Della parotide stadiazione pt2n0mx

buonasera, desidererei un consiglio sulle possibili terapie atte ad affrontare la situazione in cui si trova mia madre che ha 68 anni, diabetica insulino dipendente,ma una combattente nata.
dopo un rx torace ed una tac total body il referto è il seguente
tac cranio niente lesioni,tac addome ottavo seg epatico un angioma da 1,5cm da
controllare tramite eco e non ulteriori lesioni-
bilateralmente nelle catene iliache esterne due formazioni linfonodali del diametro
di 1 cm a dx e 2 cm a sx.
tc livello toracico:
presenti plurime lesioni solide ovolari di natura secondaria di diametro variabile
tra 0,5 a 2 cm a dx la maggiore nel seg basale laterale e al polmone sx fra 0,6 a 4,2 cm la maggiore delle quali mantellare addossata alla scissura seg apicale-dorsale lobo sup. Adenopatie mediastiniche situate nella finestra aorto polmonare e in sede ilare bilaterale la maggiore delle quali ilare sx di 3 cm. grossolane placche calcifiche ateromasiche arco aortico.
aveva subito 2 interventi precendeti 2003 2000, per un carcinoma a cellule aciniche
della parotide stadiazione pT2N0Mx, nel 2003 recidiva.
ha effettuato 1 ciclo di radio dopo l'intervento del 2000, e si è sottoposta a tutti i controlli prescrittigli dall'otorino e dall'oncologo.
evidentemente nn sufficienti.
ora visto lo stato delle cose cosa potremmo fare? a chi potremmo rivolgerci con fiducia? esiste una terapia che perlomeno blocchi l'avanzare del male.
scusa la lunghezza dello scritto, cercavo di dare informazioni esaurienti, attendo con ansia il Vs. parere e ringrazio sin d'ora chi vorrà rispondermi,gaby
[#1]
Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile utente,
la presenza di metastasi a distanza (diffusione ematogena del Ca. Acinosi 40-45% dei casi dopo chirurgia ma a lenta evoluzione)impone una nuova stadiazione Medico-Chirurgica (biopsia polmonare ) pertanto Le consiglio di rivolgersi ad un centro di riferimento naazionale quale l'I.N.T. di Milano sito in Via Venezian n°1 tel centralino 02-23901
Auguri sinceri.
Dr Giovanni Piazza

Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
è confortante ricevere risposte che indirizzano, quando si brancola nel buio.
La ringrazio infinitamente per la sua cortese risposta.
gaby
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Utente,

innanzitutto occorrerebbe sapere nel 2003 di che tipo di recidiva si è trattato (locale? già con ripetizioni a distanza?). Certamente sua mamma è stata trattata correttamente al momento del primo intervento associando una radioterapia all'atto chirurgico. Le neoplasie delle ghiandole salivari tendenzialmente crescono lentamente quindi la situazione non è preoccupante nell'immediato. L'obiettivo che si deve ricercare in queste situazioni è senza dubbio quello di migliorare la qualità di vita. Tali neoplasie possono nella fase ripetitiva giovarsi di un trattamento chemioterapico. Non è dimostrato che tale trattamento prolunghi la sopravvivenza globale ma sicuramente si può perseguire l'obiettivo di migliorare la qualità di vita. Inoltre disponiamo di antidoti molto efficaci che contrastano gli effetti collaterali della chemioterapia. I farmaci più indicati sono il cisplatino, l'adriamicina, il 5-fu. Ovviamente di deve procedere con cautela, tenendo conto delle comorbilità (diabete).

A disposizione per eventuali ulteriori informazioni, porgo cordialissimi saluti ed un grande in bocca al lupo

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
gentile dott.Pastore, ringrazio anche Lei il cortese riscontro e rispondo alla sua domanda con l'esame istologico effettuato sulla recidiva del 2003:
prelievo chirurgico dimens 7,7x4,5x3,5 cm, forma irregolare,di tessuto fibro-muscolo-adiposo nel cui contesto si reperta ghiandola salivare 3,5x2,5x1,7 cm apparentemente nella norma e multipli linfonodi(8), nello spessore del tessuto fibro-muscolare di reperta neoformazione di consistenza aumentata,aspetto lardaceo del o (barrato) medio di 2cm, infiltrante.
es. ist. ghiandola salivare a secrezione mista di architettura pressochè regolare con infiltrato linfomonocitario periduttale.linfoadenotapia reattiva aspecifica (8)linfonodi. la neoformazione nodulare macroscopicamente descritta appare costituita da aggregati cellulari in un pattern di crescita solido,cordoniforme,tubulo-ghiandolare con spazi microcistici. questi elementiimostrano nuclei rotondeggianti,citoplasma ampio ora finemente granulare talvolta basofilo,ora chiaro.presenti focolai di necrodi ed emorragie.mitosi presenti non frequenti.ampie bande di sclerosi,infiltrate dalla neoplasia,circondano e sepimentano la neoformazione.piccoli aggregati neoplastici infiltrano le fibre muscolari.
a seguito di ciò è stata sottoposta ad intervento di svuotamento linfonodale classico modificato latero cervicale e sottomandibolare destro.
dopo l'intervento le avevano detto che i linfonodi erano sani, che avevano innestato il nervo facciale (e invece questo nn è mai stato fatto) e quindi ha effettuato fisioterapia in attesa che il nervo ...attecchisse e per finire si sono dimenticati di prescrivergli l'eventuale terapia adiuvante, prescrivendogli ogni 6mesi eco e risonanza alternate sempre sulla parotide che nn c'era più.
fate Voi!
graz per l'attenzione,gaby
[#5]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Gaby,

comprendo la sua amarezza ed ho inteso che la recidiva allora era locale. Spezzerei però una lancia in favore dei Colleghi sulla questione chemioterapia adiuvante; infatti in tali neoplasie non vi è evidenza che una CHT adiuvante migliori la situazione nel lungo termine. Questo proprio perchè sono neoplasie poco responsive. Nella fase avanzata il discorso cambia poichè è necessaria una terapia sistemica, che diffonda in tutti i distretti dell'organismo e perchè spesso cambia anche la cinetica cellulare consentendo una maggiore risposta della patologia. Magari, questo si, poteva essere opportuno controllare periodicamente tutto l'organismo concentrandosi sul polmone che è la sede nella quale più facilmente si possono trovare brutte sorprese in questo tipo di neoplasie, in modo da poter intervenire più tempestivamente.

Molto cordialmente ed a disposizione per ulteriori informazioni

Dr. Carlo Pastore
[#6]
Attivo dal 2006 al 2008
Oncologo, Medico legale
Gentile utente

condivido con il collega l'importanza della terapia sistemica nella fase avanzata della patologia oncologica che garantisca il controllo di tutti i distrettii dell'organismo per una migiore resa sulla cinetica cellulare.Quindi resta cardine il ruolo del follow-up ravvicinato in presenza di tumori che coinvolgono i polmoni.


DOTT.VIRGINIA A.CIROLLA
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