Mucosa della giunzione con ipercheratosi del versante esofage

Egregio Dottore,
a gennaio ho eseguito una gastroscopia a causa di una saltuaria e sporadica difficoltà a mandar giù il cibo, all'altezza dello sterno. Questo il referto:

"Esofago ben localizzato, mucosa di aspetto normale. Linea Z a 38 cmm, irregolare con bande di congestione della lunghezza di 3-4 mm (metaplasia colonnare?).
Presenza di piccola ernia iatale da scivolamento.
Ristagno muscoso chiaro in attività gastrica. A livello del corpo gastrico pliche normoappianabili rivestite da mucosa normale. non lesioni mucose del fondo. Angulus indenne. Regione antrale rivestita da mucosa emematosa e congesta.
Normale la mucosa bulbare e del tratto prossimale del II duodeno.
Si eseguono biopsie antro ed esofago distale".

QUESTO IL RISULTATO DELLA BIOPSIA:

"1. gastrite cronica con ipotrofia dei colletti ghiandolari. Non si reperta H.P.
2. Mucosa della giunzione con ipercheratosi del versante esofage, iperplasia foveolare e microfocolaio di metaplasia intestinale della mucosa cardiale".

Ho 30 anni, non fumo, faccio una normale attività fisica e non avevo mai sofferto di disturbi prima.
Sono in cura con ANTRA 20 MG, 1 capsula al giorno. Il mio gastroenterologo mi ha detto di rifare una nuova gastroscopia a luglio, per vedere se la metaplasia è confermata o meno. O almeno così ho capito. Su internet ho letto notizie sulla metaplasia che mi hanno allarmato non poco.

LA MIA DOMANDA: c'è il rischio che la mia metaplasia possa trasformarsi in cancro e se si in quanto tempo può avvenire, anni o decenni?

Grazie.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Purtroppo la metaplasia e' una lesione precancerosa. Pero', tanto per cominciare e tendendo conto di quello che ci scrive, la sua deve ancora essere confermata. Se lo sara', si dovra' prendere in considerazione il caso che la metaplasia possa evolvere, in piccola percentuale, in una forma tumorale; e sempre in tempi generalmente piuttosto lunghi.
Dovra' insomma sottoporsi a regolari controlli per monitorare l'evoluzione della malattia in modo tale che, nella malaugurata ipotesi dovesse esserci qualche cambiamento, sara' pronto a prendere in tempo le opportune decisioni.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com