La terapia antibiotica, il pediatra ci ha consigliato pulsatilla 200k

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Buongiorno, innanzitutto grazie per il servizio offerto.
La mia bimba di 16 mesi ha la tosse da 45 giorni. E' nata come tosse grassa molto blanda non associata ad alcun altro sintomo e ( nonostante avessimo iniziato una terapia con ipeca 30 ch e, successivamente con bryonia 30 ch) nel giro di 10 giorni si e' trasformata in tosse secca con 30/40 accessi al giorno di tipo pertussoide nei quali la bambina diventava cianotica e spesso vomitava cibo misto a muchi trasparenti e filamentosi. Non era presente alcun altro sintomo. A quel punto, le abbiamo somministrato un macrolide per 5 giorni e, sempre molto lentamente, ha iniziato a migliorare presentando accessi via via meno frequenti. Considerando la lentezza dei miglioramenti, ovviamente noi non abbiamo capito se l'antibiotico sia servito o meno. Finita la terapia antibiotica, il pediatra ci ha consigliato pulsatilla 200k per "ripulirla". Dopo quasi tre settimane dall'inizio del problema, probabilmente per la debolezza, ha preso un raffreddore con febbre durata 2/3 giorni che ha fatto lievitare nuovamente il numero di accessi a 20/30 al giorno con tosse molto produttiva associata a un grosso ingombro delle vie respiratorie. Abbiamo affrontato la crisi somministrandole aconitum 30 ch e, passata la febbre, nuovamente ipeca 30ch. Alla visita sono state escluse patologie relative ai bronchi e la diagnosi e' stata circoscritta ad una tracheite sulla quale si è innestato un raffreddore. Attualmente gli accessi si sono ridotti moltissimo, sia d'intensità che di numero (7/10 al giorno) e sono soprattutto notturni con tosse secca e senza muchi. Il vomito è sempre piu' raro. Qualche volta ha starnutito 3/4 volte di seguito. Pero' non passa! E' come se il corso di questa malattia dovesse essere interminabile....Il che è strano poichè normalmente quando si innesta un processo di guarigione da una tracheite, tempo una settimana e i sintomi dvrebbero scomparire... Abbiamo smesso anche di somministrare ipeca perchè, secondo il pediatra, la bambina sta guarendo e gli attacchi attuali sono sottovalutabili. Noi non sappiamo piu' cosa pensare: vorremmo capire cosa sta succedendo, dal momento che la bimba è stata sempre forte e sana e non frequenta il nido. Abbiamo anche pensato potesse trattarsi di pertosse o di un'allergia ma tutti e due i medici che l'hanno visitata ci hanno detto che non valeva la pena di sottoporla ad alcuna indagine. Noi, intanto, brancoliamo nel buio anche perchè non sappiamo che genere di analisi effettuare anche perchè, a parte l'antibiotico, la bambina è stata curata omeopaticamente e vorremmo continuare su questa strada. Sono preoccupata non tanto per il decorso, ( anche se sono 15 giorni che è stazionaria) ma per il futuro poichè immagino che una malattia mal curata o con una diagnosi sbagliata possa recidivare e creare nuovamente dei problemi.
Grazie infinite

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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Cara signora,

le valutazioni possibili sono diverse, dall'aspetto diagnostico a quello terapeutico, ed in questo contesto mi posso limitare a fornire qualche spunto di riflessione.
La bambina segue un accrescimento normale?
E' stata considerata l'ipotesi di un reflusso?
Il collega curante potrebbe suggerire atri farmaci che in assenza di particolari patologie di fondo potrebbero concludere questo episodio...
Nell'attesa di ulteriori indicazioni la saluto cordialmente.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com

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Utente
Utente
Egr. Dott. Ferrero Leone,

