7) frammenti di prostata con infiltrazione di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato g7

Buongiorno,
a mio padre, 67 anni, è stato diagnosticato un adenocarcinoma alla prostata; riporto di seguito l’esito della biopsia eseguita a febbraio 2009:


Sede di prelievo N. di frammenti Lunghezza in mm (all'atto del prelievo)
1) Zona periapicale sinistra 1-1-1 20-20-18
2) Zona periapicale destra 1-1-1 15-22-25
3) Zona paramediana sinistra 1-1-1 10-12-20
4) Zona paramediana destra 1-1 15-15
5) Zona posterolaterale sinistra 1-1 15-10
6) Zona posterolaterale destra 1-1 15-10-12
7) Zona di transizione sinistra 1 12
8) Zona di transizione destra 1 20

Diagnosi istologica:
1,2,3,5,7) Frammenti di prostata con infiltrazione di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato G7 (3+4) sec. Gleason.
4,6,8) Frammenti di prostata esenti da alterazioni istopatologiche significative.

Valutazione dell'adeguatezza del campionamento, della estensione tumorale e previsione dello stadio postchirurgico sec. Partin (2001)

•Rif.: Linee guida 2005 Gruppo Italiano Biopsia Prostatica. Arch. Ital. Urol. Androl. Vol. 77; n. 3, September 2005 -
Supplement 1

- Zone non adeguatamente campionate (biopsia <1cm di lunghezza o priva di ghiandole): ---
- Frammenti valutabili sul totale dei frammenti esaminati: 17 su 17
- Numero di frammenti positivi (% sul totale dei frammenti esaminati): 6 (35,3 %)
- Lunghezza totale dei frammenti esaminati (su preparato) : mm203
- Lunghezza totale dei focolai neoplastici: mm17
- Rapporto percentuale neoplasia / frammenti esaminati:percentuale neoplasia / frammenti 11%
- Percentuale di massima infiltrazione riscontrata in 1 frammento: 100%

•Rif.: A.W. Partin e Coll. Contemporary update of prostate cancer staging nomograms (Partin Tables) for the new millennium - Urology 58: 843-848, 2001

PSA 11,60
PSA lib./totale 10,40
TNM clinico T1c
Gleason max 7(3+4)

Probabilità di
Neoplasia limitata alla prostata 37%
Estensione extraprostatica 43%
Infiltrazione vescichette seminali 12%
Metastasi linfonodali 8%



Tac, scintigrafia ossea e radiografie fortunatamente sono risultate negative. E' in lista di attesa per un intervento di prostatectomia radicale.
Abbiamo sentito vari pareri e c'è chi consiglia l'operazione in laparoscopia e chi invece consiglia l'operazione con il "metodo tradizionale".
Indipendentemente dai tempi di recupero post-operatori, che non dovrebbero variare di molto, Vi chiedo se cortesemente mi potete dare il Vostro parere in merito (soprattutto per quel che riguarda il rischio di recidiva, l’efficacia e la pericolosità dell'una o dell'altra operazione).

Grazie.


[#1]
Dr. Alessandro Picinotti Urologo 147 5
Caro Utente gli sudi comparativi sulle 2 tecniche chirurgiche non mostrano sostanziali differenze fra le 2 tecniche. In laparascopia si riducono i tempi di ricovero, ma se il Centro non è particolarmente "brillante" può in sala operatoria far durare l'intervento un tempo decisamente più lungo incrementando quindi i rischi. L'intervento a cielo aperto è svolto con buoni risultati nella maggior parte dei centri. Scelga in base al centro di cui più si fida e che lo fa aspettare un "tempo ragionevole". Cordiali saluti

Dr Alessandro Picinotti www.urologialaser.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Avevamo provato ad andare in un centro di nostra fiducia e del quale ci avevano parlato bene, purtroppo però i tempi che ci avevano prospettato ci sembravano troppo lunghi (indicativamente dai 3 ai 6 mesi e comunque sempre con precedenza ai pazienti residenti nella zona di competenza dell’Usl) così, per accorciare un pò i tempi, ci siamo rivolti alla nostra Usl. Speriamo vada tutto per il meglio.
Grazie ancora per la disponibilità.
[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Buongiorno,
scusatemi se Vi disturbo nuovamente ma sono molto preoccupata.
Mio padre è stato operato di prostatectomia radicale il 21 maggio 2009; verso i primi di luglio abbiamo ricevuto il seguente esito dell’esame istologico della prostata:

L’esame istologico ha dimostrato trattarsi di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato della prostata Gleason 7 con minima infiltrazione del margine chirurgico posteriore sinistro pT2c pNx pN0. Si consiglia controllo ambulatoriale fra tre mesi con es.urine, urinocultura, dosaggio del PSA.

Come prescritto, a distanza di 3 mesi, ha fatto gli esami richiesti dei quali Vi riporto l’esito:

urine
UROCOLTURA
Esame colturale Nessuna crescita osservata
Potere Antibatt. Residuo Negativo

Ematologia
Es.emocromocitometrico
Leucociti 5.29 x10^3/µL 4.50 - 10.00
Eritrociti 4.89 x10^6/µL 4.40 - 5.60
Emoglobina 13.5 g/dL 13.0 - 17.0
Ematocrito 42.4 % 42.0 - 52.0
MCV 86.7 fL 80.0 - 95.0
MCH 27.6 pg 26.0 - 33.0
MCHC 31.8 < g/dL 32.0 - 38.0
RDW 14.9 % 10.0 - 18.0
Neutrofili 2.76 x10^3/µL 2.00 - 7.50
Linfociti 1.99 x10^3/µL 1.50 - 3.50
Monociti 0.38 x10^3/µL 0.10 - 1.00
Eosinofili 0.13 x10^3/µL 0.05 - 0.40
Basofili 0.03 x10^3/µL 0.01 - 0.10
Piastrine 181 x10^3/µL 150 – 400

Microscopia clinica
Esame chimico-fisico e microscopico delle urine
Glucosio 0 mg/dL < 10
Proteine 30 > mg/dL < 10
Bilirubina 0.0 mg/dL < 0.20
Urobilinogeno 0.2 EU/dL < 1.0
pH 5.5 5.5 - 6.5
Peso Specifico 1 026 1 010 - 1 027
Emoglobina 0.03 mg/dL assente
Chetoni 0 mg/dL assente

Es. microscopico del sedimento
Nulla di patologico da segnalare

Marcatori
s-P.S.A. 3.47 ng/mL < 4.000
s-PSA libero 0.18 ng/mL
Rapporto PSA free/totale 5.2 %

Purtroppo, come potete vedere, il valore del PSA è molto elevato e, un’altra cosa che mi preoccupa è l’infiltrazione, seppur minima, dei margini chirurgici.

Da cosa può dipendere un valore del PSA così alto? Cosa ci consigliate di fare?
Per venerdì è fissata la visita con l’urologo che ha eseguito l’operazione però,visti gli esiti, gradirei avere qualche alto parere.

Vi ringrazio fin da ora per le risposte che sicuramente arriveranno.

Cordiali saluti


Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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