Può il volume di eiaculato dipendere in maniera così drastica dalla natura dello stimolo che

Salve a tutti,
il mio caso più che un problema clinico (o almeno lo spero), è più che altro una curiosità che non riesco a comprendere. Quindi vorrei che interpretaste ed intendeste quanto vi sto per dire più come un discorso tra amici che un confronto tra medico e paziente.
Ho ventidue anni e da circa tre anni e mezzo ho una ragazza con cui ho dei rapporti sessuali soddisfacenti. Nonostante ciò non disdegno la masturbazione; anzi, poichè a volte io e lei ci troviamo ad essere lontani anche per mesi, devo ammettere che frequentemente faccio ricorso alla tanto amata pratica masturbatoria. Fatta questa premessa, il problema è il seguente:
quando mi masturbo, soprattutto se lo faccio quotidianamente, il mio eiaculato a volte ha un volume veramente scarso (1-2 schizzi), mentre dopo un rapporto con la mia ragazza o anche in seguito ad una stimolazione manuale da parte di lei, eiaculo in maniera molto più copiosa (anche 5 volte maggiore) e provo molto più piacere durante l' orgasmo. Inoltre se lo stesso giorno mi masturbo per due volte da solo ad es, la seconda volta eiaculo molto meno; invece se dopo la masturbazione è lei a masturbarmi o stimolarmi in altre maniere l' eiaculazione rimane comunque abbondante.
Volevo sapere da voi se ci fosse una spiegazione a tutto ciò. Può il volume di eiaculato dipendere in maniera così drastica dalla natura dello stimolo che induce l' eiaculazione oppure ho qualcosa che non va?
Io avevo pensato che probabilmente la masturbazione, soprattutto se praticata frequentemente, potrebbe non rappresentare più uno stimolo adeguato...perchè ad esempio, quando ero più piccolino eiaculavo a volumi normali anche con la masturbazione, invece adesso eiaculo di meno e non provo lo stesso piacere che provavo una volta.
Vi capisco se riteniate che il mio topic sia banale, ma volevo solamente chiedere a qualcuno che se e intendesse un pochino per capire se è tutto normale o se può esserci qualcosa che non va, anche a livello psicologico o altro.
Ringrazio per l' attenzione, attendo con ansia una Vs risposta!
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 79 105
stia pur tranquillo che quanto descrive rientra nella perfetta normalità. il volume dell'eiaculato è funzione di età, astinenza, durata dello stimolo, intensità dello stimolo.
cordialmente

Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica
www.andrologiaonline.net

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,

il volume del'eiaculato (sperma) dipende dalla produzione , prevalentemente, da parte delle vescicole seminali e della prostata che viene determinata dal sistema neurovegetativo parasimpatico che si attiva nel momento in cui comincia lo stimolo sessuale e che persiste per tutto il tempo in cui lo stimolo sessuale "psicologico o diretto locale" venga determinato. Anche il periodo di tempo che intercorre tra le eiaculazioni può determinare una diversa produzione ed emissione di sperma. Ecco il motivo per cui, di solito, si ha una più significativa eiaculazione dopo un rapporto sessuale preceduto dai preliminari che non dopo una stimolazione "solitaria".
La pratica della masturbazione non va "criminalizzata" , in fondo si tratta di un fenomeno, necessità, fisiologica, ma bisognerebbe stare attenti agli "eccessi" anche temporali.
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Utente
Utente
Che dire, i vostri pareri mi hanno sicuramente rassicurato. Effettivamente quello che non capivo era se il voulme di eiaculato potesse dipendere dall' intensità dello stimolo e ciò mi è stato abbondandemente chiarito. Condivido pienamente l' opinione del Dott. Pozza in merito all' ingiusta criminalizzazione della masturbazione e credo che provvederò a ridurre i miei eccessi, qualora ve ne fossero :-).
Grazie e alla prossima(tocchiamo ferro)!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
mi associo alle corrette considerazioni cliniche fatte dai colleghi che mi hanno preceduto .

Se posso poi a questo punto consigliare un testo aggiornato su questo tipo di tematiche potrebbe essere utile consultare il bel libro di Mary Roach dal titolo significativo "Godere", Einaudi editore, Torino.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
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