Teratospermia grave e varicocele iii grado

Buongiorno, dopo aver letto molti post precedenti ho deciso di scrivere per un consulto rispetto alla mia situazione: ho 29 anni, e come detto nell'oggetto una teratospermia grave (2%) da spermiogramma e varicocele III grado diagnosticata tramite ecocolordoppler.
Chiedo:
- se è necessario l'intervento e se nel mio caso si può effettuare tramite "radiologia" con anestesia locale (forse non utilizzo il termine corretto ma è per contrapporlo all'intervento chirurgico classico)
- se la situazione della teratospermia può migliorare a seguito dell'intervento
- se ho speranze per un futuro da "padre di famiglia" naturale o se mi devo rassegnare

Aggiungo che la mobilità degli spermatozoi è al 48%. Non nego di essere un attimino demoralizzato per quanto vi ho esposto.

Vi ringrazio per la sicura, cordiale e puntuale diagnosi.

A.P.
[#1]
Urologo attivo dal 2006 al 2013
Urologo
Gentile Lettore,
l'intervento di cui parla è una embolizzazione che esegue il radiologo della durata circa di 20 min.Non credo che ci siano controindicazioni nel suo caso.
l'intervento chirurgico è della stessa durata con un accesso chirurgico minimo ed una semplice legatura della vena spermatica di sin.
Metodiche diverse per uno stesso risultato.
A distanza di qualche mese dovrà poi ripetere lo spermiogramma e poi da lì si potranno fare tutte le considerazioni del caso.
Quanto alle speranze come futuro padre le consiglio di risolvere il problema del varicocele al più presto e poi fare tutte le considerazioni del caso. mi faccia sapere
distinti saluti
[#2]
Dr. Renzo Benaglia Andrologo 665 1
Gentile Utente,
sarebbe utile che riportasse lo spermiogramma completo (numero, motilità e morfologia etc).
Le consiglio comunque di ripetere lo spermiogramma con la medesima astinenza per vedere se si conferma la situazione precedente.
L'intervento correttivo del varicocele glielo consiglio vivamente anche se nessuno può prometterle un miglioramento della morfologia che è un paramentro molto difficile da modificare.
Non si faccia prendere dall'ansia da infertilità ma affronti con il Collega che la segue tutti i passi per tentare di modificare la situazione.

Un cordiale saluro e un sincero augurio

x

[#3]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Gentilissimi dottori vi ringrazio per le immediate risposte. Non ho al momento sottomano i risultati dello spermiogramma che riporterò sul sito appena possibile in modo da completare le informazioni.

Per il momento ancora un GRAZIE e buon lavoro.

A.P.
[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno,
rientro dalla visita chirugica presso il policlinico di milano. Come anticipatomi da Voi, l'intervento si rende necessario e il chirurgo mi ha già messo in lista presso la loro struttura per poter effettuare l'operazione chirurgica in day ospital con anestesia locale.
Mi ha anche però dato la possibilità eventualmente di recarmi per un ulteriore consulto da un urologo per poi decidere se procedere o passare alla scleroembolizzazione.

Vi chiedo gentilmente:
- se potete darmi un ulteriore consiglio sui passi da seguire
- la scleroembolizzazione prevede sempre un taglio all'altezza dell'inguine?
- se ci sono eventuali controindicazioni post operatorie sull'erezione a seguito della anestesia

Vi ringrazio in anticipo.

A.P.
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,
sì la scleroembolizzazione delle vene spermatiche prevede solo un piccolo taglio per far passare i "cateterini venosi". Per quanto riguarda le problematiche erettive a seguito dell'anestesia non ne esistono le condizioni teoriche. Dove ha preso questa informazione che non ha nessun fondamento di tipo medico -scientifico?
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#6]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
In riferimento al presunto problema "erezione", è una informazione che ho preso da un post riferito ad un altro tipo di situazione e mi è semplicemnte venuto in mente di fare questa domanda, tutto qua.

Ripropongo alla Vostra attenzione però il medesimo quesito: conviene farsi operare da un urologo o da un chirurgo?

