

Buona sera,
scrivo qui in questo spazio per potere avere informazioni sul decorso post-operatoria di ernia laparocele.
Il soggetto è mia mamma (54 anni, sovrappeso), la quale il 10/01/2009 è stata operata di urgenza per ernia laparocele. L'operazione è andata bene, dopo 5 giorni è stata dimessa. Ha dovuto recarsi ogni 2 giorni in ospedale per le medicazioni. Dopo qualche giorno, dalla ferita ha iniziato a fuoriuscire un liquido scuro, il quale inizialmente è stato giustificato come un siero la cui fuoriuscita fosse del tutto normale. Dopo 15 giorni dall'operazione mia mamma ha dovuto subire un secondo intervento a causa di alcune aderenze che si sono formate dopo la prima operazione. Anche questa operazione, ci è stato detto, è andata bene, oltre a sistemare il problema delle aderenze è stata messa la rete contenitiva.
C'è solo un problema. Questo liquido scuro continua ad uscire dalla ferita (Nella zona dell'ombelico) e solo oggi ne è stato preso un campione da far analizzare.
Volevo sapere se è effettivamente una cosa "normale" come ci era stato detto inizialmente, o se invece tutto questo nasconde qualcosa di più serio.
Sono in attesa di parlare con il primario e con il chirurgo che hanno operato mia mamma, ma vorrei sentire anche un vostro parere.
Vi ringrazio.
[#1]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
E' una cosa "normale" nel senso che e' una complicazione possibile... Sono ferite che per loro natura possono infettarsi con una certa frequenza: il fisico di sua madre sta reagendo, ma probabilmente e' stato prelevato un campione per analizzarne la natura, escludere ulteriori complicanze e impostare la corretta terapia. Appena ha altre notizie ci faccia sapere.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Signora,
intervengo quasi in contemporanea con il collega Spina e vorrei cercare di aiutarla.
Ricapitolando:
- intervento chirurgico in urgenza per laparocele (strozzato ?)
- intervento con chiusura diretta della parete addominale
- era stata documentata una eventuale sofferenza di ansa intestinale ?
- se si, vi è stata eventualmente una resezione intestinale ?
- “..Dopo qualche giorno, dalla ferita ha iniziato a fuoriuscire un liquido scuro..”; Tale descrizione da sola non basta, si dovrebbero conoscere altri dati (es. vi erano stati segni di infezione della ferita ?, raccolte ematiche ?, sierose ? ed inoltre sono associati fattori di rischio (riferisce sovrappeso) che possono compromettere la guarigione di una ferita chirurgica ? - es. diabete - )
- secondo intervento in urgenza per occlusione intestinale ?
- chiusura della parete addominale ricorrendo all’ausilio di materiale protesico (“..è stata messa la rete contenitiva..”)
- quale era lo stato dei tessuti ?
- quali sono attualmente le caratteristiche della ferita ?
- ???
Come può intuire un consulto per via telematica difficilmente potrà rispondere al Suo quesito ( ..è effettivamente una cosa "normale"..?);
Non conosciamo né le condizioni locali, né lo stato generale…..…..e bisognerebbe ‘rianalizzare’ tutte le possibili ‘variabili’ (e altre se ne potrebbero considerare) che sommariamente ho cercato di elencare e che come ha detto il collega che mi ha preceduta rendono tale complicazione possibile...
L’atteggiamento di parlare con il chirurgo operatore è più che corretto e certamente l’aiuterà.
Se dovesse ravvedere la necessità di eventuali chiarimenti su quanto le verrà detto, non avendo altresì modo di riparlarne direttamente con i colleghi, rimaniamo tutti a Sua disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Innanzi tutto Vi ringrazio per le tempestive risposte.

Oggi ho avuto modo di parlare con un medico del reparto, purtroppo non con il chirurgo che l'ha operata in quanto non era disponibile.
Per rispondere alla Dott.ssa M.M.Morelli nella prima operazione subita da mia mamma è stata tolta un'ernia abbastanza grossa che premeva sullo stomaco (Scusate le parole poco precise, ma tento di spiegarlo così come lo è stato spiegato a noi).
Durante l'intervento per la rimozione dell'ernia è stato sistemato anche un "buco" alla parete dello stomaco risalente ad una vecchia operazione alla cistifellea (Effettuato 26 anni fa circa), ma non è stata segnalata alcuna sofferenza dell'ansa intestinale.
Dopo 5 giorni dall'operazione, come ho detto, è stata dimessa, la ferita è sempre stata "bella" di colore rosa e non ha mai dato segni di infezione, infatti prima del secondo ricovero erano già stati tolti tutti i punti (110 punti). Circa 3/4 giorni dopo la dimissione ha iniziato a fuoriuscire (All'altezza dell'ombelico, preciso che la ferita va dall'altezza della bocca dello stomaco fino sotto l'ombelico) un liquido scuro, che è stato spiegato inizialmente come una cosa normale in quanto era stata sospesa la cura antibiotica. Preciso che mia mamma non ha altri problemi legati al sovrappeso, ovvero non ha diabete nè problemi cardiovascolari.
La seconda operazione è stata effettuata per rimuovere le aderenze che si erano formate, e per curare "una parte di intestino sofferente" (Che prima non era stata evidenziata).
Il liquido che aveva iniziato ad uscire a circa 10 giorni dalla prima operazione, ha continuato ad uscire anche dopo (E tutt'ora) sia dall'ombelico che dal drenaggio che ha ancora, adesso però ci hanno detto che il liquido è la conseguenza della formazione di una fistola (Probabilmente dalla seconda operazione, dove è stata curata l'ansa di intestino occlusa) e che per questo motivo c'è questa fuoriuscita. Però a me sembra alquanto strano che questa sia la vera spiegazione, in quanto già prima c'era la presenza di questo liquido, forse è solo una preoccupazione "insensata", ma dopo la 2° operazione siamo un po' tutti preoccupati.
Tra le altre cose, comunque, mi hanno detto che per quanto riguarda la rete contenitiva (Applicata durante il secondo intervento) non ci sono problemi, e non è in fase di infezione, che gli esami del sangue di mia mamma sono regolari (A parte il ferro basso, ma è un problema che ha sempre avuto) e che ora dobbiamo aspettare per vedere se questa fistola si chiude da sè, oppure se è il caso di intervenire una terza volta (Cosa che ovviamente speriamo tutti di no, in quanto sarebbe la 3° operazione nel giro di poco tempo).
Spero di essere stata chiara nello spiegare quella che è la situazione ad oggi, e Vi ringrazio molto per la Vostra disponibilià.
[#4]
Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Signorina,
Quanto riferitole dal collega e da Lei trascrittoci corrisponde in effetti all’atteggiamento da seguire in questi casi:”…dobbiamo aspettare per vedere se questa fistola si chiude da sé oppure se è il caso di intervenire una terza volta”.
Continui ad avere fiducia dei colleghi e come ho già avuto modo di scriverle, rimaniamo tutti a Sua disposizione se dovesse ravvedere la necessità di eventuali chiarimenti
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
Diabete

Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.

Leggi tutto