La bimba per fortuna ha un accrescimento normale e ora che non vomita piu' si sta anche rimettendo dal dimagrimento che ha subito a causa della malattia.
L'ipotesi di un reflusso non è mai stata considerata prima di tutto perchè non ne ha mai sofferto e poi perchè il pediatra omeopatico ha escluso a priori che fosse qualcosa di diverso da un'infezione delle vie respiratorie. Ha escluso anche l'ipotesi di una pertosse (la bimba non è stata vaccinata)anche se le caratteristiche della malattia erano proprio quelle....Questo è stato il motivo per cui mi sono decisa (su consiglio del pediatra allopatico di base)a somministrarle il macrolide, anche perchè la situazione stava precipitando ed eravamo inpreparati ad affrontarla.
A questo punto mi sto chiedendo se siamo stati troppo superficiali, anche se, come le ho detto, noi vogliamo curarci con l'omeopatia e quindi siamo stati restii a chiedere pareri ad altri medici. Avremmo dovuto, eventualmente, andare da un nuovo omeopata ma questo significava far uscire la bambina nella fase piu' acuta della malattia (fine febbraio) con il freddo e la pioggia e, onestamente, non ce la siamo sentiti.
Per quanto attiene ai rimedi che potrebbero concludere questa fase di convalescenza, non ci è stato proposto nulla e , dietro mie insistenze, il pediatra ci ha ribadito che va bene che la bimba continui a tossire perchè cosi' "elimina".
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Cara signora,
se i colleghi che hanno visitato la bimba sono certi di poter escludere particolari patologie io non posso aggiungere nulla; resta discutibile la scelta di continuare a farla tossire perchè così elimina...
Il concetto di eliminazione tossinica è molto importante e considerato in medicina omeopatica ma non si confonde con il persistere di una tosse secca e comunque non esclude la possibilità di un sostegno farmacologico che riduca i tempi del disturbo stesso.
La sicurezza del collega mi fa comunque pensare che abbia ben chiaro in mente quale iter terapeutico seguire.
Sarò lieto di conoscere gli sviluppi.
Cordialmente.
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Utente
Grazie infinite. Ho fissato un appuntamento con un altro omeopata. Le faro' sapere.
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Mi sento un pò responsabile di ciò ma credo che l'attesa in questo caso non sia di giovamento.
A presto con gli aggiornamenti.
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Utente
Utente
Gent. mo Dott. Ferrero Leone,
dopo un'accurata anamnesi il dottore ci ha spiegato che la bimba non presenta alcun tipo di patologia e che, pur essendo completamente guarita, continua a tossire perchè quando ha un'emozione (pianto, risata, corsa ecc.)il diaframma si contrae, il che spiegherebbe anche perchè le tossi diurne avvengono quasi sempre in corrispondenza con questi eventi. Secondo lui questa tendenza influenzerebbe anche le tossi notturne determinate da un piccolo risveglio, un sogno o un cambio di posizione nel lettino. Di per se la persistenza della tosse non avrebbe quindi nulla di patologico proprio perchè la bambina è piccola e per un po' conserverà il "ricordo" di questa abitudine. Il medico ha anche sottolineato, riferendosi a me, che a questi eventi non bisogna reagire con ansia perchè sicuramente anche questo atteggiamento contribuisce a caricare di tensione ogni singolo colpo di tosse e, in qualche modo, a condizionare la bambina. In piu' non è da sottovalutare il fatto che la bimba, avendole trasmesso la mia ansia, tende anche ad usare la tosse come ricatto perchè sa che io sono diventata piu' permissiva nei suoi confronti. Al termine della visita ha prescritto alla bimba calcarea carbonica come rimedio "costituzionale" e, su mia richiesta, a me ignatia amara per superare questo empasse emozionale. Non è facile, dopo 45 giorni e alla prima figlia, riuscire veramente a vivere questa cosa con naturalezza e mi auguro di riuscire a farlo nel modo migliore possibile. Gradirei sentire anche il suo parere su questo approccio, perchè grazie a lei mi sono decisa ad agire e ho riaquistato un po' di fiducia.
Grazie infinite
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Cara Signora,
grazie a lei per aver ascoltato il mio consiglio che unito al suo sforzo ha dato un risultato certamente positivo.
