Trigeminismo ventricolare

Buonasera, sono una ragazza di 25 anni non bevo e non fumo; carattere ansioso.
riassumo brevemente la mia situazione:
2 anni fa ho cominciato a sottopormi a dei controlli per extrasistolia risultata in principio sporadica e sopraventricolare.
con l'andare dei mesi l'aritmia è peggiorata e mi sono sottoposta al secondo holter (ritmo sinusale con tendenza alla tachicardizzazione diurna. conservata la fisiologica escursione cronotropa notte/giorno. molto requente extrasistolia ventricolare isolata, monomorfa, a copula variabile, anche a cadenza bi e trigemina, insorgente esclusivamente di giorno. non aritmie sopraventricolari e ipocineiche. non modificazioni ST/T di tipo ischemico).
ho poi sottoposto l'esame ad un cardiologo che ha effettuato l'ECG e l'ECOCARDIO da cui non è risultato nulla di patologico e mi ha prescritto il test da sforzo (eseguito con cyclette ad una frequenza di base molto elevata per un fattore emotivo) dal quale non è risultato nulla.
mi è stato consigliato di perdere qualche chilo e fare attività fisica (sottolineo che faccio leggera cyclette ma nel recupero mi vengono continue extra e ho paura a continuare).
non ho altri disturbi che possano essere ricollegati alle extrasisoli.. solo un frequente sighiozzo generalmente di breve durata.

quello che vi chiedo é: questi accertamenti effettuati nel giro degli ultimi 2 anni sono stati esaustivi o è necessario indagare più a fondo? le extrasistoli ventricolari trigemine (e vorrei far presente che a volte sento anche episodi superiori alle 3 extra consecutive) possono nascondere patologie cardiache in evoluzione e che quindi non siano state viste fin'ora?

grazie di cuore, purtroppo oggi è uno di quei giorni in cui sto davvero male e ne sento tantissime soprattutto consecutive.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, l'extrasistolia ventricolare di cui è affetta, vista la negatività all'ecocardiogramma e al test da sforzo, è di carattere benigno, e sebbene tale condizione non necessiti in genere di terapia farmacologica, nel suo caso potrebbe essere comunque utile una blanda terapia bradicardizzante vista la sua sintomatologia. Effettui un controllo della funzionalità tiroidea mediante un prelievo venoso e successivamente ne parli al collega di riferimento sulla reale necessità di una terapia.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO