I particolari della sintomatologia, mi ha detto che ho il menisco un pò "consumato"

Buongiorno ho 32 anni, da circa un mese ho un dolore al ginocchio dx localizzato sopra la rotula nella parte interna, quando piego il ginocchio, anche nel semplice movimento del camminare. Non sento però alcun dolore al tatto e soprattutto il ginocchio non è mai apparso gonfio. Si tratta di un dolore pungente che nei primi giorni era più acuto, come un bruciore. Il dolore si è manifestato un paio di giorni dopo 15 minuti di step in palestra, dopo un weekend in cui ho visitato Parigi camminando praticamente tutto il giorno con un clima gelido. Premetto che frequento normalmente una palestra da quasi un anno, tre giorni a settimane seguo corsi di GAG, pilates, ginnastica corpo libero. Negli anni precedenti e durante l'adolescenza non ho mai fatto sport di alcun tipo. Questo dolore è durato circa 5 gg, dopodichè grazie anche ai cerotti antinfiammatori mi è passato e ho ripreso ad andare in palestra. In seguito ad un esercizio di pilates, devo dire piuttosto faticoso per il ginocchio/quadricipite, il dolore è ricomparso. Quindi ho smesso di andare in palestra, sono stata a riposo e sono andata prima dal medico di base che per localizzare il dolore ha provato in vari modi a sollecitare il ginocchio/quadricipite (seduta con ginocchio piegato a 90° ho alzato lo stinco verso l'alto mentre mi tenevacata la gamba da sotto il ginocchio). A questo punto il dolore che nel frattempo si era attenuato è nuovamente ricomparso più intenso di prima.
L'ortopedico da cui mi sono recata successivamente mi ha prescritto una RM con questi risultati (tutto il resto ossa, tendini crociati, menisco laterale sono ok):
- Minima falda di versamento articolare associata a lieve distensione della borsa del gastrocnemio-semimembranoso
- Il menisco mediale risulta lievemente disomogeneo a livello del corpo - corno posteriore per iniziale degenerazione, con dubbia minuta amputazione del margine libero a livello del corpo.
- Aspetto assottigliato della cartilagine rotulea in particolare a livello della faccetta mediale per condromalacia.

L'ortopedico dopo aver letto i risultati della RM e dopo aver ascoltato distrattamente i particolari della sintomatologia, mi ha detto che ho il menisco un pò "consumato" (che quindi deve essere costantemente monitorato) e che i dolori sono anche sintomi di artrosi attribuibili al clima e devo ritenermi fortunata che siano cominciati a 32 anni e non prima. Come cura mi ha suggerito di andare avanti con antinfiammatori sia per via orale che pomate da applicare localmente e mi ha dato dei semplici esercizi per il ginocchio (che comunque io riesco a muovere benissimo, a parte il dolore lieve ogni tanto). In caso il dolore diventasse forte mi ha consigliato delle infiltrazioni di acido ialuronico.
Vorrei avere un suo parere, relativo al fatto che non mi spiego come a 32 anni possa avere problemi di artrosi e al menisco (senza aver fatto alcun tipo di sport e senza aver subito alcun trauma) e debba limitarmi nei movimenti per paura che il dolore che è diventato sporadico e leggero riappaia da un momento all'altro in maniera più persistente. Cosa mi consiglia?
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Cara signora,
credo che l'origine dei suoi dolori, almeno da quanto descrive, più che dal menisco siano dovuti alla condromalacia della rotula.
Il fatto poi che a 32 anni possa avere già un processo di artrosi è normale se lei ha una predisposizione (rotula alta) e ha sovraccaricato l'articolazione (attività sportiva intensa).
Sebbene per i limiti forniti da un consulto online non posso prescriverle farmaci, mi preme comunque consigliarle di evitare tutta quell'attività fisica che sollecita particolarmente la rotula (nuoto stile rana, cyclette e similari).

Cordialmente

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua gentile risposta. Nel frattempo, mentre aspettavo la sua risposta, ho effettuato una visita medica presso un altro ortopedico che, al di là del leggere i risultati della RM, mi ha visitato accuratamente e mi ha confermato ciò che dice lei e cioè che il menisco non presenta problemi, la sua diagnosi è condropatia femoro-rotulea. Mi ha suggerito di andare avanti con gli antinfiammatori ma contemporaneamente di potenziare il quadricipite e il vasto mediale obliquo, indeboliti da questo mese e mezzo di riposo forzato, senza però gravare sull'articolazione (per esempio leg estension negli ultimi 30°). Mi ha inoltre prescritto 10 ionoforesi, mentre l'altro medico mi aveva parlato di infiltrazioni di acido ialuronico, secondo lei cos'è meglio? Inoltre se la cosa non dovesse risolversi nell'arco temporale di 5 mesi mi ha prospettato la possibilità di un intervento di artroscopia. Secondo lei potrebbe rendersi necessario?

La ringrazio anticipatamente per la sua grande disponibiltà.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Concordo sicuramente con il secondo parere fornitole.
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Utente
Utente
Gentilissimo dottore, scusi l'insistenza ma sono veramente spaventata dalla scoperta della condromalacia, ho paura di ritrovarmi a 40 anni semiparalizzata dall'artrosi. Nessuno dei due ortopedici mi ha accennato all'assunzione di farmaci/integratori (tipo Condral per intenderci) come terapia conservativa. Lei cosa ne pensa, può indicarmi cosa posso assumere (anche solo il principio attivo) e per quanto tempo?
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Inanzitutto non si deve spaventare. Non si troverà semiparalizzata dall'artrosi... mi creda.
I farmaci integratori non hanno alcun supporto scientifico. Mi spiego meglio: non esiste in letteratura alcuno studio serio che ne dimostri l'efficacia. E' anche vero, in maniera del tutto empirica, che in alcuni soggetti qualcosa fanno. A me è capitato di prescriverli e di avere un miglioramento della sintomatologia.
L'acido ialuronico invece ha un effetto palliativo diminuendo l'attrito tra le articolazioni, ma non è curativo.
In realtà, allo stato attuale, non esiste alcun farmaco in grado di curare l'artrosi.
Secondo il mio parere la cura fornitole dal secondo collega va più che bene... deve solo avere un bel po' di pazienza.
Tanti auguri
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio davvero di cuore, soprattutto per le sue rassicurazioni. Buon lavoro