Grazie

A.P.
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,
in alcune realtà ospedaliere so che le scleroembolizzazioni sono praticate da radiologi . Se dovessi comunque darle un consiglio potrebbe essere utile una supervisione androurologica.
Ancora un cordiale saluto.
[#8]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non Le occorre nè un Chirurgo e nè un Urologo.la tecnica che Le è stata proposta, in particolare quella di sclerotizzazione pura (l'embolizzazione è ormai desueta), è appannaggio dei Colleghi Radiologi che abbiano sviluppato una particolare esperienza e dimestichezza con le tecniche di "radiologia interventistica".
Vorrei aggiungere che le tecniche possibili per la correzione di un varicocele sono varie e tutte gravate da lati positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza del varicocele dopo trattamento e/o di complicanze.
Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato all'abilità dell'Operatore. Non consiglio mai ai miei pazienti l'intervento per via laparoscopica, essenzialmente per il fatto che tale tecnica richiede gioco forza una anestesia generale, mentre la correzione per via tradizionale chirurgica può essere effettuata in anestesia locale o meglio loco-regionale, con solo qualche ora di permanenza in ambiente clinico. Sono apprezzabili gli interventi di sclerotizzazione sia per via retrograda che anterograda, anche questi condotti in anestesia locale e con brevissima permanenza in ambiente clinico. Queste due ultime tecniche hanno diverse percentuali di recidiva, o per meglio dire di persistenza, del varicocele, oltre che di complicanze. Tutto dipende dalla abilità e capacità dell'Esecutore.
Io pratico la tecnica chirurgica della cosiddetta legatura bassa delle vene spermatiche, con minima incisione cutanea a livello dell'orifizio inguinale esterno e con ottimi risultati sia curativi che estetici.
Si tratta dell'intervento di legatura secondo Marmar (cui ho apportato delle piccole modifiche personali). Uso di proposito il termine tecnico per darLe un punto di riferimento se avesse necessità di confronti con pareri diversi. Considero questa tecnica, da eseguirsi con l'aiuto di particolari occhiali ingrandenti, la migliore per risolvere in particolare la quota extra-funicolare di un varicocele di alto grado (II - III etc), intendendo con questo termine non solo il complesso delle vene cremasteriche, ma anche quello delle vene pudende esterne, epigastriche superficiali e soprattutto delle sovrapubiche o "cross over". Negli ultimi studi sull'argomento, a questo particolare gruppo di vene (che il Chirurgo deve ricercare sistematicamente), vengono imputate una buona quota di recidiva o persistenza di patologia dopo varicocelectomia.
Spero di aver motivato una mia scelta e considerazione personale.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#9]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Ringrazio i Gentili Medici x le utili risposte, a questo punto allora sposto il punto della discussione su un'altra domanda:

Dove mi consigliate di recarmi a Milano per concludere il mio iter e risolvere il problema dell'operazione?

Non Vi nego che sono un po' confuso perchè da più parti sento pareri contrastanti sulla possibilità di effettuare l'intervento con un chirurgo, con un urologo, ecc... Al momento prevedo una visita urologica presso il Policlinico di Milano dopo averne effettuata una chirurgica.

Ancora Grazie

A.P.
[#10]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile signore,
a questo punto senta il parere del collega che la potrà valutare direttamente ed in "modo tradizionale e poi eventualmente ci ricontatti.
Ancora un cordiale saluto.

[#11]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
a questo punto del Suo "iter" clinico, non è più una questione di dove andare ma semmai da chi andare. In altri termini, Lei deve scegliersi ...fra quelli che ha incontrato e che, probabilmente, ancora incontrerà...il Suo specialista di fiducia al quale affidare la risoluzione del problema. Le consiglio di non continuare a cercare la soluzione "unica e perfetta" al Suo quesito clinico, perchè non esiste. Si affidi con massima fiducia al Collega che maggiormente ha recepito i Suoi problemi clinici e che con maggiore disponibilità, capacità e disponibilità ha fornito risposte ai Suoi dubbi. Mi creda è la sola cosa giusta da fare.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#12]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno, dopo un mese mi ritrovo per una ulteriore domanda. Presso il policlinico di milano pare che i tempi di attesa siano decisamente lunghi, e quindi l'intervento per la correzione del varicocele potrebbe avvenire non prima del nuovo anno e in questo caso chissà in quale mese. Vi chiedo se il trascorrere del tempo può aggravare ulteriormente la mia situazione (dato che lo spermiogramma era abbastanza negativo) e se è vero che questo tipo di intervento venga messo in secondo piano rispetto ad altri più "importanti" (posso capire che un conto è il trattamento di una prostata e un altro è il varicocele, però se le cose stanno realmente così credo che rimarrò in coda per molto molto tempo in attesa dell'intervento).

