Carcinoma polmonare con metastasi all'encefalo

Riporto testualmente l'esito di una tac total body effettuata in data odierna per stadiazione carcinoma polmonare (squamoso).
Mi pare oramai inopportuno l'approccio chirurgico, vista la presenza di una prima lesione ripetitiva.
Viviamo in Sicilia, desidererei avere un parere su eventuali approcci terapeutici e sulle strutture ed i professionisti più vicini e qualificati.
In atto nel pz sono presenti sintomi da perdita di equlibrio, verosimilmente dovuti alla lesione all'encefalo.
Capisco la difficoltà di rispondere ad una simile domanda, ma ovviamente vorrei conoscere l'aspettativa di sopravvivenza in vita media in casi simili.
Grato della Vs. attenzione porgo distinti saluti.
Massimo.

TC CRANIO MDC
TC TORACE CON MDC
TC ADDOME SUPERIORE SENZA E CON MDC
TC ADDOME INFERIORE O PELVI SENZA E CON MDC

Esame eseguito per stadiazione di neoplasia polmonare dx.
Indagine eseguita senza e durante l’infusione abolo di m.d.c. e.v..

ENCEFALO
A sn, in sede parietale, alla sostanza bianca sottocorticale, è presente lesione secondaria tondeggiante (22 mm), caratterizzata da netto contrast-enhancement con areola centrale ipodensa (necrosi colliquativa) ed esteso alone ipodenso riferibile ad edema perilesionale; concomita effetto massa con compressione sul ventricolo laterale omolaterale, appianamento dei solchi subaracnoidei periencefalici fronto-temporo-parietali e minimo shift controlaterale della linea mediana.
Non lesioni focali sottotentoriali.

TORACE
Al controllo odierno, rispetto al precedente esame del 27.02.2009, si rileva incremento di volume della lesione neoplastica
presente al lobo superiore del polmone dx che mostra diametro massimo di cm 8 vs cm 6 deI precedente.
Qualche linfonodo mediastinico del diametro massimo di 1,5 cm, nella loggia del Barety.

ADDOME
Non alterazioni focali da riferire a lesioni secondarie a carico del fegato, della milza, del pancreas, dei reni e dei surreni.
Vescica urinaria scarsamente distesa, mal valutabile.
Non linfoadenopatie addomino-pelviche.
Data 15 aprile 2009
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Massimo,

la situazione è di una neoplasia polmonare in fase diffusiva. A mio avviso il primo approccio da valutare è un trattamento radioterapico sulla lesione encefalica. questo in primis perchè è sintomatica ed anche se il quadro clinico non è riportabile ad una guarigione completa occorre a mio avviso perseguire una buona qualità di vita. Un trattamento concomitante potrebbe essere in ipertermia sia sulla lesione polmonare che encefalica. Ovviamente una chemioterapia sistemica è più che opportuna (condizioni generali ed età del paziente permettendo). I farmaci a tutt'oggi che impiegherei sono cisplatino e docetaxel (coadiuvati da una opportuna terapia di supporto). Il dosaggio della CgA (cromogranina A) mi sembra opportuno e se il valore risultasse elevato si può pensare di aggiungere l'octreotide alla chemioterapia prescelta. Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Le condizioni prutroppo non sono buone; ad un mapping vescicale abbiamo avuto esito positivo per carcinoma in situ. In atto non è visibile alcuna alterazione dei tessuti (come ben si vede dall'esito TAC odierna), ma la sintomatologia è notevole e debilitante, poichè reca sofferenze e perdita di sonno, dolore e continuo bisogno di urinare. Stiamo valutando un ciclo di BCG anche al fine di migliorare la qualità della vita. A parte questo, il pz è reduce da adenocarcinoma al polmone sn resecato nel 1996 senza recidive sino ad ora (all'intervento non seguì alcuna terapia giudicata non opportuna), nonchè da carcinomi vescicali del tipo T1 A, se non ricordo male, eliminati con resezioni vescicali e successivi trattamenti con instillazioni di farmaci in loco (questo è accaduto negli ultimi 5 anni, ma comunque fino a non meno di 2-3 anni or sono). Le altre problematiche sono relative ad un modesto diabete mellito ben trattato, ed ai normali acciacchi dell'età, il pz ha 74 anni.
la capacità respiratoria è ancora buona, 97% di ossigenazione, recente spirometria con risultati che erano incoraggianti in vista di un intervento al polmone dx.
Le sarei grato di ulteriori informazioni.
Mi è stato detto che sarebbe opportuno un approccio radioterapico sia all'encefalo che al polmone, e mi è stato escluso quello chemioterapico...scarsamente efficace contro lo squamoso (?).
Grato della Sua attenzione.
Massimo

