è stata operata per adenocarcinoma differenziato infiltrante in parenchima polmonare sin alla

Gentile professore, la scorsa settimana mia mamma (66 anni) è stata operata per adenocarcinoma differenziato infiltrante in parenchima polmonare sin alla sierosa senza evidenza di superamento della stessa. Le è stato asportato il lobo polmonare. Il diametro max era di 3 cm. Non risultano metastasi ematiche o linfatiche. Vorrei mi consigliasse in merito al percorso da intraprendere. La famiglia materna ha avuto parecchi casi di forme tumorali varie e il timore è che non facendo alcuna terapia, come è previsto dai protocolli internazionali, possa presentarsi una recidiva. Grazie in anticipo
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Per interessamento della sierosa si intende (anche se con termine non molto appropriato) la pleura viscerale e questo stadio viene definito IB. A livello internazionale ci sono pareri discordi (perchè non sono chiari i risultati degli studi), se sia indicato fare la chemioterapia precauzionale.
Tuttavia considerando una serie di parametri quali il tempo di recupero dall'intervento, le condizioni del paziente e le patologie concomitanti, il tipo istologico, l'entità della dissezione linfonodale e, non ultime, le aspettative del paziente stesso, è possibile in alcuni casi considerare la chemioterapia. Per chi voglia approfondire, anche linee guida internazionali come l'NCCN considerano la chemioterapia in questo caso.
Il caso va quindi discusso con un oncologo esperto di patologia polmonare, per esaminare tutti questi parametri, ed anche altri, per decidere.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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dopo
Utente
Utente
Scusate se pongo un altro quesito. Il tumore in questione è stato definito dagli oncologi interpellati di tipo IA M0 L0, il dott. Barbieri dice che trattasi di IB. Da cosa dipende questa differenza e cosa determinerebbe sia in termini di guarigione che di cure adiuvanti? Il problema è che fino ad ora tutti si esprimono sulla non necessità di chemio/radio e, data la familiarità materna a forme tumorali, nonché la paura di compiere i passi sbagliati, siamo molto confusi. Specie perché, in un periodo in cui si parla molto di prevenzione, ci pare contradditorio non intervenire in maniera terapeutica. Grazie infinite per l'attenzione
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Il problema di chi risponde dal web sta nel non vedere immagini radiografiche e referti.
Per come lei ha scritto, e mi ha fatto capire, il tumore invade la pleura viscerale ("infiltrante il parenchima polmonare sino alla sierosa"): questo è un T2,N0 e quindi è uno stadio IB.
Se poi le cose stanno in modo diverso da come ha scritto e non c'è invasione della sierosa pleurica, si tratta di un T1 (anche, ma non solo, perchè non ha superato i 3 cm) e quindi di uno stadio IA.
Per lo stadio IA non c'è mai vantaggio a fare chemioterapia postoperatoria. Mentre per lo stadio IB ci può essere in casi selezionati.
La radioterapia non è vantaggiosa in nessuno di questi due stadi.
Spero di essere stato chiaro.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la cortesia e la velocità. Non so se si siano utilizzati termini impropri nel referto istologico. L'abbiamo sottoposto a due diversi centri, in due diverse città, che hanno concordato sulla definizione T1 MO LO. E' stato chiarissimo. Molte grazie ancora