Smart drugs: no ma...

Salve,
sono un ragazzo alle prese con la maturità. Stamattina ho letto un articolo sul giornale dove si parlava delle cosidette smart drugs, cioè droghe e sostanze dopanti legali utilizzate dagli studenti per migliorare le proprie capacità cognitive. Si parlava di farmaci per l'alzhaimer (metilfenidato), farmaci per la narcolessia. Nell'articolo si sottolineava comunque l'abuso che gli studenti ne fanno. Gli effetti collatorali sono veramente così presenti, se non se ne abusa? E' vero che dopo qualche giorno si hanno seri problemi di memoria?
Per quanto mi riguarda, ho deciso di lasciare perdere rimedi del genere. Tuttavia assumo:
- ginseng e tazza di caffé alla mattina
- integratore multivitaminico durante la giornata
- melatonina alla sera
- acidum phosphoricum 30 CH, kali phosphoricum 9CH

Sono consapevole del fatto che gli integratori vadano prescritti dal medico, tuttavia, secondo voi, rischio di schiattare entro la prima prova per overdose di integratori o pensate possa sopravvivere? :-D

Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

L'abuso non è una scelta. E' una caratteristica di alcune sostanze, che inducono perdita di controllo sulla propria assunzione. Il perché risiede fondamentalmente nella capacità di dette sostanze di attivare un circuito, diciamo così, di ripetizione dell'assunzione, di solito mediante anche una sensazione di piacevolezza o di "positività" dopo le prime assunzioni.
Tolto questo, queste sostanze nell'uso ripetuto creano dei "vuoti", cioè delle risacche, perché consumano carburanti biologici più rapidamente di quanto, in quel momento, l'organismo non possa sostenere. Quindi le funzioni sul momento possono essere amplificate, mentre successivamente c'è un periodo di "ripresa" in cui si zoppica, a meno che non si riassumano. Se si assumono in continuazione la ripresa non si verifica mai, e si comincia a zoppicare mentalmente anche prendendole. Inoltre si cominciano a verificare effetti collaterali, sia perché le dosi aumentano, sia perché in realtà si favoriscono reazioni tossiche.

Non è chiara la ragione per cui assume quei prodotti.
Se non ha carenze vitaminiche o malattie che traggono beneficio dalle vitamine, o ha necessità di sostenere un dispendio maggiore, non ha senso assumere integratori vitaminici.
Non esistono farmaci "per la memoria", inclusi integratori vari che soltanto sulla carta potenziano la memoria, in realtà sono soltanto dei facilitatori della funzione cerebrale i cui effetti si vedono negli stati carenziali.
Caffé, the e altro sono costituenti comuni delle nostre diete, possono divenire oggetto di abuso ma sono relativamente sicuri rispetto alle sostanze che lei diceva.
L'uso della melatonina come induttore del sonno è discusso.

L'unica cosa che non faccia è il cercare di controllare ogni funzione con un rimedio o farmaco come se dovesse equalizzarsi nella maniera più desiderata. E' un concetto astratto su cui poi tenderebbe a fissarsi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Beh sicuramente ho necessità di sostenere un dispengio maggiore, dovendo stare concentrato a studiare fino a tardi. Il ginseng lo assumo per stare svegli, come il caffè, la melatonina per migliorare la qualità del sonno, la lecitina di soia perché contiene colina. Tutto questo comunque non per più di un mese, non credo che i danni "permanenti" possano essere tanti.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Vedo che non ha capito. Intendevo proprio quello che ha detto qui sopra. Ogni cosa per migliorare un pezzetto, nell'illusione che si possa fare una cosa del genere.
Studiare non è un dispendio di energie imprevisto, e non occorre una memoria particolare per poterlo fare, né un gran numero di ore di veglia prolungata. Non risulta che gli studenti che usino prodotti per studiare meglio abbiano un rendimento migliore.
La lecitina di soia contiene colina ? E con ciò ? Lei è un esperto di metabolismo, crede che ci siamo elementi magici che aggiunti fanno un effetto tipo spinaci per braccio di ferro ?
I prodotti integratori sono di solito utili nelle malnutrizioni, nelle persone immobilizzate o che non possono alimentarsi normalmente, o dopo stress protratto e importante, tipo quello chirurgico, o se si assumono farmaci che ostacolano alcune vie metaboliche, o se si soffre di malattie metaboliche.

La maggior parte dei prodotti in libera vendita prese senza precisa indicazione medica hanno un impatto talmente basso sulle funzioni dell'organismo che il loro effetto collaterale maggiore è quello per il portafoglio.

