Riabilitazione da ernia del disco

Buongiorno, l'anno scorso ho avuto dei problemi alla schiena, mi sono state diagnosticate delle ernie del disco in zona lombo sacrale una delle quali espulsa e definita "grossola" dal referto della risonanza, ho avuto una mancanza di forza nella gamba sx per circa 20gg a cui è corrisposto un tono muscolare sensibilmente ridotto.
Il neurochirurgo che a suo tempo mi ha visitato non ha ritenuto necessario intervenire (per ora)e mi ha consigliato di fare sport, specialmente nuoto; io essendo un fanatico di ciclismo ho inserito insieme agli allenamenti in bici anche un paio di sedute settimanali in piscina.
Nel frattempo ho consultato un fisiatra ed ho praticato delle sedute di fisiochinesi. Il problema per ora sembra risolto, non ho più dolore e in apparenza la forza è tornata, permane un problema di tono muscolare nella gamba sx (quadricipite) a cui corrisponde una "sensazione" di mancanza di forza quando eseguo sforzi prolungati o di massima intenzità in bici. Nei mesi passati ho cercato di potenziare il più possibile l'arto offeso con esercizi dedicati sia in bici che a casa, sono riuscito a recuperare circa il 50% della differenza di circonferenza dx-sx ma permangono ad oggi circa 2 cm di differenza tra la circonferenza delle due cosce.
Mi chiedevo cosa posso fare per compensare questa differenza è pensabile ricorrere all'elettrostimolazione? ed in questo caso è fattibile un fai da te o devo andare da uno specialista?
Per il ciclismo esistono delle pedivelle particolari (powercranks) che permettono di svincolare le due gambe nell'esercizio della pedalata e sono pubblicizzate anche per il recupero da incidenti è riabilitazione di arti offesi, esiste una base scientifica o è solo una trovata pubblicitaria?
Grazie
Saluti
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4 1
Egregio signore,
spesso mi capita, come certamente anche ad altri Colleghi, che i pazienti, dopo aver effettuato approfondimenti diagnostici tramite Tc o RMN, giungano a visita parlando di "ernie", quando, invece, si tratta di protrusioni discali, il che comporta un approccio clinico e riabilitativo diverso; voglio sperare che un soggetto come lei, sportivo, di 42 anni e di 60 kg, non abbia "ernie del disco", ma al massimo protrusioni, già una sola ernia sarebbe più che sufficiente. Lei, tuttavia, parla di una grossolana ernia espulsa (migrata?), anche se ad un livello non meglio precisato, la quale, in genere, non da tregua nel sintomo "dolore" e nelle "radicolopatie periferiche", ossia quei sintomi che lei riferisce; pertanto il Collega Fisiatra che l'ha seguita, a mio modo di vedere, ha già fatto un ottimo lavoro aiutandola a recuperare tonotrofismo muscolare ed attenuazione della sintomatologia algica.
Mi sentirei di consigliarle di evitare la bicicletta, poichè indice numerose e ripetute micro e macro sollecitazioni proprio sulla cerniera lombo-sacrale, preferibile è uno sport antigravitario, come appunto, l'attività sportiva in acqua. che sta già svolgendo
Per quanto attiene il powercranks, non ne ho conoscenza.
Cordiali saluti

Dr. Mirko Parabita

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Dr. Michele Poma Medico fisiatra 1
SALVE.
VOLEVO SOLO DIRE CHE LA RIABILITAZIONE CHE HA FATTO VA BENE,MA OGNI TANTO DEVE RIPETERE QUELLE CURE PERCHE' NESSUNO MAI LE FARA' RIENTRARE L'ERNIA,SOLO IL CHIRURGO, E POI SE ANCHE SI OPERA IL DISCO E' SEMPRE MAL FUNZIONANTE SENZA NUCLEO POLPOSO(ERNIA)E QUINDI E' UNA SCHIENA CHE SI MUOVE MALE,QUINDI DEVE OVVIARE CON LA FISIOTERAPIA.CONTINUI COSI'...EVITI LA BICICLETTA CHE DA' TROPPE SOLLECITAZIONI.powercranks PURA PUBBLICITA'.
STIA BENE SALUTI

Dr. michele poma