Fastidio al pene ed all'ano

Gentile Staff;

mi rivolgo a Voi con la speranza che a questa mia richiesta vennga dato un aiuto.
Ho 47 anni e fin dal 1994, dopo che mi sono stati asportati dei condilomi anali, soffro di periodici arrossamenti al pene (sopratutto nella zona del prepuzio) che ho sempre curato con dei normali bagni di acqua ed aceto. Questi arrossamenti si sono però fatti sempre più frequenti, finchè il dermatologo dell'ospedale al quale mi ero rivolto, riscontrò nel gennaio 2008 una infezione da candida, sia a me che alla moglie.
Dopo la cura che aveva prescritto, la situazione si stabilizzò. A partire dal mese di settembre 2008, è iniziato il mio calvario al quale ancora oggi non ho trovato un rimedio. Dopo un rapporto sessuale ho avuto un particolare fastidio, contemporaneamente, nel pene nella zona sotto il glande e nella zona anale.
E' un fastidio che non si manifesta con bruciore o prurito, ma sembra quasi uno strozzamento. Recatomi dal dermatologo ho effettuato un triplice esame delle feci per la ricerca della candida e di batteri. Tali esami sono stati negativi. Mi è stata allora diagnosticata una "intertrigine microbica" e mi è stato
ordinata la crema vidermina gel, da mettere sul pene, e la crema anonet, da mettere invece nella zona dolente dell'ano. Ma il fastidio è scomparso molto lentamente in circa 10 giorni, per ripresentarsi con gli stessi sintomi (fastidio al pene - con senso di strozzamento - e contemporaneo fastidio all'ano) subito dopo ogni rapporto sessuale. Tornato dal dermatologo mi è stato riferito che putroppo non vi è alcun rimedio efficace per risolvere il mio problema. Ma in coseguenza di questo stato di cose, talvolta passo dei giorni, in cui il fastidio è veramente insopportabile, che rasentano lo stato
depressivo, senza trascurare il fatto che tutto ciò ha delle ripercussioni
anche con il rapporto con mia moglie, la quale peraltro, fortunatamente, dopo
il rapporto sessuale non lamenta alcun fastidio.
Chiedo cortesemente un Vostro parere ed aiuto. Ringrazio fin d'ora.
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Dr. Antonio Del Sorbo Dermatologo 540 7
Per poter programmare una terapia mirata bisognerà prima giungere ad una diagnosi concreta (es. eczema da contatto anogenitale, psoriasi anogenitale, lichen planus, etc), cosa possibile solo con un'accurata visita specialistica dermatologica venereologica e non a distanza. L'assenza di sintomatologia nella signora, fa orientare verso patologie dermatologiche di natura infiammatoria cronico recidivante (es. eczema anogenitale, psoriasi anogenitale, lichen planus, etc) piuttosto che verso malattie a trasmissione sessuale. Contatti il Suo dermatologo per una visita di controllo, alla luce dei risultati ottenuti con le precedenti terapie. Cordiali saluti e in bocca al lupo!!!

Dott. Antonio DEL SORBO
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Sito web: www.ildermatologorisponde.it

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dopo
Utente
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Egregio dr.DEL SORBO,

a seguito dei consigli da Lei suggeriti, ho avuto venerdì scorso una visita dal dermatologo che mi ha in cura. Il dottore, letto anche i Suoi suggerimenti, dopo
avermi effettuato un'ulteriore visita, ha comunque escluso ogni patologia dermatologica. Sussistendo perlatro il problema, anche a distanza di 15 giorni dall'ultimo rapporto sessuale, anche se va piano piano
allentandosi (pur avendo la netta sensazione che sia in uno stato latente, mi provoca ad esempio un leggero
fastidio, tipico del malessere accusato, anche l'accavallare le gambe e comprimere il pene), il dottore
ha suggerito una visita neurologica, in quanto
a Suo giudizio potrebbe trattarsi di un problema che interessa i nervi delle pareti del pene, (localizzate peraltro sotto la corona del glande dove si manifestavano in modo più irruento tutte le infezioni che ho avuto negli anni scorsi)che durante il rapporto sessuale si andrebbero ad infiammare, interessando poi anche la zona anale. Esistono nella casistica che Lei ha riscontrato simili casi e che cosa mi può dire in merito?
La ringrazio dell'attenzione e porgo distinti saluti.
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