Tumore cistifellea

Buonasera,
espongo sinteticamente i decessi nella mia famiglia:
-mia sorella (anni 43), tumore al seno
-mia madre (anni 79), carcinoma gastrico curato (anni 70), decesso per altre cause
-mio padre (anni 79), tumore alla cistifellea

Questi i decessi dei fratelli e sorelle di mio padre:
-sorella (anni 70), tumore alla cistifellea
-sorella (anni 72), "carcinoma gastrico del fondo e carcinosi peritoneale con ascite"
-fratello (anni 87), sospetto tumore alla cistifellea, non operato, referto "Calcolosi della colecisti + calcolo del coledoco con dilatazione delle VB"

Altri decessi di avi di mio padre risalenti a varie decine di anni or sono, quando si diceva che "è morto di un brutto male".

Sono un uomo di 45 anni ed oltre ad un pellegrinaggio annuale a Lourdes (scherzare è d’ obbligo!), mi hanno suggerito di fare annualmente un' ecografia addome, gastroscopia e colonscopia.

Ho letto l' articolo "I tumori sono ereditari? (tumore ereditario, tumore familiare, tumore sporadico)", in parte a me chiaro e discretamente rassicurante.
Gradirei sapere se fare la mappa genetica può essermi d' aiuto.
Ovviamente, qualsiasi altro consiglio è ben accetto (pellegrinaggi esclusi!)
Grazie.
[#1]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Il quadro che lei espone è sicuramente di una familiarità neoplastica per il numero di casi riscontrati. Tuttavia solo la dimostrazione di una precisa alterazione genica trasmessa con modalità dell'ereditarietà vera (mendeliana), potrebbe permettere di legare i casi tra di loro ed individuare i soggetti sani della famiglia.
In genere i casi di neoplasie delle vie biliari ereditari si associano nella stessa famiglia anche a neoplasie del colon e lei non ne ha riportate nell'elenco che ha fatto. Quindi la situazione non è per niente tipica.
Si potrebbe fare un test genetico ipotizzando una sindrome di Gardner (o una variante della sindrome di Lynch), senza certezza però di individuare un'alterazione genica.
Al test si dovrebbe però sottoporre un individuo che ha avuto la neoplasia e quindi ancora vivente, prima di indagare sui sani.
Credo che a Palermo si effettuino questi test genetici, altrimenti in più vicino a lei è il centro in cui lavoro io.
Intanto gli esami che le hanno consigliato sono utili; anche se quelli endoscopici si possono eseguire con minor frequenza, se il primo esame endoscopico risulta completamente negativo.

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio per la celere risposta.

Essendo assolutamente ignorante in materia, gradirei sapere cosa serve per effettuare il test genetico (saliva, capello, epidermide, altro).
Bisognerebbe fare il test ad un parente malato per vedere quali geni potrebbe avere alterati?

Per fortuna, avendo mio padre più fratelli e sorelle, ho ancora svariati cugini e cugine (tutti in buona salute) che si trovano nelle mie stesse condizioni: potrebbero essere utili al test?

Può darmi i riferimenti di chi si occupa a Palermo dei test?

Infinitamente grazie.
[#3]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Il test consiste in un prelievo di sangue come quello che si fa per eseguire l'emocromo.
Il test, come dicevo, va eseguito prima su un familiare affetto da tumore, per individuare l'alterazione da ricercare poi nei familiari sani.
A Palermo il test viene eseguito presso l'Unità Operativa di Oncologia del Prof. Nicola Gebbia. Se ne occupa, tra gli altri il dott. A. Russo.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Ancora grazie per le chiare delucidazioni.