Ora ci troviamo davanti ad un ragionamento clinico compiuto e soddisfacente; fino a prima questo non si poteva dire.
Il collega è stato molto attento ad interpretare il significato clinico di un sintomo anche banale come un po di tosse seppure su un bimbo in piena salute!
Su migliaia di 'tossette' viste e guarite le assicuro che il panorama delle cause è infinito e quando necessario è anche importante "trattare i genitori"; vedrà che con queste ultime indicazioni il quadro si risolverà e lei saprà di aver trovato un consulente che merita estrema fiducia.
La saluto cordialmente.
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grazie!
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Caro dott. Ferrero Leone,
le scrivo perchè, nonostante siano trascorse tre settimane dalla visita omeopatica e dall'inizio della cura, la bambina tossisce ancora. Diciamo che a questo punto sono sicura che la cosa non dipende dal mio atteggiamento, dal momento che mi sono molto calmata, anche se una componente emozionale sicuramente incide sulla bambina, poichè tossisce di meno quando sta con la baby sitter. Ho provato anche per due settimane ad eliminare dalla dieta il latte, ipotizzando un' eventuale intolleranza; ora l'ho lentamente reintrodotto e sto facendo la stessa prova con le uova.
Sono, a questo punto, quasi sicura del fatto che la bambina è sana, ma è come se, dopo la malattia, si fosse abbassata la "soglia" della tosse: quindi, ad ogni emozione (positiva o negativa) o a comando (capricci) oppure per un'effettiva stimolazione (starnuto, corsa, risata ecc.), il diaframma si contrae e la bambina tossisce. Tutto cio' avviene 4/5 volte di giorno e 3/4 la notte.
A questo punto volevo chiederle, dal momento che la bimba sta anche mettendo i premolari ed è molto agitata: posso provare a somministrarle la chamomilla? E con quale diluizione e posologia?
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilita' e cortesia
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Cara Signora,
la sua idea non è sbagliata, tante volte in questo periodo sono anche consigliate le calcaree...ma in questo contesto non possiamo proprio effettuere prescrizioni farmacologiche.
Senta sempre il collega curante.
Saluti.
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caro dottore, l'ho fatto: ma è impossibile sintetizzare tutta la situazione in una telefonata perchè il medico non si ricorda della bambina ed ho la sensazione che, in questo caso, la scelta della diluizione possa essere determinante....
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Uno schema piuttosto scolastico, parziale ma di facile comprensione suggerisce l'uso di diluizioni basse (4-5-6 CH) nei casi acuti e quando le somministrazioni si possono/devono effettuare ripetutamente e a lungo (ad es.: 3 granuli una due volte al dì per 15 giorni); medie (30 CH), alte ed altissime (200-1000) diluizioni seguono altre regole.
Per aiutare il collega qualora non ricordasse il quadro della bambina, le suggerisco di formulare la domanda direttamente, ad es.:" La bambina (16 mesi) sta mettendo i denti, la vedo più agitata del solito, cosa mi consiglia?"; sarà lui a formulare le domande di approfondimento che riterrà opportune.
Provi.
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Utente
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grazie ancora, provero' cosi'.
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Utente
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Caro dott. Leone, abbiamo provato anche con la camomilla, ma purtoppo senza risultati. Ieri il medico ha prescritto hyoscyamus niger alla 30ch ogni 4 ore per 10 giorni. Volevo sapere cosa ne pensa soprattutto della posologia e della scelta della diluizione, dal momento che i sintomi fisici coincidono con quelli del rimedio (tosse prevalentemente notturna, secca e spasmodica, singhiozzo ecc). Quelli psicologici un po' meno(la bimba non ha avversione per l'acqua e/o deliri) poche' viviamo in in quadro di assoluta "normalita" e la bimba per fortuna è tranquilla e felice.
Grazie infinite
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Anche se il rimedio non corrisponde nella totalità ai sintomi e ai segni del paziente può comunque rivelarsi risolutivo; assolutamente nulla da dire su diluizione e posologia.
Mi faccia sapere.
Cari saluti