Appendicite o diverticolite?

Gentili Dottori, la mia storia clinica è iniziata ad agosto e tutti possono conoscerla dai numerosi consulti che ho richiesto su questo sito. Riassumo brevemente: dopo coliche e diversi fastidi intestinali ad agosto, nel mese di novembre effettuo un esame parassitologico delle feci risultato positivo per la presenza di ascaris lumbricoides. Curato con due cicli di vermox ad oggi l'esame parassitologico risulta negativo. Purtroppo però dal 6 gennaio ho una febbre a 37.4/37.3 fissa. Il primo giorno ho avuto un episodio di vomito e diarrea al mattino e febbre che superava i 38 gradi. Credevo fosse una normale influenza ma già dal giorno dopo la febbre è scesa sopra i 37 gradi e a tutt'oggi è ancora presente. Ho effettuato analisi del sangue di vari tipi (salmonella, mononucleosi, brucellosi, shigella....) che sono risultate negative. Anche l'emocromo con formula è nella norma. Ho effettuato un'ecografia per un dolore intermittente al fianco destro da cui non è risultato nulla. Inoltre presento stitichezza con un piccolo episodio di diarrea. Il mio medico curante sospetta una diverticolite e mi ha prescritto normix. Il mio analista invece mi ha consigliato una visita chirurgica per verificare che non si tratti di appendicite. In effetti ho delle fitte nel fianco destro sia all'altezza dell'ombelico che nella fossa iliaca destra ma sono doloretti sopportabili. Mi chiedevo: se fosse un'appendicite che mi causa febbre da più di un mese non dovrebbero esserci i globuli bianchi alle stelle? Mi sarebbe utile una visita chirurgica oltre che gastroenterologica? Grazie mille
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile signore, fidandomi solo della sua sintesi (non sono andato a rileggermi tutte le sue richeste di consulenza le risposte sono:
di solito è presente un aumento dei globuli bianchi ma non è la regola;
la visita chirurgica mi sembra appropriata;
dubito sul fatto che lei si stia portando avanti una appendicite da più di un mese. mentre potrebbe esserci una relazione con il precedente problema di parassitosi. inutile chiedere, vista la sua assiduità, di tenerci al corrente.

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
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Oggi ho effettuato la visita chirurgica. Diagnosi: risentimento appendicolare. Il medico mi ha detto di continuare a prendere normix per 5 giorni poi enterogermina. Mi ha anche consigliato di togliere l'appendice perchè "in futuro potrebbe infiammarsi e darmi problemi". Non mi è parso di capire però che fosse infiammata quindi non vedo perchè toglierla. Inoltre non mi ha fornito una spiegazione precisa della febbre. Ha detto che sicuramente ho il colon un pò infiammato perchè è risultato gonfio alla palpazione e non ha preso tanto in considerazione la parassitosi pregressa considerandola una cosa ormai risolta che però sicuramente ha influito sulle condizioni attuali del mio colon. Lei cosa pensa? crede che ci siano i presupposti per un intervento o crede che dovrei approfondire con altre indagini? (Anche se sinceramente non so quali altri esami effettuare!)Ad ogni modo mercoledì ho la visita dalla gastroenterologa che mi segue e vedrò anche lei cosa mi consiglia. Grazie per la risposta che vorrà darmi.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile signora, il collega dice il giusto, una cospicua percentuale di casi che hanno avuto un problema appendicolare incorre in nuovo episodio di appendicite. poi bisogna prendere in considerszione il fatto che lei è giovane in età fertile. nel senso che il successivo episodio di appendicite, che di certo non le sto augurando, potrebbe capitare in un momento come una gravidanza o un viaggio. mi comunichi la sua decisione.
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Utente
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La cosa che mi frena nella decisione è che secondo me la chiave di tutto sta nella parassitosi che ho avuto quindi non credo che anche in seguito ad un intervento i miei sintomi spariscano. Insomma la febbre dovrebbe venire nel caso di un appendicite in atto e non in uno stato cronico o latente. Io prima di avere questa parassitosi non ho mai avuto problemi col mio colon. Pur essendo un tipo abbastanza ansioso non ho mai "somatizzato" sull'intestino, credevo perfino di non avercelo perchè non si faceva mai sentire! Quindi è veramente difficile non pensare a un collegamento col parassita che ho avuto. Non esistono esami strumentali che possano stabilire più o meno con certezza se un'appendice è da operare?
