Fistola artero venosa polmonare

Buongiorno,

ho 34 e mi è stata diagnosticata una fistola artero venosa non congenita.
A causa di un malore dovuto probabilmente allo stress ho fatto una serie di accertamenti che hanno dato l'esito di cui sopra.
Nel 1994/95 sono stato sottoposto a due interventi di Pneumotorace spontaneo bilaterale. Mi è stato detto che a seguito dell'intervento fatto 10 anni fa la vena polmonare e l'arteria toracica sono venute in contatto e hanno proliferato nell'emitorace sinistro, creando questa grossa fistola.
Mi è stato prospettato un intervento di embolizzazione endovascolare, che però non e detto che si riesca a portare a termine se le vene alimentano altri organi. Insomma fino ad oggi mi sono stati prospettati tanti rischi: trombosi, emorragia ecc.e vorrei cercare di capire come comportarmi.
Vorrei capire se l'intervento radiologico non dovesse funzionare, posso ricorrere alla chirrgia toracica?.

Grazie per qualsiasi aiuto riuscirete a darmi. Io vivo a torino.

Grazie
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Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59 2
Buonasera,

il suo è un caso estremamente complesso e infrequente, pertanto non è possibile darle una risposta senza aver potuto valutare le immagini delle indagini strumentali e funzionali da lei eseguite, assieme alle precedenti cartelle cliniche.

Solo in questo modo potrei capire quali possibilità di successo abbia il trattamento di embolizzazione, o se il suo caso debba essere avviato ad un trattamento chirurgico.

Rimango a sua disposizione per ogni eventuale necessità o chiarimento.

Cordiali saluti

Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home

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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
gentile Utente Torino è proprio la patria della Radiologia Interventistica endovascolare italiana.
Una volta valutate le immagini la fistola artero-venosa polmonare potrà essere embolizzata.
Attualmente la via endovascolare,grazie ai nuovi "devices" e all'esperienza degli operatori, rappresenta una valida alteranativa mini-invasiva all'intervento "open", ma in buone mani (come ogni cosa) e a Torino non poteva trovare di meglio.
Si può rivolgere tranquillamente presso il servizio di Radiologia Interventistica delle Molinette inviando,tra l'altro i miei più cari saluti,al primario il Prof Giovanni G.

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

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Dr. Paolo Scanagatta Chirurgo toracico, Chirurgo pediatrico 1.1k 59 2
Buongiorno,

concordo con il collega Prudenzano che la prima valutazione debba essere, al giorno d'oggi, quella radiologica-interventistica, inoltre posso confermare, per esperienza di collaborazione diretta, la validità del centro di Radiologia Interventistica di Torino.

E' chiaro anche che i dubbi da lei posti sulla fattibilità di tale procedura (che meriterebbero la visione diretta delle immagini) non possono essere sciolti con un consiglio internet: vada in visita dai colleghi radiologi che le esporranno fattibilità,rischi e benefici del trattamento di embolizzazione nel suo caso.

La saluto cordialmente,