Non vorrei rischiare di fare dei test troppo generici e inutili alla mia situazione

Salve, vorrei porre una domanda.
Ho svolto delle analisi del sangue tra cui il controllo degli Ige totali (PRIST) che hanno rilevato una probabile allergia con un valore di 155 là dove i valori da 100 a 190 rilevano appunto la presenza di allergia probabile.
Mi domandavo cosa potrei fare adesso per valutare di quale allergia si tratta? Gli Ige riguardano sicuramente un'allergia di tipo alimentare?
C'è da dire che io non accuso sintomi che possano farmi sospettare di qualcosa in particolare, ho solo alcuni disturbi relativi alla digestione a volte e delle eruzioni cutanee sui gomiti, le mani e le ginocchia prevalentemente d'estate infatti ho sempre pensato si trattasse di un'allergia a qualche pianta. Ultimamente però purtroppo non sono stata molto bene, con episodi di vertigine e occlusione naso-orecchio. Dalle numerose visite di controllo che sto facendo non è risultato niente di sgnificativo quindi sto continuando ad indagare, volendo approfondire la questione dell'allergia cosa mi consigliereste di fare? Non vorrei rischiare di fare dei test troppo generici e inutili alla mia situazione. Grazie mille per ogni eventuale indicazione, Cordiali Saluti.
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Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Dopo aver trovato le IgE totali elevate, ma non elevatissime, sempre restando nel campo delle analisi del sangue, si fanno delle analisi dette "ricerca delle IgE specifiche" in cui si cerca di scoprire contro quale specifico asllergene sono rivolte tutte queste IgE.

Per ogni allergene sospetto occorre fare una singola analisi, che risultera' positiva o negativa. Gli allergeni potenziali sono centinaia e non si possono testare tutti alla cieca sperando che salti fuori il colpevole, occorre avere dei sospetti e fare una ricerca mirata.

Quindi cocorre discutere col proprio medico i propri sintomi (in che stagione e circostanza vengono,ecc.) e su questa base il medico fara' un elenco di possibili allergeni.

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentile Dottore,
innanzitutto la ringrazio per la sua risposta.
L'esame a cui si riferisce con l'analisi dei singoli allergeni dovrebbe essere il Rast, spero di non dire una stupidaggine.
Mi chiedevo gli IgE sono solo in riferimento a cose alimentari?
Il prick test o il patch test non avrebbero alcun senso dunque per la mia situazione?
Ancora grazie per ogni eventuale risposta e Cordiali Saluti
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Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
La ricerca delle IgE specifiche una volta in effetti si chiamava RAST, nome oggi sconsigliato perche' indica metodiche radioimmunologiche in disuso da vent'anni. Anche PRIST e' una sigla molto vintage.

Le IgE si cercano contro alimenti ma anche contro pollini, muffe, acari, epiteli anaimali ecc., i laboratori specializzati hanno a catalogo centinaia di allergeni.

Il prick test e' una prova biologica abbastanza equivalente alla ricerca delle IgE (e' meno "oggettivo" ma le da' la risposta gia' nello studio dell'allergologo) , mentre il patch test e' diverso perche' esplora una allergia di tipo cellulo mediato (tipo IV).

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentile Dottore,
come sempre grazie per le sue risposte alle mie domande.
Non essendo io un medico magari ho usato sigle ormai in disuso, anche se la sigla prist mi è stata segnata meno di un mese fa dal mio medico, ma comunque sono state utili per fare chiarezza.

Riguardo ai test da quanto ho capito il prick test forse potrebbe fare al mio caso più del pacht test, rappresenterebbe un modo per avere una risposta più specifica riguardo all'allergia in particolare, anche se come test è da considerarsi meno "specifico".
Spero di non aver frainteso niente.
Grazie e Cordiali Saluti
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Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Non ha frainteso, ma il concetto che le vorrei ribadire e' che al di la' di "quale tipo di esame" (elemento tecnico di pertinenza dell'allergologo) adesso diventa importante avere dei sospetti su "quale tipo di esposizione o circostanza appare associata ai sintomi" in modo da scommettere su una dozzina (e non su 30 o 40) sospetti allergeni.

Io non mi accanirei troppo sull'ipotesi allergica, visto il tipo di sintomi e il livello non esagerato delle IgE totali, che potrebbero alla fine risultare aspecifiche.


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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentile Dottore, capisco perfettamente quello che mi dice e sono perfettamente consapevole che l'ipotesi allergica come spiegazione dei mie sintomi non sia la strada principale da battere e il fatto che attraverso ciò che accuso non si possa ristringere il campo degli eventuali sospetti allergeni ne è la dimostrazione, perchè io in effetti non ho i tipici sintomi di una persona allergica, a parte gli eczemi sulle mani-gomiti e ginocchia. Ma sto facendo ogni tipo di controllo da quasi un anno e sono passata attraverso diversi specialisti senza risolvere niente, quindi l'ipotesi del controllo allergico non è il mio primo tentativo di far chiarezza rispetto alla situazione e considerato che mi sono sottoposta a esami peggiori fare un test allergico non mi costerebbe granchè, a volte un piccolo problema trascurato può causare più danni di quanto non si pensi in fondo. Per questo chiedevo informazioni, pensavo che il prick test ad esempio fosse standard e tarato per alcuni allergeni alimentari tipici, così mi era stato detto da un mio amico allergico al nichel che fece le prove allergiche ormai qualche anno fa, da quello che lei mi dice deduco che non è così e che anche per i test di questo tipo, così come per il rast, serve scegliere le sostanze da analizzare. Aspetto ragguagli qualora avessi capito male.
Come sempre Grazie per le sue risposte, Cordiali Saluti.
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