Un nodulo tiroideo solitario

Gent.mi Dottori,
sono una signora di 63 anni, a far data dal 1999 anno in cui mi è stato riscontrato a seguito di ecografia un nodulo tiroideo solitario con ipertiroidismo clinico eseguo periodici controlli alla tiroide. All’inizio è stata segnalata solo una lieve e diffusa disomogeneità ecostrutturale della ghiandola.
Il nodulo ipoecogeno delle dimensioni di 0,7 x 0,6 x 0,3 cm. viene sottoposto ad agospirato e la diagnosi è la seguente: “negativo per cellule neoplastiche materiale ematico con rarissimi nuclei nudi di tireociti”.
Nel 2000 eseguo anche esame scintigrafico la cui diagnosi è la seguente: “l’indagine scintigrafica ha evidenziato fissazione del radio nucliale pressoché assente a livello della ghiandola tiroidea tanto da non poterne definire la morfologia.”
Ogni 12 – 18 mesi eseguo i controlli specifici presso il Modulo di Endocrinologia della mia città sottoponendomi prima ad analisi per verificare FT4 – FT3 _ TS4 calcitonina e il nodulo continua a crescere. Nel 2002 in sede di volume diametro AP di entrambi i lobi 13 mm, l’ecoscultura è finemente disomogenea ed epoecogena , in tale contesto al terzo inferiore del lobo di sinistra in sede paraistmica si rileva nodulo ipoecogeno del dm. di 10 x 6 x 10 mm con vascolarizzazione periferica al CD non adenomegalia al collo a carattere patologico.
In seguito mi sono sottoposta periodicamente ad altri controlli sempre presso l’ASL Modulo di endocrinologia del luogo in cui risiedo ed ogni volta, benché vi fosse un aumento delle dimensioni del nodulo mi hanno sempre rassicurato dicendomi che tutto era nella norma e che non avrei dovuto eseguire alcun ulteriore esame (agoaspirato e/o scintigrafia). Preciso che, per tale problematica, non mi è mai stato prescritto alcun farmaco. I controlli si sono susseguiti a distanza di 18 mesi fino ad oggi e l’ultima ecografia (svolta il 23.02.2009. ha avuto il seguente esito: “tiroide in sede di volume normale, lobo di destra 17x 19 x33 mm, lobo di sinistra 11 x 13 x 24 mm, l’ecostrattura è alterata per la presenza al lobo di destra al terzo inferiore in sede paraistmica di nodulo ipoecogeno del dm di 15 x 10 x 14 mm, con vascolarizzazione pari e nitranodulare al CD. Non adenomegalia al collo a carattere patologico”. Finalmente (in data 03.03.2009 sono stata sottoposta - a fronte di mia sentita richiesta ( l’endocrinologo di turno diceva che non c’era bisogno) a prelievo mediante agoaspirato e l’esito è stato il seguente : “l’esame citologico ha evidenziato un quadro compatibile con una proliferazione a cellule oncocitarie. Non è possibile fare con la sola citologia una diagnosi differenziale tra adenoma e carcinoma cosa possibile con la sola istologia. Materiale colloido – ematico, numerosi oncociti in piccoli aggregati e microfollicoli con focale anisocariosi. Quadro compatibile con proliferazione a cellule oncocitarie”. Il risultato mi ha lasciata amareggiata dal momento che lo specialista da me interpellato mi ha vivamente consigliato di sottopormi ad intervento per l’asportazione parziale e/o totale della tiroide. Ciò che sconcerta nel mio caso è che ho dovuto insistere per fare tutti i relativi accertamenti (agoaspirato e scintigrafia che nessun medico, malgrado l’ingrossamento del nodulo, mi ha mai in precedenza consigliato e/o proposto). Sono stata sottoposta a scintigrafia in data 07.04.09 e vi riporto testualmente l’esito: “Quesito clinico: nodulo tiroideo . La valutazione preliminare del paziente determina un giudizio di idoneità all’esecuzione dell’esame ritenuto insostituibile per ottenere le informazioni diagnostiche richieste dal quesito clinico. L’indagine scintigrafia ha evidenziato tiroide in sede, morfovolumetricamente nei limiti superiori della norma (lobo dx >lobo sx). La fissazione del tracciante iodomimetico appare sostanzialmente omogenea su tutto l’ambito ghiandolare, ove si eccettui la presenza di area nodulariforme ipocacptante in sede paraistmica dx .” Visti gli esiti degli accertamenti sono a richiederVi un Vs. parere in merito. Siete anche Voi dell’opinione di asportare parzialmente e/o totalmente la tiroide? All’intero quadro clinico aggiungo un ulteriore dettaglio di non poca importanza; nel maggio 2004 mi è comparsa una disfonia (con repentini abbassamenti di voce) in apparente pieno benessere. La successiva visita ORL ha evidenziato paresi alla corda vocale sx. Successivi approfondimenti in Day Ospital c/o reparto Otorino della mia città hanno individuato in un virus la causa di questa paresi. Sono stata sottoposta a logopedia ed ho ottenuto ottimi risultati. Correrei dei rischi per la corda vocale sana se dovessi sottopormi ad intervento?
Vi ringrazio fin d’ora per i Vs. consigli e porgo distinti saluti.
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
L'indicazione chirurgica alla luce dell'esame citologico e del dato scintigrafico e' quanto mai corretta. Sul tipo di intervento chirurgico da effettuare si potrebbe valutare nel suo caso la tecnica micro invasiva MIVAT che gia' molti centri di endocrinochirurgia praticano, considerate le relativamente piccole dimensioni nodulari.
Il tutto va deciso di comune accordo col chirurgo

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia