Ossessioni ed attacchi di panico

Buonasera, scrivo per cercare una risposta ad un disturbo che mi affligge da tre settimane circa.
Premetto che sono una mamma, mia figlia ha 13 mesi e durante il primo mese di gravidanza (voluta con tutta me stessa, in vacanza, non potevo entrare in una chiesa senza pensare a parole blasfeme o imprecazioni. Questo disturbo è durato solo una settimana, poi tutto si è risolto spontaneamente. Successivamente al parto, dopo circa 8-10 giorni, ho cominciato a provare sensazioni di inadeguatezza al ruolo di madre, paura di non sapermi prendere cura della bimba, paura che lei non mi riconoscesse come madre e di conseguenza paura di non volerle bene e pensieri sul male che avrei potuto farle non volendole bene. Anche questa volta, si è risolto tutto nell'arco di 3-4 settimane ed il rapporto con mia figlia è diventato fantastico.
Veniamo al problema attuale: la causa principale del mio stress è dovuta al fatto che lavoro a ritmi molto sostenuti da parecchio tempo, collaborando con dei medici per i quali redigo perizie medico-legali presso il mio domicilio, per questo motivo sto anche 10 ore al giorno davanti al PC, non esco quasi mai di casa e frequento pochissimo gli amici. Allatto ancora la mia bimba e la notte non riposo molto perché lei si sveglia anche 7-8 volte, spezzando il mio sonno.
Il mio problema è insorto i primi di marzo, quando, in tarda serata, dopo aver terminato, come di consueto, il mio lavoro sul PC, avvicinandomi a mia figlia, invece di pensare "dormi bene amore mio", come al solito, ho cominciato a pensare "magari muori...", cosa terribile che subito mi ha scosso nel profondo e mi ha fatto sentire una mamma inadeguata e, giorno dopo giorno, ripensando al perché di quella frase, non ho fatto altro che pensare ad altre frasi brutte di quel genere, che mi affollavano e mi affollano tutt'ora la mente senza un perchè... pensando perfino di poter arrivare a commettere qualcosa di brutto contro mia figlia, poichè ogni tanto mi sento sopraffare da una forte ansia e la mia mente non riesce a ragionare, pervasa da sentimenti di sconforto e confusione...anche se per brevissimi attimi.
Di cosa si tratta, si può parlare, come ho letto di disturbo ossessivo-compulsivo? Ho provato a non pensare a quelle frasi o a sostituire i cattivi pensieri con pensieri positivi ma non ho risolto del tutto la situazione. Un'altra cosa ha cui ho fatto caso è che quando esco con mio marito e la bambina mi sento già molto meglio, i pensieri si riducono in maniera significativa, per poi tornare all'attacco quando sono sola e soprattutto quando lavoro davanti al PC, cosa che faccio per la maggior parte della giornata.
Chiedo un vostro parere perchè voglio uscire da questa trappola, tranquillizzarmi e tornare alla vita di prima.
Cosa posso fare per migliorare la mia situazione? E' tutta colpa dello stress? del sonno interrotto? E' un disturbo grave quello che mi affligge o posso sconfiggerlo come è stato per le volte precedenti?
Vi ringrazio per il vs aiuto.
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Cara signora, sembrerebbe proprio che possa trattarsi di un disturbo ossessivo. Stress e lavoro potranno anche influire sul suo disagio ma altre condizioni potrebbero esserne alla base. Tuttavia non deve preoccuparsi sulla natura dei suoi pensieri poichè essi sarebbero esattamente la conseguenza del disturbo ed è improbabile che vengano attuati realmente. Ciò che conta è che lei si rivolga immediatamente ad un professionista (psichiatra-psicoterapeuta o psicologo-psicoterapeuta)sarà quest'ultimo a suggerirle, probabilmente attraverso una psicoterapia, le soluzioni più adeguate.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Linda Pannocchia Psicologo, Psicoterapeuta 14
Cara signora,
difficile dirle con queste informazioni il motivo per cui queste ossessioni, ricorrentemente, la disturbano. Esse sono una manifestazione di ansia ma, poichè l'ansia è una risposta dell'organismo ad un segnale di pericolo, bisogna cercare di capire qual'è il pericolo interiore che sente di correre. Credo anch'io che sia giunto il momento di recarsi da uno psicoterapeuta in modo da approfondire questo aspetto e fare in modo che non si plachi solo per alcuni mesi ma che non ritorni più.
Le faccio i miei auguri

Dott.ssa Linda Pannocchia
www.lindapannocchia.it

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