Più che preoccuparmi della tossicità di ciò che assume, mi pare che sia un segno di un'interesse eccessivo e falsamente consapevole (nel senso che non essendo un tecnico finisce per giocare al fitness corporeo)
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
L'integratore che assumo contiene:
guaranà tit 8% 25 mg (di cui caffeina 2mg)
ginseng e.s. tit. 12% 20 mg (di cui ginsenosidi 2.4mg)
cola semi e.s. tit 10% 20mg (di cui caffeina 2mg)
eleuterococco e.s. tit. 5% 5mg (di cui saponine 0.25mg)
vitamina C 90mg
vitamina E 5mg
L-carnitina fumarato 180mg
creatina 50

Non mi dirà che questo integratore crea dei "vuoti", altrimenti non sarebbe neanche in vendita, giusto? Fa semplicemente stare un po più svegli. Non mi aspetto certamente risultati miracolosi e non mi aspetto di diventare un genio.
Comunque pensavo si riferisse ai medicinali per l'alzhaimer utilizzati come dopanti dagli studenti, e non ai prodotti che indicavo (la leticina poi si usa anche per il colesterolo, che ho al limite come può creare scompensi?).
Studiare non è un dispendio di energie imprevisto, studiare 12 ore al giorno, mi permetta, lo è.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Non è esatto. L'iperico è in vendita e non è assolutamente trascurabile come sostanza, idem per il guaranà. Le sto dicendo che in generale nei preparati in libera vendita le quantità non sono tali da poter risultare nocive, ma non si sa mai. Molti prodotti dietetici sono stati ritirati perché in realtà contenevano sostanze non dichiarate.

Non parlo di risultati miracolosi ma di risultati di qualsiasi tipo. Studiare 12 ore al giorno nella maggior parte dei casi è un dispendio di energie non richiesto per gli obiettivi dello studio. Non si potrebbe aspettarsi che una persona studi 12 ore al giorno e poi si ricordi qualcosa. Non dico che non affatichi, dico che se si studia 12 ore al giorno forse qualcosa nel modo di affrontare il problema è malposto.

Quei prodotti sono dei costituenti normali dell'organismo, che assunti in eccesso se non ve ne è richiesta sono banalmente eliminati, oppure ingolfano il sistema, oppure sono immagazzinati.
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
La ringrazio Dottore. In che senso il guaranà non è trascurabile? Comunque se noterò qualche effetto collaterale o sintomo particolare sospenderò l'uso di questi integratori, in ogni caso non li prenderò oltre luglio.

Saluti
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Nel senso che il guaranà rientra tra quelle sostanze il cui uso regolare può produrre fastidi (visti personalmente in persone con disturbi d'ansia comunque).
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 195 21
Gentile utente,
il dispendio di energie in termini di calorie quando si studia è assolutamente trascurabile. Ci si affatica perché ci si sforza di mantenere l'attenzione e la concentrazione oltre il periodo di tempo fisiologico(circa 3/4 d'ora); occorre una pausa di alcuni minuti almeno ogni ora. Se non si fa la pausa, il cervello si prende lo stesso una vacanza, cioè ci si distrae e poi si torna, affannati, a leggere lo stesso paragrafo più volte.
Le case farmaceutiche e chi produce sostanze "naturali" marciano alla grande sul desiderio di essere sempre efficenti e sul mito che ci sia una pillolina per tutto. Nel far west c'erano gli imbonitori da fiera, nel XXI secolo si sono evoluti, ma il concetto rimane lo stesso.
Cerchi di fidarsi un po' di più delle sue capacità di collegare i concetti, piuttosto che considerare il cervello una specie di contenitore in cui stipare di tutto e di più.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Ringrazio entrambi i dottori. Comunque ho trovato grande giovamento dall'assunzione di perle di lecitina di soia (per ora prendo solo questa) 1200mg (di cui fosfolipidi 672mg), mi sento maggiormente in forza e non sento il bisogno di prendere il caffé.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Vedo che rimane sulle posizioni di chi crede di fare del restauro corporeo sulla base di conoscenze magiche di fisiologia umana (visto ci tiene a specificare fosfolipidi). Gli stessi effetti si ottengono anche soltanto per l'idea di prendere qualcosa che fa bene.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Gentili dottori,
siete a conoscenza di questo articolo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/12/10/la-pillola-per-il-cervello-che-rende.html ? Ho controllato ed è apparso realmente sulle pagine di Nature.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Tutte cose di cui si parla normalmente nei corsi di aggiornamenti e nei congressi. Senza troppo clamore, perché non mi sembra che dica cose precise, è più una linea di ricerca.
Ma in questi articoli si rischia di fare una grande confusione, perché si parla di farmaci per l'ADHD o di ipotesi per prevenire le demenze e poi si trasporta il discorso su concetti "giornalistici" tipo l'intelligenza o la memoria.
[#13]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
L'articolo su Nature dei neuroscienziati non parla di ADHD ma parla proprio di promuovere l'utilizzo di questi farmaci (metilfenidato) tra gli studenti, cercando di evitare l'abuso. L'unico problema, secondo questi medici, consisterebbe nella disparità in cui si verrebbero a trovare gli studenti che non si possono permettere queste "pillole dell'intelligenza".
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Sì, ma le sto dicendo che sono ipotesi di ricerca. E le basi sono le conoscenze su ADHD e Alzheimer.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 195 21
Resta il fatto che la vigilanza e la capacità di concentrazione hanno poco a che vedere con l'intelligenza che comporta la capacità di elaborare materiale e di fare collegamenti.
Ai tempi miei (un po' di anni fa)alcuni usavano anfetamine e caffè a litri, soprattutto se durante l'anno non avevano studiato:i risultati erano mediocri, perché stipare tante nozioni dentro una testa pigra e poco allenata non rende: bastava una domanda non nozionistica e facevano scena muta.
Se si tratta di un militare che deve restare sveglio per fare la guardia ed essere pronto ad agire, è un altro discorso, lì l'intelligenza non c'entra, sono implicati i riflessi, e quelli ce l'hanno anche gli scimpanzé, più e meglio di noi.
[#16]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
In ogni caso sto assumendo la lecitina e l'integratore gi ginseng, di cui ho scritto tutti i componenti poco sopra, e devo dire che, placebo o no, mi sento meglio. Ho ridotto il caffé ad uno solo al giorno e mi sento comunque più concentrato.