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
la diagnosi, riprendendo il suo scritto del suo primo colloquio è composta da tante piccole tessere il numero dei globuli bianchi se neutrofili, la presenza del dolore, la sua localizzazione, frequenza, etc etc. alla fine si può arrivare ad una diagnosi presuntiva di "appendicite acuta". devo darle una brutta notizia e cioè che nella donna tale diagnosi viene ulteriormente complicata dalla presenza "in zona" di altre strutture tipicamente femminili che complicano ulteriormente le cose in quanto i sintomi ed i segni di, per esempio, PID infiammazione pelvica, rottura di cisti ovarica possono essere non correttamente interpretati.
le faccio l'esempio di una ragazza di una ventina di anni che ho operato proprio nell'ultima guardia sintomi similii e compatibili per un quadro di appendicite acuta bianchi alti un numero di globuli rossi normale, l'ecografista che era straconvinto di aver visto l'appendice infiammata ed inoltre la presenza di liquido nella pelvi, test di gravidanda negativo. l'abbiamo operata con intervento per via laparoscopica (per me è la prassi), diagnosi di certezza di emoperitoneo da rottura di una cisti ovarica dell'ovaio di sinistra.
la certezza della diagnosi potrebbe averla solo con l'intervento e ritengo soprattutto nella donna se verrà trattata, per via laparoscopica. questa indicazione al di la dell'estetica finale e devo dirle è un vantaggio secondario secondo il mio punto di vista (per la maggior parte dei paziente no), ci permette di identificare il problema (laparoscopia diagnostica)e in relazione alle capacità del chirurgo anche eseguire il trattamento (laparoscopia operativa).
mi pedoni le tante parole. mi tenga informato
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Quindi se non ho capito male per sapere con certezza se si tratta di appendicite si dovrebbe cmq operare. Ma l'intervento senza laparoscopia è sempre valido o ormai è superato? Perchè il mio chirurgo non mi ha indicato il metodo che avrebbe usato. Se l'appendice poi non dovrebbe risultare infiammata non ha conseguenze toglierla senza motivo?Potrei avere problemi in futuro?
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
la chirurgia laparoscopica, non è solo una mia opinione, permette di poter esplorare l'intero addome permette di poter fare diagnosi possiamo dire di certezza. non tutti i chirurghi eseguono laparoscopia operativa. visto che lei è una giovane donna in età fertile. dopo l'esplorazione, che comunque viene eseguita in anestesia generale, se fosse una mia paziente, prima dell'intervento, mi farei autorizzare comunque l'asportazione dell'appendice. perchè? se i dolori ci si convince che possano essere dipesi dall'appendice è evidente la conclusione, si toglie. se viceversa l'appendice è normale io comunque a rimuoverei perchè la sua presenza potrebbe determinare, in una eventuale ricomparsa dei sintomi, dei dubbi sulla diagnosi tra patologie annessiali ed appendice, in più in diverse occasioni mi sono dovuto confrontare con episodi di appendicite in pazienti in gravidanza.
spero di aver soddisfatto tutte le domande. mi faccia sapere.
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Grazie lei è stato chiarissimo.Penso anche io che a questo punto sia il caso di toglierla. Almeno se c'è una persistenza dei sintomi potremmo escludere che sia appendicite. Ad ogni modo in settimana ho prenotata la visita dalla mia gastroenterologa ed eventualmente ne farò un'altra chirurgica per sentire anche un altro parere. Purtroppo io ho il vizio (forse sbagliato!) di non fidarmi mai al cento per cento di una diagnosi ma cerco pareri incrociati. Ecco perchè questo sito mi è stato veramente di aiuto. E anche lei con le sue risposte. La terrò informata degli sviluppi e la ringrazio davvero per l'attenzione dimostrata al mio caso.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
grazie a presto
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Gentile Professore le scrivo per aggiornerla sulla mia situazione. Ho effettuato la visita gastroenterologica dove mi è stato detto ke i sintomi ke avevo non erano appendicite ma erano relativi alla pregressa parassitosi. Mi è stata fatta continuare la cura col normix seguita dall'assunzione di fermenti lattici e soprattutto mi è stato detto di riprendere la mia vita normalmente senza pensarci più. Mi ero quasi convinta ma proprio ieri mi è successo lo stesso episodio di gennaio: forte senso di nausea per tutto il giorno, lieve attacco di diarrea, leggero dolore sul lato destro del fianco più o meno all'altezza dell'ombelico con corrispondenza nella zona lombare. Verso sera ho avuto un rialzo della temperatura (37.8). Potrebbe trattarsi di un attacco di appendicite? Lo so che non esiste una diagnosi certa soprattutto via email ma i sintomi più o meno corrispondono? Perchè comunque il dolore al fianco non era niente di tragico anzi era abbastanza sopportabile. Poi le volevo chiedere nel caso di un'operazione di appendicite vengono eseguiti degli accertamenti prima di operare (tipo analisi del sangue, ecografie ecc.) o si opera e basta? Grazie ancora dell'attenzione che vorrà dedicarmi.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile signora di caserta,
come die lei i sintomi sono simili è vero, lei spero mi crederà quando le dirò che conta moltissimo quella mano sulla pancia...
la visita medica è un momento fondamentale, prima dell'intervento vengono eseguite sia le analisi del sangue, l'ecografia è un esame che può essere eseguito anche se non fornisce la certezza della diagnosi.
l'intervento, se eseguito per via laparoscopica, che ha un elevato potere diagnostico, fornisce la diagnosi di certezza. nella donna purtroppo la diagnosi differenziale risulta non semplice in quanto diverse patologie possono avere sintomi sfumati e sovrapponibili.
può se le interessa leggere questo articolo, proprio su questo argomento:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/
mi tenga informato.
cordiali saluti