Nevralgia e ansia

Salve mi chiamo ALessandro ho 30 anni. Vorrei raccontare la mia storia per avere qualche consiglio. Devo partire da lontanto per dare un quadro di riferimento:
Innanzitutto sono uno sportivo (ho praticato calcio fino a 22 anni e poi ciclismo su strada dai 22 fino ad oggi, con solo quest'anno la partecipazione ad attavità agonistica nelle granfondo)
Appena laureato nel luglio del 2002 andai a lavorare nell'azienda di famiglia. Comniciarono grossi pbmi lavorativi e familiari, con tensioni e litigate continue, fino a che in una prospettiva di fallimento e perdita dei beni di famiglia (compresa la casa dove sono cresciuto)e durante un consueto allenamneto in bicicletta nel giugno del 2003 ho avuto un malessere molto forte con palpitazioni , capogiro, e ovvia apprensione e agitazione tant'è che dovetti sganciare i pedali e fermarmi pensando di "morire". FU il primo episodio. DOpo quello iniziale ebbi sempre altri episodi tant'è che mi sono recato anche un paio di volte al pronto soccorso con sensazioni di disagio incredibili. Feci vari controlli cardiologici (ECG sotto sforzo, holter pressorio e cardiaco) che furono tutti negativi. Feci anche un ecocardiogramma (Osp. Brogo trento Dott.ssa Prioli) dove si vedeva solamente che aveva un bellissimo cuore da atleta di sport da resistenza. Feci vista neurologica (Clinica Pederzoli di Peschiera)che non riscontrò nessuna anomalia e feci una visita specialistica per la pressione (Osp. di Borgo Trento)il quale mi consigliò di fare il tilt test perche riscontrava anomalie nella pressione tra il momento in cui si è distesi e ci si alza. Non feci mai però tale esame dato che il mio medico base me lo sconsogliò e perchè era chiaro che i problemi erano di natura ansiosa e depressiva derivati da quello che stava succedendo.
Cominiciai ad avere attacchi di panico e vari episodi di tachicardia e malessere e cominciai ad avere dolori al petto (zona sx) e al braccio sx.Ho avuto varie volte la pressione "alta" a 145, 150 su 85,90 invece della mia classica 120-60. Mi fu prescritto Lexotan, En e anche Dipas,(ovviamente non tutte insieme) ma al di la della depressione che ritengo fosse una componente iniziale e superata in qualche mese, rimasero tutti i disturbi legati al petto ed al braccio che mi hanno fatto vivere malissimo per tutto il secondo semestre 2003 e tutto l'anno 2004. Mi presentai da un medico omeopata perchè i vari ansiolitici mi davano un gran mal di testa...Feci una cura a base di arsenicum Ch (con vari dosaggi incrementativi ) e di Tiglia tomentosa con la quale mi sono trovato abbastanza bene .Il medico omeopata mi ha anche dato vari consigli per rilassarmi tra cui massaggi e facendomi capire che (è difficile quando si è ansiosi capire e mettere in pratica le cose semplici) sarebbe stato meglio cambiare lavoro....Non lo feci ma la situazione lavorativa peggiorò talmente che durante il 2005 le attività di famiglia vennero chiuse (fallimento)e durante quei momenti ebbi sempre gli stessi problemi e passai vari problemi di salute ed anche il cosiddetto fuoco di sant'antonio sotto la coscia sx(maggio2005).In ogni caso il fallimento mi sollevò di fatto da moltissimi oneri. Dalla fine estate 2005 mi sono sentito meglio ma purtroppo i dolori al petto ed altre senzazioni al braccio sx non sono mai scomparse. Cambiai vita e lavoro e dato che tra fine 2003, tutto il 2004 e 2005 mi fu quasi impossibile pedalare (uscivo in bicicletta ma avevo sempre paura di morire per colpa di quei dolori diffusi ed mi ci è voluto molto coraggio a volte a