Aneurisma addominale: trattamento endovascolare?

A mio padre di 70 anni è stato di recente diagnosticato: "Aneurisma dell’aorta addominale sottorenale con calibro luminare di 48 mm. e lume vero di 18 mm., con trombosi prevalentemente eccentrica sul versante di sin del lume vasale. Si estende in sede cranio-caudale per circa 9 cm. terminando alla biforcazione aorto-illiaca caudalmente."
L'indicazione terapeutica era la rimozione chirurgica. Durante l'attesa è stata diagnosticata però anche una neoplasia al colon e quest'ultimo intervento, ritenuto prioritario, sarà eseguito a giorni.
Si richiede quindi se un simile aneurisma possa essere trattato per via endovascolare, al fine di evitare l'esecuzione di due interventi molto invasivi a breve distanza l'uno dall'altro. Grazie.
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Prof. Marco Sammarco Chirurgo vascolare, Radiologo interventista 45
Il trattamento endovascolare di un aneurisma aortico presuppone delle condizioni tecniche che permettano tanto il passagio quanto l'ancoraggio di una endoprotesi. E' una tecnica relativamente nuova che amio avviso, anche per l'esperienza maturata nell'applicazione di endoprotesi, richiede una equipe con esperienza ed in grado di trattare repentinamente le eventuali complicanze in sede di impianto; ma sulle endoprotesi aortiche biforcate c'è ancora davvero molto da dire. Inoltre esiste la contemporanea presenza di una neoplasia colica che complica il quadro clinico e renderebbe una endoprotesi davvero una ottima scelta in quanto non richiederebbe, come invece l'aggressione chirurgica, l'apertura dell'addome e del peritoneo posteriore, mi perdoni questo termine tecnico poco chiaro. Purtroppo di nessun aneurisma si puo dire in modo aprioristico se potrà essere trattato con endoprotesi, che noi impiantiamo del tutto in via percutanea, senza quindi neanche accesso chirurgico a livello femorale.
Come puo capire questo è un argomento di una certa complessità che se trattato in un centro di eccellenza e se esistono i presupposti di fattibilità tecnica puo rivelarsi la strategia vincente nel trattamento della problematica del suo genitore. Molto da dire anche su quale intervento abbia la priorità, e considerato che il trattamento di un aneurisma per via endovascolare percutanea richiede pochi giorni ( 4-5), e tenuto presente che una rottura di aneurisma è un evento quasi sempre fatale, considerate le dimensioni della lesione aortica, dissento sulla precedenza all'intervento sul colon in quanto precluderebbe la via addominale per il trattamento dell'aneurisma, che resterebbe sempre presente con i rischi che la sua presenza comporta. E' inoltre da valutare se dovendo aderire per forza ad una risoluzione chirugica fosse tecnicamnte possibile un trattamento per via extraperitoneale, senza cioè dover aprire il sacco peritoneale che contiene i visceri.
Come può rendersi conto l'argomento è complesso e richiede grossa esperienza nell'affrontare un quadro caratterizzato dalla presenza di queste due gravi patologie. Per qualunque ulteriore chiarimento , domande e altro resto a sua completa disposizione.

Dr Marco Sammarco
Specialista in Chirurgia Vascolare
Perito del tribunale di Roma, Sezioni Penali

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Dr. Maurizio Di Giacomo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 72 3
IN LETTERATURA ESISTE UNA CASISTICA DI INTERVENTI IN CONTEMPORANEA, OSSIA INTERVENTO SULL'ANEURISMA E SUL COLON ALLO STESSO TEMPO CHE NON SEMBRANO GRAVATI DA UNA MAGGIORE INCIDENZA DI INFEZIONI DELLA PROTESI RISPETTO AD ALTRI A PATTO CHE VENGANO RISPETTATE ALCUNE MODALITA' ESECUTIVE. SI POTREBBE, PERTANTO, IPOTIZZARE UNA SOLUZIONE DI QUESTO TIPO MA OVVIAMENTE DIPENDE DAL CENTRO CUI CI SI RIVOLGE.
MI TENGA INFORMATO
CORDIALI SALUTI

Maurizio Di Giacomo

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Dr. Edoardo Croce Chirurgo vascolare 15 1
La contemporanea presenza di patologia neoplastica e di aneurisma dell'aorta addominale costituisce una delle indicazioni principali alla terapia endoprotesica. E' necessario però verificare che l'aneurisma di suo padre abbia le caratteristiche necessarie ad un trattamento endovascolare. Faccia fare, quindi, una TAC dell'aorta addominale con acquisizioni ogni tre millimetri (noi facciamo anche un'angiografia ma l'esame non è previsto da tutti i protocolli). Con la TAC in mano, si rivolga ad un chirurgo vascolare che abbia una buona esperienza di terapia endovascolare degli aneurismi aortici, che le dirà se l'aneurisma di suo padre è trattabile con tale tecnica.

Dott. Edoardo Croce

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Dr. Sergio Losa Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 32 3
La possibilità di una correzione con endoprotesi dell'aneurisma dell'aorta addominale è possibile in una buona percentuale dei casi e l'indicazione dipende dalle caratteristiche anatomiche e dalla morfologia dell'aneurisma (per questo è necessario visionare direttamente la TAC). La presenza contemporanea di una neoplasia del colon reppresenta sicuramente una delle condizioni che più indicano verso una procedura endovascolare in alternativa alla chirurgia tradizionale.
Sono a sua disposizione per un consulto diretto.
Cordialità Sergio Losa

Sergio Losa

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Dr. Massimiliano Zaramella Chirurgo vascolare 91 6
Vista l'associazione delle due patologie, se l'aneurisma e tecnicamente corregibile con la metodica endovascolare è sicuramente da preferire alla correzione chirurgica.
Come scuola in questi casi noi trattiamo prima la patologia aneurismatica per via endovascolare e poi indirizziamo al chirurgo generale per la patologia neoplastica.
cordiali saluti, massimiliano zaramella

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Attivo dal 2004 al 2014
Radiologo interventista, Neuroradiologo, Radiologo
E' fondamentale un'angio-TAC con tecnica multi-slice e ricostruzioni 2D e 3D dell'aorta addominale e dei vasi iliaci per stabilire se può essere sottoposto al trattamento con endoprotesi aortica e, in caso affermativo, per la scelta del tipo di endoprotesi.
Si rivolga poi a un bravo radiologo interventista. In Veneto trova sicuramente molti centri qualificati.
Cordiali saluti