Relazione tra c. a.mucinoso inoperabile e antibiotici

mio marito ,di anni 63 , è"malato"di c.a.mucinoso da 17 anni .Operato al colon sx trasverso nel 1992, rioperato per metastasi alla milza nel 2003- al momento attuale ha metastasi diffuse nel torace e addome sinistro non visibili con la PET ma con la tac ed anche esternamente (dalle costole).Non è più operabile;le terapie oncologichesono inefficaci.
Le sue condizioni di salute sono diventate, dal settembre scorso, precarie(anemia e forte dimagrimento), ma stranamente tendono a migliorare lievemente quando perle ripetute infezioni bronchiali è costretto ad assumere antibiotici (iniezioni di MAXIPIME)Sale il valore dell'emoglobina ,aumenta l'appetito,cessano i dolori che nonostante la terapia antidolorifica lo tormentano Che relazione c'è allora tra il suo male e gli antibiotici?.
grazie
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Amica,

le neoplasie in fase avanzata presentano al loro interno molte aree necrotiche con sovrainfezioni batteriche. Le infezioni non fanno altro che peggiorare ulteriormente lo stato precario di salute poichè localmente si attiva una forte infiammazione e le cellule deputate alla difesa dell'organismo producono fattori anti-batterici che di per se sono anoressizzanti. Pertanto delle terapie antibiotiche periodiche limitando questi fenomeni danno sollievo al paziente. Anche l'anemia è correlata oltre alla presenza del tumore anche agli stati infiammatori ricorrenti ed alle continue microemorragie nelle masse tumorali.

Resto a disposizione, cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
grazie dott Pastore per la Sua tempestiva risposta.Lei ritiene che ci siano delle cure per fermare o per lo meno rallentare la malattia ? oltre ai vari integratori( es.anasten plus..) attualmente mio marito prende il megestil ogni mattina , fa un' iniezione di decadurabolin alla settimana e una trasfusione ogni 15/20giorni ;fa inoltre uso dei cerotti Durogesic 50 .Un chirurgo era disposto ad operarlo per ridurre il più possibile la massa ,ma altri glielo hanno sconsigliato. Lui non vuole arrendersi alla malattia.Si fa accompagnare in ufficio ogni giorno.,ma torna a casa sfinito e nervoso.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Di nulla, figurati. Potremmo tentare delle applicazioni di ipertermia capacitiva e sulla scorta di quanto già fatto vedere se c'è spazio per un nuovo ulteriore trattamento farmacologico. Se vuoi puoi contattarmi al recapito telefonico sulla mia scheda personale o sul sito www.ipertermiaroma.it

Resto a disposizione

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it