montare in biciletta...e comunque la stanchezza era sempre presente, molte volete la freq. cardiaca non saliva.....), mi prefissai di dedicarmi allo sport avendo trovato un lavoro normale, e cominciai ad allenarmi con un gruppo sportivo....ma purtroppo sebbene l'allenamento incrementava le sensazioni di disagio non sparivano.....Ho ovviamente fatto i test per l'attività agonisitica ad inizio anno 2006 ed era tutto a posto. Ho partecipato a tre granfonfdo quest'anno ma le mie sensazioni sono sempre negative, ed ora è dal primo di maggio che quei dolori al petto ed al braccio sx si sono acutizzati tanto da farmi desistere a continuare gli allenamenti in modo regolare. Mi si è presentata un fastidio a tutta la parte sx del viso che dura uno o due giorni poi smette e mi è stato consigliato di farmi vedere dal dentista.....e proprio stanotte mi sonos vegliato con un dolore molto forte tanto che sono stato li liper andare al pronto soccosro. Il dolore è durato 20 min. e poi passando mi ha lasciato una stanchezza infinita....Insomma non riesco a vivere serenamente e a risolvere i miei problemi di "salute".
Dimenticavo il mio medico di base (che è cardiologo) esclude complicanze cardiache e non sa come aiutarmi se non dicendo che prima o poi tutto passerà. Recentemente mi ha prescritto una cura di vitamine B per vedere se risolvevo i pbmi al petto pensando che siano di tipo nevralgico.
Inoltre ad inizio anno ho fatto le nalisi del sangue che non hanno evidenziaot nessun problema, tranne una inversione deela formula leucocitaria non evidenziata dal mio medico ma da un altro medico omeopata (Prof. Zora) al quale mia madre sempre pronta ad aiutarmi, si è rivolta tramite consulenza telefonica e via fax. Il medico mi ha consigliato di fare una cura per rinforzare il mio sistema immunitario attravrso un prodotto erboristico che si chiama Sanaplus.
Scusate per la cronistoria molto lunga, ma ora faccio le domande:
1- é possibile che i miei dolori derivino da pbmi posturali
2- è possibile che ci sia in atto una nevralgia cronica derivata da quasi tra anni di tensione?
3- che tipo di controlli posso fare?
Vi chiedo aiuto perche sebbene immagino che le mie problematiche non siano importanti, tuttavia la mia qualità di vita è sempre pessima. Soprattutto avendo una passione faticosa come la bicicletta.
Ringrazio anticipatamente
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Utente
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Mi scuso per i vari errori di scrittura, ma ho scritto di getto senza rileggere.
VI ringrazio
Saluti
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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Caro amico,
non sono pochi i casi di sportivi anche professionisti che hanno presentato fenomeni dello spettro 'ansioso'. Le ricordo che quello che noi chiamiamo 'ansia' o 'panico' altro non è che una disfunzione neurovegetativa che può essere curata con terapie specifiche: terapie che in questi anni non le sono mai state prescritte (EN, Lexotan etc. sono solo dei banali sintomatici; l'omeopatia non serve a niente). Il consiglio è quello di consultare un medico specialista in psichiatria e competente in neuropsicofarmacologia(che è il clinico competente per questi disturbi e consultarlo non vuol dire 'essere matto') e stabilire con lui diagnosi e terapie appropriate. In alcuni casi lo psichiatra può anche ritenere utile associare un ciclo di psicoterapia, in questi casi solitamente ad indirizzo cognitivo-comportamentale.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

