Le cause non sono chiare inquanto

Gentilissimi Dott.ri,
sono Anna ho 32 anni e a Settembre ho avuto la mia prima gravidanza purtroppo giunta a termine dopo solo 5 settimane e 5 giorni.Le cause non sono chiare inquanto, essendosi trattato di aborto spontaneo non mi sono nemmeno accorta di averlo perso .Il mio ginecologo ha ipotizzato una anomalia del feto poichè durante il viaggio di nozze in Egitto, ho contratto un virus intestinale ed ho assunto medicinali Egiziani,ovviamente essendo allo scuro della gravidanza.Dopo cinque mesi, lo scorso febbraio abbiamo deciso di riprovarci e sono rimasta incinta.Effettuata la visita di controllo alla sesta settimana, il ginecologo mi diceva che l'embrione si era impiantato bene e che tutto procedeva secondo norma, ma per un eccesso di tranquillità, visto il precedente aborto, mi ha fatto assumere il progefik 200 e la cardioaspirina.Tutto procedeva bene quando effettuando la seconda visita di controllo , come prescritto, alla decima settimana e 4 giorni, il ginecologo riscontrava la morte del feto,per lui risalente, come da ecografia alla ottava settimana e 5 giorni.Il giorno seguente alla visita ,il 29/05/09 mi effettuavano dilatazione e raschiamento prelevando il feto per l'analisi genetica di Ibridazione in situ con fluorescenza in interfase (fish).Oggi ho ritirato l'esito delle analisi che riporta il seguente referto:Monosomia del Cromosoma X(45X0);
Villi bilaminari, focali depositi perivillosi di materiale fibrinoide; rare calcificazioni, emazie nucleate e frammenti di tessuto fetali.Lembi di impianto sede di focale necrosi e flogosi acuta, trofoblasto interstiziale e vascolare regolare.
Gradirei da voi, se possibile, egregi Dottori avere dei chiarimenti su questo fenomeno abortivo, se ci può essere un verificarsi ripetitivo di tale evento, e se sia il caso di effettuare sia io che mio marito delle analisi più accurate in relazione a questi 2 casi.
Ringraziandovi per la vostra attenzione,
porgo i miei più,
Cordiali saluti,
Anna.
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Dr.ssa Elisabetta Chelo Ginecologo, Patologo della riproduzione 1.9k 52 26
Cara Anna,
l'analisi del cariotipo fetale ha messo in evidenza un'alterazione cromosomica fetale grave, non compatibile con lo sviluppo e la vita.
In questi casi, la natura "blocca" lo sviluppo di feti che avrebbero gravissime alterazioni. L'aborto quindi non è dipeso da qualcosa che lei possa avere fatto o ingerito o da un suo comportamento, ma dall'embrione stesso, che era geneticamente anomalo.
Questa evenienza è tutt'altro che rara, ma se le dà maggiore serenità, chieda una consulenza genetica: le verranno richiesti alcuni esami che, se negativi, le permetteranno di affrontare più serenamente la prossima gravidanza.
Cordialmente

Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
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