Trombosi venosa profonda fattore v leiden mthfr

Salve sono un ventinovenne , nel 2007 ho avuto una trombosi venosa profonda alla poplitea sx, "curata" con antinffiammatori per un mese, ottenendo solo di ridurre il dolore...

Ho fatto uno screening per evidenziare eventuali mutazioni, e sono emerse la mutazione del fattore V di Leiden e l' MTHFR.

Al momento assumo 4 Mg di sintrom al giorno cerco di tenere l'INR intorno a 2 e indosso un monocollant.

Vorrei sapere: la via chirurgica per liberare la vena e' praticabile?
Posso non usare la calza quando faccio sport? Posso usare un gambaletto basso invece che un monocollant? Se decidessi di usare un collant, dovrebbe applicare la stessa pressione ad entrambe le gambe o solo a quella con la trombosi?
Mi consigliate di alzare l'INR?
C'e' un farmaco che io possa usa al posto del sintrom?
Dato che il mio dottore non lo sa (sic), per farmi curare a chi mi devo rivolgere? Ad un angiologo o ad un ematologo?

Grazie, saro' lieto di fornire ulteriori informazioni.

Mi rivolgo a dei dottori per la prima volta da molto tempo, date le pessime esperienze vissute, che non ci starebbero nei 3000 caratteri disponibili.

Saluti
[#1]
Dr. Ruggiero Curci Chirurgo vascolare 71 1
Gentile utente,
la comparsa di una trombosi venosa profonda per l'esistenza di uno stato di alterazione dei processi coagulativi non va trascurata e soprattutto ha bisogno di un corretto inquadramento, per cui le cosiglio di rivolgersi anzitutto ad un esperto di patologie della coagulazione, che potrà fornirle tutte le risposte del caso.
Rispetto alle domande che ha posto:
1) il trattamento chirurgico delle trombosi venose ha indicazioni estremamante limitate e comunque è oggi sostituito da terapie farmacologiche che, impiegate entro tempi brevi dalla formazione del trombo, agiscono liberando il vaso dall'ostruzione; inspiegabile il fatto che, sulla base del suo racconto, non le abbiano somministrato almeno farmaci anticoagulanti nella fase acuta, mentre le lascino assumere senza una sostanziale supervisione l'anticoagulante orale dopo 2 anni;
2) l'uso della calza elastica è subordinato alla evoluzione del quadro locale, per cui deve effettuare un controllo EcoColorDoppler venoso agli arti inferiori;
3) i collant elastici esercitano comunque la stessa pressione su entrambi gli arti;
4) l'angiologo o il chirurgo vascolare, potrà seguerla per la parte che riguarda lo stato dei vasi; l'ematologo o il coagulologo potrà eventualmente seguirla per ciò che riguarda la patologia di base ovvero la mutazione genetica, e spiegarle ciò che può trasformare questa mutazione (che non è in se'una malattia) in malattia e l'azione su di lei di tutti quei fattori che in generale aumentano il rischio di trombosi, che nel suo caso è più alto .
Cordialmente.

R.Curci

Ruggiero Curci

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Prima di star male non ero un frequentatore dello studio del mio "dottore", ma di notte mi capitava di svegliarmi a causa di crampi tremendi o di "scosse elettriche" alle gambe oppure avvertire "mille punture di spillo" alla schiena e alla testa
(cose che capitano anche ora a volte)mi sono rivolto innumerevoli volte al mio dottore, il quale sostanzialmente, mi ha sempre fatto fare passeggiate a vuoto. Poi chiesi su suggerimento di un' altro dottore (conosciuto mentre donavo il sangue) che avendo ascoltato i miei sintomi e misurato una minima bassa mi disse di fare un' ecodoppler agli arti inferiori...io riportai la coa al mio medico che mi disse
"Lascia stare, non perdiamo tempo stai bene"...poi non riuscivo piu' a camminare...vado dal medico..e per circa 15 giorni sto sotto antinfiammatori...roba pesantissima a giudicare dal bugiardino, nel frattempo io insistevo che fosse un problema circolatorio, ma non ci fu verso..." la gamba non e' rossa ne calda ne gonfia" mi disse quando si decise a guardarla, io dissi, "ORA no, ma le assicuro che era gonfia e a volte calda"...Nulla da fare, altri antiinfiammatori.
Decisi di non prenderli, ed andare al pronto soccorso (altrimenti per l'eco avrei dovuto aspettare un mese...)
dato che a quel punto IO sapevo cosa avevo...lo dico ai medici, i quali mi dicono "ok, ti facciamo visitare, ma se non hai niente paghi il ticket" risposi che pregavo di doverlo pagare.
Mi fanno stendere brache calate su un letto, un "dottore" arriva, si incazza, e dice di mandarmi via...io mi alzo le braghe, e dico "ok, me ne vado e pago il ticket, ma pregate che io non abbia niente, perche' se no mi sentirete, siete pazzi se pensate che a 27 anni ai primi di Agosto mi diverta ad andare in giro per ospedali"...Al che un DOTTORE, si limita a farmi sdraiare, mi tocca la gamba e mi fa un paio di domande e dice "Ricoveratelo subito e dategli dell'eparina, e' una Trombosi venosa profonda..." Poi sono venute le comiche con il "medico" che mi aveva mandato a casa e un suo "collega" che a loro detta "mi stavano facendo un favore" quando nel pomeriggio mi fecero l'ecodopller...con tanto di insulti e minacce...

E la storia avrebbe altri risvolti ma non e' questo il luogo..

In seguito dopo esperienze analoghe, ho deciso di avere a che fare con i medici il meno possibile.

Ora sono costretto a prendere questo sintrom (c'e' qualche alternativa? Basta che non sia il Sintrom), il dosaggio lo regolo da me, ma dato che ho 29 anni, ho deciso che qualcosa devo fare, sono alla ricerca DISPERATA di un medico...ma un medico, non uno spacciatore di pillole conto terzi per raccolta punti vacanze, mi spiace urtare la sensibilita' di medici competenti e disponibili, ma in base a quel che ho visto,potrei sbagliarmi, ma sembra che siate una sparuta minoranza.

Saluti.
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