P.S.
Mi scusi ma non capisco cosa significa: "un trattamento concomitante potrebbe essere in ipertermia sia sulla lesione polmonare che encefalica".
La prego potrebbe spiegarmi in termini più comprensibili per me.
Grazie infinite
M.
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Massimo,

con le informazioni che mi hai aggiunto mi sono fatto una idea più chiara. I problemi attuali non dipendono minimamente dal carcinoma vescicale in situ. Proprio la definizione in situ identifica una neoplasia molto circoscritta ed asportabile chirurgicamente. Invece la preoccupazione forte viene dalla metastasi nel cervello e dalla malattia nel polmone. Ora occorrerebbe capire se si tratta di una recidiva del tumore polmonare del 1996 oppure di localizzazioni secondarie a partenza dalle neoplasie vescicali già asportate. Questo sarebbe utile per una cura più appropriata. Quando parlo di un trattamento concomitante con ipertermia intendo delle applicazioni di ipertermia abbinate alla eventuale chemioterapia prescelta in questo caso. Resto a disposizione, anche telefonica se occorre.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Egregio dottor Pastore,
anzitutto desidero dirLe che Le sono grato dell'attenzione.
In realtà i medici ai quali ci siamo affidati finora hanno escluso sia un collegamento vero e proprio con l'adenocarcinoma del 1996 al pm di sn, sia con le neoformazioni vescicali asportate rispettivamente nel 2002 e nel 2004 cui sono seguiti cicli di terapia farmacologica con instillazioni in loco.
Parrebbe, anzi il radiologo e lo pneumologo ritengono con sufficiente certezza, si tratti di un primitivo (del tipo squamoso appunto, come da esame istologico)...parlo ovviamente del polmonare...
Ora, domani dovrò vedere un oncologo, ma lo pneumologo mi ha già anticipato che, viste le condizioni del paziente, con ogni probabilità mi verrà detto di preparare il pz per una radio conformazionale 3D al cranio, nonchè per una radio al polmone, non escludendo qualche ciclo di docetaxel, meno tossico di altri farmaci e quindi maggiormente sopportabile dal pz.
Intanto la situazione relativa ai sintomi dovuti alla metastasi al cervello aumentano...sono davvero confuso e disperato....non so che aspettativa di vita si possa avere in questo stato...vorrei tanto potere fare di più....ma non so che cosa...Inoltre ho letto che la radio stereotassica è più indicata per i tumori cerebrali...mentre oggi mi è stato detto che non è necessario ricorrere a quella....non so più cosa pensare...soprattutto perchè mi è stato detto che la malattia è in fase di rapida progressione....che possibilità ci sono che si stabilizzi....
[#5]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Un'ultima cosa, ma secondo Lei, è davvero da escludere il cisplatino...è vero che si tratta di un uomo di 74 anni con tanti problemi di salute, ma in realtà i più gravi sono proprio relativi alla malattia che si vuole in qualche modo trattare....per il resto siamo di fronte alla normale salute di un ultrasettantenne....che magari ha sopportato peggio il peso degli anni, in considerazione del pregresso...si pensi proprio al primo intervento ed alle resezioni vescicali...oppure all'attuale presenza di un focolaio in vescica...Ma davvero potrebbe non reggere una discreta chemio (anche solo cisplatino e docetaxel)??
[#6]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Massimo,

in realtà una biopsia sarebbe utile ma se si ritiene di avere una ragionevole certezza che sia un primitivo polmonare, per non perdere tempo ulteriore, è opportuno intraprendere una terapia. Il docetaxel in monochemioterapia può essere una buona soluzione che tenga conto anche appunto degli altri "acciacchi" del paziente. La radioterapia stereotassica è indicata in ogni distretto corporeo qualora le dimensioni della malattia da trattare non siano imponenti. Sull'encefalo anche una radioterapia whole-brain sarebbe a mio avviso efficace. Il dosaggio della cromogranina A potrebbe essere utile (vedi sito www.ipertermiaroma.it). Da valutare a mio avviso anche la possibilità dell'ipertermia concomitante (costo tossico tendente a zero e possibilmente un aiuto valido).

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it