Saluti
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 195 21
Con o senza integratori, un ragazzo come lei che scrive in italiano corretto, sa esprimere i concetti che ha in mente e si tiene informato merita di ottenere un ottimo risultato e di passare una buona estate.
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"e devo dire che, placebo o no, mi sento meglio. "

Quindi non ha capito cosa vuol dire effetto placebo.
[#19]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 195 21
Il placebo è una sostanza in sé priva di proprietà farmacologiche la cui assunzione produce per suggestione un vero, reale effetto curativo o di nocumento, perché il corpo produce da sé l'effetto cercato o temuto.
Esempio: sono convinto (a torto) di essere allergico a un cibo, lo mangio e mi riempio di pomfi di orticaria. Se l'allergene viene somministrato a mia insaputa, non succede niente.
Sono convinto che una pillola contenga una sostanza che abbassa la pressione, la bevo e la pressione arteriosa scende, almeno per un po', anche se la pillola era inerte.
L'effetto placebo è importante, viene studiato anche per ridurre il consumo di antidolorifici nel dolore cronico, e ci dimostra che il corpo umano è un meccanismo meraviglioso del quale conosciamo ben poco, alla faccia degli articoli scientifici divulgativi che vorrebbero spiegare tutto e dare certezze che non ci sono.
Saluti
[#20]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Beh, lei ritiene che quelle pillole non abbiano alcun tipo di effetto sull'organismo cioè ritiene che siano prive di proprietà farmacologiche, per usare le parole della Dr.ssa Scapellato. Tuttavia, assumendole, mi sento comunque meglio. Non si tratta forse di effetto placebo?

Ringrazio la Dr.ssa Scapellato per il gradito augurio, anche se l'estate sarà sicuramente piena di impegni: dopo la maturità dovrò iniziare a prepararmi per il test di ingresso di medicina, nella speranza di potermi un giorno specializzare nel vostro campo.
[#21]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
certo che si tratta di questo. Ma ne parla come se fosse un equivalente dell'effetto terapeutico, ci sarà una ragione perché si distingue, altrimenti basterebbe dare alle persone un placebo e migliorano. Ovviamente non dura.
[#22]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Comunque ho notato che se non assumo il ginsengplus mi viene mal di testa, un bell'effetto desiderato direi :D

Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Adesso ogni cosa che succede la collega alle cose che assume. Purtroppo si è messo sulla strada del controllo delle funzioni corporee, strada che la porterà a ritenersi esperto e a notare sempre più cose imperfette o da migliorare. Io ne uscirei subito da questo discorso.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Sto assumendo anche un integratore di L-asparagina, L-glutamina,L-fosforilserina, piridossina cloridrato oltre alla pillola di ginseng di cui parlavo sopra. L'integratore me lo ha consigliato il medico per il periodo degli esami. Mi ha detto che non dovrebbero esserci interazioni con la pillola di ginseng di cui parlavo sopra, mi confermate?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Oltretutto non ha fiducia nel medico che la asseconda in questa ossessione per far funzionare non si sa bene cosa del cervello con aggiustamenti che "sappiano" di concetti tipo integrazione o potenziamento.
[#26]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Si, insomma, non mi resta che spararmi, sono veramente malato a suo parere -_-

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