Grazie.

A.P.
[#13]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non sono questi pochi mesi che possono risultare determinanti nel mutare la Sua situazione Clinica.
Per le liste di attesa, ovviamente il problema è comune a molte città, Università e Strutture Ospedaliere d'Italia. Se Lei pone difucia in un particolare Medico e/o una particolare Struttura, attenda pazientemente il Suo turno.
Nel caso della Sua patologia, non si tratta chiaramente di una emergenza nè di una urgenza non procrastinabile e ne di una urgenza biologica. In tali evenienze, stia tranquillo, in tutta Italia non esiste o quasi lista di attesa.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
sì, il problema per questo tipo di patologie esiste purtroppo nelle strutture pubbliche italiane. Comunque nel suo caso dipende dal reale tempo di attesa che le daranno. Sia un attimino paziente ,se vedrà che questo tempo viene prolungato anche da altre motivate situazioni d'urgenza, è lei che dovrà valutare la sua specifica situazione che non è urgente però.....
Nel qual caso comunque esistono numerose istituzioni "prestigiose", private ed anche convenzionate pronte a meglio capire la sua situazione clinica.
Un cordiale saluto.
[#15]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno a tutti, ho finalmente effettuato l'intervento presso il policlinico di milano un mese fa. E' andato tutto bene, a parte una infiammazione al testicolo risolta con un ciclo di iniezioni.
Ho avuto il primo rapporto sessuale post operatorio (come detto un mese dopo) e ho notato un leggero dolore al "completamento" con la fuoriuscita, insieme al liquido, anche di alcune gocce di sangue. Devo preoccuparmi o è solo una possibile reazione verificatasi in seguito al primo rapporto post operatorio? Non ho avuto in seguito altri rapporti, in attesa di una indagine approfondita.
Vi ringrazio gentilmente per la vostra risposta.

A.P.
[#16]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
l'episodio di emospermia, che suppongo isolato e di modesta entità, è una eventualità possibile ma molto rara dopo intervento di correzione di un varicocele e nella quasi totalità dei casi non è con questo correlabile.
Non ci specifica con quale tecnica Le è stato corretto il varicocele ed in cosa effettivamente è consistita questa "infiammazione" del testicolo...Sarebbero dati importanti.
Ne parli con il Collega che ha proceduto alla correzione.
Mi faccia sapere l'evoluzione della cosa.
Affettuosi auguri di pronta guarigione e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#17]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Grazie per la risposta.
Mi è stata praticata una scleroembolizzazione con legatura, spero che i termini siano corretti perchè devo ancora ritirare la cartella clinica.
L'infiammazione è dovuta ad idrocele, in pratica si è decisamente gonfiato il testicolo sinistro e la cura con antibiotico in pastiglie, dato che non sortiva alcun effetto, è stata sotituita da un ciclo di 15 iniezioni.
L'episodio di emospermia è stato di modesta entità ma naturalmente preso un po' dal timore non ho più avuto rapporti; sto aspettando qualche giorno per sentirmi un po' più sicuro.
Settimana prossima effettuerò un controllo e ne parlerò anche con i medici del policlinico.
Sento comunque ancora un senso di pesantezza al testicolo, ma credo sia una questione di "tempi tecnici" dopo l'operazione.

