Non protetto con ex-eroinomane

Salve a tutti, sono un ragazzo di 23 anni.
Ieri notte ho avuto un rapporto sessuale non protetto con una donna di anni 39 la quale in passato ha fatto uso di eroina in vena. Questo pomeriggio mi sono recato in ospedale e parlando con un infermiere mi ha consigliato di chiamare per fissare un'appuntamento per fare alcuni test anche se sarebbe presto. Lui inoltre mi ha detto di tornare domani in ospedale nell'eventualità mi svegliassi con giallore negli occhi e urina di colore gialla. Premetto che non è la prima volta che ho rapporti sessuali non protetti, mi chiedo se sia opportuno sapere la positività o meno del test Hiv, se sono abbastanza maturo per avere una notizia del genere.
Ho chiesto se non c'era più niente da fare (avevo letto di pillole del giorno dopo per diminuire il rischio), l'infermiere mi ha rassicurato dicendomi che anche se lei era sieropositiva ho un 50% di possibilità di contrarre il virus. Se risultassi positivo la mia vita migliorerebbe sapendolo o non si può fare niente lo stesso?Visto che non si può curare mi chiedo se valga la pena saperlo quando magari vivo più sereno senza pensarci e pensando al futuro. Nonostante abbia avuto rapporti non protetti in passato fino ad oggi sono stato una persona sana.
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentilissimo paziente il suo approccio alla problematica "rapporto non protetto" mi sembra totalmente fuoristrada, e sopratutto basato su una buona quota di cattiva informazione.
1) Non sapere la propria condizione sierologica non serve affatto a vivere tranquillo ma a diffondre malattie e peggiorare la propria condizione.
2)L'infermiere a cui si è proposto è stato quantomeno impreciso.
3) Se lei non conosce lo stato sierologico dei suoi partner si espone sempre ad un potenziale rischio che riguarda sia l'HIV che l'epatite B ma anche le altre malattie sessualmente trasmesse.
4) Nel caso specifico il passato della sua partner rende epidemiologicamente più a rischio l'evento.
5) La percentuale proposta dall'infermiere consultato è pura follia, infatti l'idice di rischio è per fortuna più basso.
In sintesi esegua un test HIV a 40 ed uno a 100 giorni e markers epatite B e C ad un mese e a sei mesi. Sappia che se non è vaccinato per epatite B può fare la vaccinazione immediata. In caso per il futuro(Mi auguro che da oggi in poi utilizzi i priofilattici)si esponga disgraziatamente ad un rischio HIV certo o molto probabile , può fare la profilassi post esposizione con l'antivirale recandosi presso un centro di Malattie Infettive.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie Dr Masala per la sua risposta,

Lei in pratica mi sta dicendo che la percentuale di rischio che abbia contratto il virus dell'Hiv sia minore del 50%?quanto posso rischiare?

Mercoledì vado a fare il prelievo di sangue in modo da verificare già da subito il mio stato di salute in quanto già in precedenza ho avuto rapporti non protetti.

Questi giorni sto vivendo malissimo, ho una grossa paura di aver rovinato la mia vita che ho ancora tutta davanti. Non riesco a dormire tranquillo ed a essere concentrato nel lavoro, mi chiedo se nell'eventuale esito positivo del test cosa succeda.

Il risultato del test dopo quanto tempo lo ricevo?
Una persona sieropositiva quanto può vivere?In che modo cambia la sua vita?
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentile paziente non amo le statistiche sull'argomento e quindi non le propongo, sappia però che grazie al cielo la percentuale di contrarre l'HIV con singolo rapporto eterosessuale è molto inferiore al 50%. I risultati si danno in tempi molto brevi ma dipendono da come si organizza un laboratorio, per il resto sappia che il risultato definitivo è quello a cento giorni. Esclusivamente per informazione le posso garantire che con le opportune terapie una persona sieropositiva fa una vita piena e normale.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Salve Dr. Masala,

volevo aggiornarla sulla mia situazione, stamattina ho ritirato i risultati dei seguenti test:
- ANTICORPI anti-TREPONEMA PALLIDUM (metodica CLIA)
- ANTICORPI anti-HBC
- ANTICORPI anti-HBs
- ANTICORPI anti-HCV (test screening)(Metodica CLIA)
- ANTICORPI anti-HIV 1-0-2/Ag P24 (metodica CLIA)
- HBsAg

Risultato: NON REATTIVO

Pensando che fino ad oggi ho avuto rapporti non protetti con 8 partner diverse mi ritengo fortunato.
Mi ripresenterò tra 100 giorni per effettuare il secondo test per il rapporto avuto con la donna tossicodipendente. Volevo chiederle:
le possibilità che abbia contratto il virus dalla donna sono minori in base alla durata del rapporto?se lei fosse stata sicuramente sieropositiva io in automatico lo divento o le possibilità di contagio sono minime?

Grazie per il tempo dedicatomi.
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentile paziente il contagio è un evento aleatorio, non legato alla durata ma all'esposizione, e non è un evento scontato.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile Dr Masala;

ritorno a scriverle in quanto alcuni giorni sono sereno ma in altri la paura di essere contagiato ritorna come in questo momento.
Lei precedentemente aveva scritto che la percentuale di contrarre l'HIV con singolo rapporto eterosessuale è molto inferiore al 50% e che questa non dipende dalla durata del rapporto. Questa percentuale però è valida anche nel caso di aver avuto un rapporto con una persona sicuramente sieropositiva?
o la percentuale si riferiva alla possibilità di poter incontrare nella vita una persona sieropositiva?

Non so cosa pensare...devo stare tranquillo e pensare al fatto che ho più possibilità di non aver preso niente?

Grazie ancora.
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentile paziente mantenga la calma ed attenda i test. Ricordi che i markers per l'epatite deve ripeterli a 180 giorni ; quest'ultima condizione ha infatti un periodo finestra più ampio.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dottore lei però non sta rispondendo alle mie domande, mi scuso per il comportamento ma capisca la mia situazione.

Se la donna è sicuramente sieropositiva quanto sto rischiando di essere stato contagiato?
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentile paziente se lei legge con calma ed attenzione osserverà che le avevo risposto. Le ribadisco che se la persona con cui ha avuto il rapporto era sieropositiva non è assolutamente scontato contrarre il virus. Il contagio è un fatto aleatorio. Non propongo le statistiche numeriche perchè nella mia esperienza personale ho osservato che sono fuorvianti ed inutili.
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