Emangioendotelioma epatico

Salve, a gennaio mia sorella, al rientro da una vacanza in Egitto, manifestava i classici disturbi gastrointestinali. Persistendo tali disturbi la portammo al pronto soccorso e da lì fu deciso il ricovero presso una struttura specializzata in malattie infettive per un ascesso epatico dovuto ad infezione da ameba (per lo meno così appariva nella tac effettuata subito). Dopo circa 3 settimane di terapia antibiotica è stata fatta una nuova indagine radioscopica dalla quale è emerso che le dimensioni di questa "macchia" erano invariate, per cui i medici decisero di dimetterla, ritenendo che fosse un angioma di natura ereditaria. La scorsa settimana abbiamo deciso di recarci da un chirurgo epatico il quale ha immediatamente disposto una biopsia, diagnosticando poi un emangioendotelioma e suggerendo di intervenire immediatamente. Aggiungo che le analisi del sangue di mia sorella sono perfette e non accusa più alcun disturbo, se non un po' di stanchezza, facilmente ascrivibile al lungo ricovero e allo stress del momento. In ogni caso lunedì p.v. verrà eseguita una scintigrafia ossea, presumo per esser certi che non ci sia stat una diffusione della patologia all'esterno, corretto?Siamo incerti sul da farsi, perchè vorremmo chiedere qulache altro consulto per scongiurare l'intervento, cosa suggerite? E' davvero necessario un intervento chirurgico o si può evitare? Potete darmi qualche ragguaglio in più su questa patologia? Datemi più info possibili, se conosciamo il nemico possiamo batterlo.
Grazie e saluti.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

si tratta di una tipologia di neoformazione border-line. Il comportamento può divenire aggressivo e quindi senza dubbio è indicata l'asportazione. La scintigrafia serve appunto come avevi intuito per verificare lo stato dello scheletro.

Resto a disposizione, cari saluti

Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
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