Cordiali Saluti

A.P.
[#18]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
la terapia con antibiotici fa pensare ad una problematica infiammatoria causata da microorganismi a livello delle vie seminali , in particolare al testicolo . Questo spiegherebbe meglio l'emospermia . Ma è difficile, con le notizie che ci fornisce e senza una valutazione clinica diretta , dire di più.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#19]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
la possibile comparsa di idrocele è una fra le possibili complicanze che seguono una correzione di varicocele. Le percentuali di insorgenza di questa affezione sono diverse in funzione della tecnica adoperata e dell'abilità dell'Operatore.
In presenza di idrocele non complicato la terapia antibiotica non è necessaria e ne sortisce ovviamente alcun risultato.
Non credo che il Collega abbia pensato ad una orchite, visto che non vi sono i connotati clinici e strumentali. Potrebbe aver presupposto clinicamente una epididimite acuta, ma anche in tale evenienza non ne vedo i presupposti, stando all'esame ecotomografico che Lei cita.
Ma anche se avesse voluto iniziare al buio una terapia antibiotica parenterale (non so a quale fine ...), personalmente credo che non si dovrebbe mai prescindere da uno studio colturale preliminare del liquido seminale.
Aspettiamo il controllo prossimo e Le chiedo cortesemente di tenermi informato sulle eventuali novità.
Affettuosi auguri per una rapida guarigione e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#20]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
tutto questo però non spiegherebbe il sangue nel liquido semianle. Comunque a questo punto aspettiamo la valutazione da parte dei chirurghi che l'hanno operata.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#21]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
dunque, volendo rimanere assolutamente in un campo speculativo, potrei dirLe che l'emospermia (presenza di sangue nel liquido seminale) molto raramente può essere ascrivibile a seri quadri patologici (per esempio, tubercolosi genitale, tumori etc). In genere in tali casi si accompagna invariabilmente ad altri segni e/o sintomi clinici che, mi pare di poter dedurre, nel Suo caso sono assolutamente latitanti.
A volte, e direi molto più spesso, l'emospermia è ricollegabile a processi infiammatori delle vie genitali (per esempio, uretriti, prostatite, orchi-epididimite), ma anche in tali casi l'anamnesi e la clinica vengono in grande aiuto per la diagnosi corretta.
Ancora più frequente, infine, la possibilità che l'emospermia sia una conseguenza di una congestione venosa magari per prolungata astinenza eiaculatoria (forse il Suo caso?), oppure conseguenza di traumatismo durante il coito o dopo coito interrotto.
Rimango di proposito nel vago. E ovvio che il fenomeno va debitamente tenuto in considerazione mediante controllo clinico Specialistico. Una emospermia sporadica richiederà magari solo controlli periodici, mentre in caso di emospermìa più frequente non sarà superfluo iniziare un iter diagnostico anche laboratoristico e strumentale.
Mi piacerebbe saper l'evoluzione della faccenda.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#22]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno!
Oggi sono andato alla visita di controllo dallo specialista che mi sta seguendo. Ho parlato dell'emospermia, che peraltro è capitata solo una volta mentre nel seguito non ci son stati problemi, e a tal proposito ha detto quindi che essendo stato un solo caso ed il primo è tutto a posto.
Ha effettuato un controllo notando una regressione del problema prescrivendomi in ogni caso un farmaco leggero (ananase se non erro) da prendere per 20 giorni e inoltre un esame di spermiocoltura e urinocoltura che dovrò effettuare nei prossiami giorni, per poi ritornare per una ulteriore visita.
Credo che ci sia ancora una leggera infiammazione dell'epididimo mentre il resto segue il decorso naturale, con la speranza di veder migliorati in futuro i valori.
Per adesso vi ringrazio e poi aggiungerò tutte le novità.

A.P.
[#23]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
tutto bene quindi.
Attendiamo gli eventuali, e spero solo eventulai, ulteriori sviluppi.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#24]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Gentilissimi dottori eccomi nuovamente.
Mi sono recato presso il Policlinico per effettuare l'esame del liquido seminale, il primo dopo l'intervento, a quasi 7 mesi di distanza. Mi auguravo di ottenere risultati migliori, cmq riporto l'esito:
Astinenza: 4 giorni
visocistà: normale
Tipo eiaculato/liquefazione: completo
pH:8
Volume:3,7ml
Densità:59 milioni/ml
Numero totale:218 milioni
Mobilità totale 56%
Progressiva rapida:5%
Progressova lenta:45%
Totale mobili progressivi:109 milioni

Forme fisiologiche: 4%
anomalie testa: 77%
anomalie collo: 15%
anomalie coda: 4%

Agglutinazioni assenti
Cellule rotonde: rare
Test vitalità eosina: 60%
Conclusioni: teratospermia grave
Presenza di rari polimorfonucleati. Anomalie di testa: discreta % di teste vacuolizzate


Rispetto all'esame fatto prima dell'operazione le forme fisiologiche son passate dal 2 al 4 % ma per il resto la situazione non si è modificata. Chiedo pertanto a voi qualche consiglio per poi iniziare un iter col medico di base per visite specialistiche. Vi chiedo se sarebbe opportuno ripetere l'esame, se esistono terapie farmaceutiche, ... Inoltre aggiungo che continua a persistere un fastidio al testicolo operato a distanza di 7 mesi. Grazie, buon lavoro.

A.P.