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Utente
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La ringrazio per i consigli, cercherò al piu presto un medico comepetente in materia.
RInnovo il ringraziamento
Saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

come confermato dal collega le cure omeopatiche non hanno alcun riscontro clinico nella farmacologia attuale.
E' necessario che si rivolga ad uno psichiatra che possa inserirle la terapia piu' adatta.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

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Dr. Riccardo Lo Presti Neurologo 58 1
Gentile Alessandro, aggiungo anch'io il mio parere, anche se le sembrerà una banale ripetizione, che vuole essere, soprattutto, un invito alla fiducia ed all'ottimismo; finora le è sicuramente mancato il trattamento farmacologico adeguato(che al giorno d'oggi offre ampia possibilità di scelta e di successo)eventualmente, se si riterrà opportuno, affiancato da un adeguato supporto psicoterapico. Si rivolga, pertanto, con fiducia ad uno specialista, senza indugiare oltre.
Sentiti auguri e ci tenga aggiornati.

dr. Riccardo Lo Presti

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Utente
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Ringrazio tutti i medici per i consigli, non avrei mai pensato nella mia vita di dover ricorrere ad un consulto medico di tipo psichiatrico, ma mi rendo conto da solo, sebbene sia difficle ammetterlo, che i miei problemi esulano dal contesto tipticamente fisico. Pensavo di poter reggere molta pressione ed invece nel tempo mi ritrovo ad essere molto fragile, ma evidentemente cosi è la vita. Una domanda, a chi mi posso rivolgere a Verona o provincia? Vi ringrazio ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
provi inizialmente a rivolgersi ai servizi pubblici della sua zona.
Verona ha una facolta' universitaria dove sicuramente potra' richiedere un appuntamento.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Utente
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Salve, vorrei mettere al corrente i gentili dottori che mi hanno risposto della mia situazione: purtroppo il mese di Giugno non è trascorso molto bene...i miei dolori sono rimasti. Mi sono recato da una psicoterapeuta, con la quale non mi sono trovato molto bene, e dopo due sedute ho avuto una crisi di ansia panico con pensieri "strani", il tutto dopo una giornata in cui i miei malesseri mi hanno accompagnato incessantemente.......i pensieri strani si riferiscono a una volontà di farmi del male (del tipo adesso vado sul balcone e mi butto giu, ma abito in una villetta con piano terra e primo piano). SOno stati pensieri molto veloci e una altra parte del mio cervello diceva contemporaneamente:" cosa cavolo stai pensando". Ero solo ed ho chiamato la mia compagna e mia sorella che per fortuna mi hanno confortato ed aiutato a calmarmi....
Mi sono recato due giorni dopo da un medico psichiatra che mi ha tranquillizzato riguardo i "pensieri" e mi ha spiegato che senza dubbio c'è una quota di rabbia non sfogata e che a volta si sfoga in voglia di fare male a se stessi o a gli altri. Mi ha prescritto Zoloft, e sono in contatto con lui tel. tutti i giorni per comunnicargli come va. Ho comincianto con dosi graduali (1/3 di una compressa da 50 mg.) e adesso sono arrivato a metà compressa a v. al di). Non ho piu avuto pensieri strani (quello descritto è l'unico episodio) ma mi sono spaventato moltissimo.....Ho fatto una sett. di ferie che ho passato con gli effetti colleterali del farmaco (nausea e inappentenza pe perdita di peso) ma dopo 4 giorni l'appetito è tornato e ho trascorso 3 gg. di ferie direi gradevoli. Sono uno sportivo, ma ora non riesco ad affrontare nessuno stress fisico. Pratico bici da corsa, ma purtroppo non riesco piu ad allenarmi. Vorrei solo avere qualche parere su quello che sto facendo e sul futuro della mia situazione. Dimenticavo, Il mio medico mi dice di fare una cura di zoloft per due mesi, trascorsi i quali cominciare una terapia..
Grazie
A.M.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la cura con lo Zoloft va bene anche se per me non ha senso cominciare con un terzo di compressa e poi con mezza per arrivare a dose piena dopo qualche tempo.
Gli effetti collaterali che descrive non sono possibile per la dose che riferisce di assumere.
Inoltre, la vera efficacia del farmaco sara' presente dalla seconda-terza settimana di trattamento a dose efficace.
I dosaggi sono variabili da paziente a paziente ma il minimo e' di 50 mg ed in caso di problematiche ansiose e' necessaria l'introduzione di una benzodiazepina anche per brevi periodi.
Inoltre, il trattamento a due mesi e' spesso foriero di insuccessi terapeutici in quanto le linee guida attuali chiaramente richiedono un trattamento di 12-18-24 mesi con controlli periodici.
A mio avviso, la sua problematica necessita di un approccio multidisciplinare: psicoterapia e farmacoterapia associate con sedute settimanali ed un controllo farmacologico quindicinale.
A proposito della 'rabbia non sfogata' io ho qualche perplessita' anche perche' non sono i farmaci a gestire la rabbia ma la psicoterapia.
Il fatto che i suoi sintomi siano 'scomparsi' dopo una dose di farmaco non sufficiente mi fa ritenere opportuno un percorso psicoterapeutico con una persona competente che possa supportarla soprattutto nei momenti di maggiore difficolta'
Spero di averle fornito valide indicazioni

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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