Mente-cervello:

La mia duplice domanda, che presuppone la cortese lettura dell'articolo che propongo di seguito, è questa: alla luce della "Teorìa di Sheldrake", perché un cervello danneggiato ordinariamente crea una menomazione?!
D'altro canto, perché negli idrocefali acefali si avrebbe un "processo di ridondanza" totalmente suppletivo, e nelle ordinarie menomazioni da lesioni cerebrali invece no?!
Ecco il sito dell'articolo, è il dodicesimo in scaletta con il titolo (sconcertante!) "Il cervello è davvero necessario?":

http://www.webalice.it/cipidoc/studio9.htm#BRAIN

Grazie mille per i Vostri pareri.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile utente, lei esprime dei quesiti sulla base di alcune letture che propone. Mi permetta di dirle che prima di poter dare una spiegazione su determinati fenomeni, uno specialista deve avere la certezza che il fenomeno sia reale e che non sia soggetto ad errate interpretazioni. Le letture che lei ripropone sono prive di fondamento , non per il fatto che il fenomeno sia reale o meno, ma perchè danno per scontate definizioni di fondo che non hanno alcuna base scientifica né tantomeno logica. Detto questo non è possibile fare un discorso scientifico quando un determinato ricercatore riporta definizioni del tipo "cordone argenteo" nell'articolo sulle NDE, "il ricordo dei passi delle persone defunte assorbite dagli oggetti" sul trafiletto delle infestazioni, o come per l'articolo che propone che la mente compie un "processo di risonanza morfica". Gli articoli sono assolutamente privi di concretezza e sui quali non deve lasciarsi suggestionare dal fatto che vengano citati presunti scienziati. Questo è un meccanismo che i cosiddetti cultori del paranormale utilizzano spesso. Ossia cercano l'avallo della scienza per spiegare fenomeni che di scientifico non hanno nulla e nei quali si crede solo ed esclusivamente per fede. La scienza usa un linguaggio universale con regole universalmente condivise. I ricercatori del paranormale per far quadrare le loro convinzioni si vedono costretti ad uscire dal linguaggio della scienza negandone le sue capacità di comprensione ma, nel contempo, fanno appello a quast'ultima paradossalmente per mostrarsi degni di attenzione. La trappola nella quale molti cadono è proprio questa. Gli articoli che sono riportati sul sito dal punto di vista scientifico sono zero ma richiamano la scienza solo per un apparente senso di credibilità.
se vuole ulteriori approfondimenti sui suoi quesiti dia una occhiata al sito che le riporto.
cordialmente

http://www.cicap.org/new/enciclopedia.php

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile Dottore, Lei giustamente dice "prima di poter dare una spiegazione su determinati fenomeni, uno specialista deve avere la certezza che il fenomeno sia reale e che non sia soggetto ad errate interpretazioni".
Dunque Le chiedo: come si potrebbe accertare se John Lourber, Professore dell'Università di Sheffiedl e Membro del Comitato per il Nobel, abbia effettivamente accertato (tramite gli innovativi strumenti di scansione del cervello disponibili dalla metà degli anni '70 in poi), il caso di di uno studente laureato in matematica e con quoziente intellettivo 126, di fatto "privo di cervello"?!
Certo, anche per un profano come me (e per chiunque, penso) risulta sconcertante; ma a me risulta anche che questo studio sia citato nella prestigiosa rivista "Science" del 1980, in un articolo dal titolo "Il vostro cervello è davvero necessario?", a firma dell'antropologo e uomo di scienza Roger Lewin (Roger Lewin - December 12, 1980 -. "Is Your Brain Really Necessary?". SCIENCE 210: 1232–1234. doi:10.1126/science.7434023. PMID 7434023.).
Quali strumenti ulteriori possiamo dunque avere, per "avere la certezza che il fenomeno sia reale e che non sia soggetto ad errate interpretazioni"?
Non trova che un approfondimento in tal senso varrebbe davvero la pena?!
Certo, purtroppo (o per fortuna!), oggi, essendo notevolmente migliorati gli standard di cura ante-natale, casi analoghi studiabili sono divenuti quasi inesistenti.
Tuttavìa, un Membro del Comitato per il Nobel, non credo possa essere liquidato con così grande semplicità come un "presunto scienziato": no?!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
mi riferivo alle affermazioni prive di concretezza del Dott. Rupert Sheldrake che """ rifiuta l'assunto in base al quale il cervello sarebbe una sorta di magazzino dei ricordi e suggerisce l'ipotesi che esso sia più simile a una radio in grado di sintonizzarsi sul passato""" questa è una affermzione che, allo stato attuale, non può essere sottoposta a verifica nè ha una base fisiologica sulla quale argomentare. Apprendimento e memoria si incarnano in processi neurofisiologici concreti e l'ipotesi di un cervello che si comporta come una sorta di antenna che entra in contatto con il passato va oltre la normale fisiologia oggi conosciuta. Si può ipotizzare qualsiasi cosa ma rimane pur sempre una ipotesi priva di concretezza. Inoltre vi sono scienziati, anche Nobel, che ad un certo punto della loro carriera hanno abbandonato ogni senso logico ed hanno preso i peggiori abbagli della loro vita. un esempio è il Nobel per la chimica Kary Mullis che paragona l'astrologia alla scienza o Nobel come Charles Richet e William Crookes che confermarono come autentici alcune fenomeni paranormali poi riconosciuti come frode e trucchi.
Se vuole una opinione informata sui fatti deve fare ricerche anche presso riviste e siti critici su determinati argomenti.
Se ha chiesto informazioni su questo sito è perchè vuole sentire delle opinioni giusto? questa è una, se non la soddisfa o vuole accettare solo una visione, personalmente, non posso aiutarla più di tanto.
cordialmente
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Ma la mia non era una domanda provocatoria di uno che ritiene di avere una verità in tasca.
Volevo solo capire come si fa ad approfondire per sapere se questa storia dei "senza cervello" che conducono una vita normale (o anche più che normale) è vera o no.
E Lei ha senz'altro più dimestichezza di me, con i metodi di ricerca ed approfondimento.
Tutto qui!
Non avevo alcuna intenzione di imbarcarmi in una sterile polemica ideologica sull'esistenza o meno dell'"insolito", volevo solo capire cosa pensare di una situazione specifica prima di darla per vera o per falsa, se ci sono cioè le condizioni per farsene un'idea non superficiale ed aleatoria (tipo magari vedere quella TAC o Risonanza Magnetica che hanno fatto su quel ragazzo, ad esempio).

P.S. Ho digitato sul sito del Cicap "John Lourber" ma non c'è.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)volevo solo capire cosa pensare di una situazione specifica prima di darla per vera o per falsa (..)

gentile ragazzo non è possibile esprimersi in merito a notizie che vengono citate su siti di scienze alternative che danno per scontati ed autentici fenomeni e concetti esoterici privi di ogni fondamento.


cordialmente