[#25]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
concordo con Lei: i risultati non sono confortanti.
Credo che il tutto meriti una attenta valutazione da parte dei Colleghi che La seguono, Andrologo e Radiologo. La prima cosa da fare è verificare la perfetta riuscita della correzione del varicocele. Poi tutto il resto si può migliorare.
Ci tenga informati dell’evoluzione del storia clinica, se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#26]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
sette mesi possono essere insufficienti per confermare un esito favorevole ,dopo la correzione di un varicocele. Comunque ,a questo punto, il controllo specialistico per quel "fastidio" da lei lamentato è obbligatorio e poi con costanza segua tutte le indicazioni che le darà il suo andrologo per quanto riguarda le eventuali successive strategie terapeutiche da seguire.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#27]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
io consiglio controlli seminologici e flussimetrici dopo correzione di varicocele di solito a 3 e 6 mesi. Nel seguire i miei apzienti nel post-operatorio non trascuro mai un supporto farmacologico, a mio modo di vedere utilissimo.
Attendiamo Sue prossime e di certo ottime notizie.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#28]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Gentilissimi dottori buongiorno.

Torno a scriverVi per un riepilogo degli ultimi movimenti: ho sostenuto un colloquio col medico che ha effettuato l'intervento e mi ha detto che se in questo momento non è mio desiderio "procreare" allora è meglio non intraprendere alcuna azione legata a farmaci, che invece tornerà utile quando sarà il momento giusto.

Detto questo, Vi chiedo se eventualmente il tipo di intervento e i medicinali post che mi son stati prescritti per la riduzione del notevole gonfiore al testicolo possono in qualche modo aver avuto come controindicazione il fatto che mi sento decisamente "gonfio" e appesantito (diciamo ingrassato) e la cosa l'ho notata dopo l'intervento, senza aver modificato la mia alimentazione e comunque continuando l'attività sportiva amatoriale.

Grazie ancora per le informazioni utilissime.

A.P.
[#29]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
che tipo di farmaci le sono stati indicati? Se sono antibiotici ed antinfiammatori , come credo, possono dare la sensazione di essere più stanco ed affaticato.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#30]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
si tratta di pareri professionali diversi ma certamente rispettabilissimi. Io personalmente decido l'indicazione ad un trattamento farmacologico di "aiuto" sulla base dei risultati dei controlli seminlogici post-operatori. Se questi lo ritengono utile in quel momento ben vegano le terapie farmacologiche.
Noi consociamo "oggi" la qualità del Suo seme...ed è quella che dobbiamo migliore e tenere possibilmente a livelli ottimali nel futuro. Non sappiamo quale sarà la qualità del Suo seme fra 2-3-5 anni o chissà quando Lei deciderà un concepimento...e se fosse molto diversa da quella di oggi? E se le terapie di supporto si rivelassero allora di scarso giovamento? Tutto qui.
Affettuosi auguri per tutto ed un caro saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#31]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Gentilissimi, buongiorno.
Dopo anni, come si può vedere dalle date dei post precedenti, ho deciso di sostenere un nuovo spermiogramma, nel frattempo non abbiamo ancora pensato di avere un bambino però un primo controllo era doveroso.
Riepilogo l'esito dell'ultimo spermioframma sostenuto il 12/07/2012:

Astinenza: 3 giorni
visocistà: normale
Tipo eiaculato/liquefazione: completo

pH:8
Volume:3,0ml
Densità:67 milioni/ml
Numero totale:201 milioni
Mobilità totale 50%
Progressiva rapida:0%
Progressova lenta:40%
Totale mobili progressivi:80,4 milioni

Forme fisiologiche: 7%
anomalie testa: 77%
anomalie collo: 13%
anomalie coda: 3%

Agglutinazioni assenti
Cellule rotonde: 4 milioni/ml lunea germinale
Test vitalità eosina: 70%

Ho "perso" un po' in mobilità totale e progressiva rapida, "guadagnando" in forme normali. Cosa ne pensate?
Ringrazio in anticipo per le Vostre eventuali risposte.
[#32]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

pensiamo, come prima impressione, che gli esami fatti nel 2009 non sono più confrontabili con quelli fatti nel 2012 dato che nel 2010 l'OMS ha indicato nuovi parametri di valutazione e soprattutto nuovi criteri più selettivi e precisi.

Quindi, gambe in spalla e sentire, senza perdere altro tempo prezioso, in diretta il suo andrologo.

Ancora cordiali saluti.