Ematoma subdurale cronico

Egregio dott. Migliaccio,
ho 43 anni, sposato, con due figli maschi ( 3 anni il primo e 2 mesi il secondo). Da circa 10 anni peso 85/87 kg, sono alto 182 cm e ho goduto finora di relativa buona salute. Lavoro come operaio comunale , addetto, tra le altre mansioni, al servizio scuolabus.
Ho trovato il suo recapito su internet.
Il 1049 sera, scuotendo i capelli bagnati dopo la doccia, sentii una fitta dolorosa dalla sommità destra del cranio fino alla base del collo, vicino alla colonna cervicale. Essendo un dolore sopportabile che avvertivo soltanto muovendo velocemente la testa, non mi preoccupai eccessivamente.
Dal 24/04 il dolore cominciò a peggiorare. Mi recai dal mio medico, il quale mi prescrisse degli antidolorifici che non fecero effetto.
Il 30/04, dopo quasi due notti insonni, alle ore 02.00 mi recai al pronto soccorso dove mi visitarono, mi somministrarono paracetamolo e Valium e mi sottoposero a TAC celebrale dalla quale risultai essere affetto da ematoma subdurale cronico. Fui trasferito immediatamente in un altro ospedale , dove il neurochirurgo mi informò che sarei stato operato subito per evacuare l’ematoma. Dopo un buon decorso post-operatorio, fui dimesso il giorno 08/05 con il seguente referto:
“ Ricoverato il 30/4 per ematoma subdurale cronico emisferico destro esordito con cefalea e vomito.
In anamnesi nessun evento traumatico recente.
All’ingresso il paziente non presentava deficit di lato.
In regime di urgenza è stato sottoposto a studio angiografico che non ha evidenziato malformazioni vascolari compatibili con il sanguinamento; si segnala un piccolissimo aneurisma sul tratto clinoideo del sifone carotideo destro per cui non vi è alcuna indicazione chirurgica.
In data 30/4 eseguito anche intervento di craniotomia centrale destra ed evacuazione dell’ematoma. Il decorso clinico è stato regolare senza comparsa di deficit di lato, regredita la cefalea.
La TAC del 7/5 dimostra piccolo residuo di ematoma per cui si consiglia nuovo controllo tra circa 20 giorni. Sono state eseguite anche sequenze di Angio-tac che confermano la piccola malformazione; vista l’evolutività di certi aneurismi, si consiglia un controllo sempre con Angio-tac tra 6/8 mesi.
Ferita spuntata in ordine. Nessun terapia domiciliare.
Si consiglia breve periodo di riposo e visita di controllo con la nuova TAC.”

Il giorno 22/05 sono stato sottoposto a nuova TAC e questo è il referto del radiologo:
“ TC dell’encefalo senza mdc ev.
Quesito clinico: controllo dopo intervento neurochirurgico.
Rispetto al precedente del 30/04/09 ma non alla TAC del 07/05 né all’angio RM encefalica del 27/03/08 ( prescrittami dall’otorinolaringoiatra per acufene) si evidenziano gli esiti di intervento di craniotomia centrale destra per drenaggio di ematoma subdurale.
Residua una falda di ematoma subdurale subacuto-cronico dello spessore di 12 mm fronto parietale dx con alcune iperdensità ematiche all’interno.
Essa ha effetto massa sui solchi cerebrali omolaterali.
Le strutture della linea sagittale mediana sono alquanto in asse ed i ventricoli hanno dimensioni nei limiti della norma.”
Sono in possesso delle lastre della TAC del 30/4 ma non del relativo referto. Sto aspettando la cartella clinica relativa alla degenza.
Il giorno 08/06 sarò sottoposto a visita di controllo.

Non ho perso conoscenza né prima né dopo l’intervento. Finora non si sono manifestati danni fisici e, sembra, neurologici. I neurochirurghi non hanno saputo spiegare la causa del sanguinamento.
Nella mia vita ho battuto la testa centinaia di volte, talvolta anche violentemente ma non ricordo che sia successo qualcosa di simile negli ultimi mesi.
Da qualche anno, ogni tanto mi capita di avere difficoltà a trovare le parole per continuare un discorso e spesso non capisco quello che mi viene detto e devo chiedere di ripetere. Per questo problema in particolare , nel novembre 2007 mi recai da un otorinolaringoiatra che visitandomi non riscontrò alcun difetto; mi prescrisse la risonanza magnetica che feci il 27/03/2008. Il referto è il seguente:
“ RM encefalo
RM angolo pontocerebellare.
Esame effettuato in apparecchio ad alto campo, utilizzando antenna dedicata, con sequenze T1, in doppio-Echo, completato con sequenze in tecnica FLAIR e con sequenze mirate allo studio della fossa cranica posteriore in alta risoluzione, fortemente T2 ponderate e simil CISS.
Non sono apprezzabili lesioni espansive endocraniche.
In fossa cranica posteriore il IV ventricolo è in asse di regolare morfologia e dimensioni, non alterazioni dell’angolo pontocerebellare sia di dx sia di sx, in particolare non apprezzabili lesioni espansive riferibili a meningiomi o neurinomi del VII e VIII paio dei nervi cranici.
Questi sono perfettamente riconoscibili in tutto il loro decorso sia intracisternale sia intrameatale.
Non alterazioni delle strutture costituenti l’orecchio interno.
Non riconoscibili lesioni cerebellari e vermiane.
In sede sovratentoriale non sono apprezzabili focolai di alterato segnale della sostanza bianca periventricolare di significato patologico.
Non alterazioni dei nuclei della base e delle strutture mesencefaliche e bulbo-pontine.
Regolare aspetto presenta la cisterna sovra sellare e la perimesencefalica, con ventricoli laterali che si presentano simmetricamente in asse di regolare morfologia e dimensioni, non alterazioni dei restanti spazi liquorali.”

Dal 13/5 al 23/5 ho avuto forti dolori cranici diffusi e senso di gonfiore all’occhio destro. Ho contattato l’ospedale e il neurochirurgo mi ha rassicurato dicendo che era il normale decorso post-operatorio e consigliandomi di assumere Tachidol o Contramal al bisogno.
Da una decina di giorni le cefalee si sono notevolmente attenuate, ma ho iniziato ad avvertire dolore alla ferita che prima non avevo ma che in questi giorni sta passando.

In base alle informazioni suindicate, vorrei porLe i seguenti quesiti:
1 – Quando potrò ricominciare a lavorare, considerando che svolgo un’attività a volte anche pesante?
2 – Ci sono controindicazioni alla guida di mezzi di servizio pubblico dopo un evento di questo genere?
3 – In base alle statistiche, l’aneurisma che mi è stato diagnosticato può aggravarsi? In questo caso come verrebbe trattato?
4- Nel lungo periodo, il danno che ho subito quali conseguenze avrà sulla mia qualità di vita?
5- I problemi di udito e di afasia possono essere collegati a quanto mi è successo? E potrebbero peggiorare?
6- Il nostro primogenito nel febbraio del 2007 all’età di undici mesi circa è caduto dal fasciatoio, battendo la testa ed il lato destro del corpo. Dalla visita fatta subito dopo in ospedale, non è stato riscontrato alcun trauma e nei giorni successivi non ha dato segni di anormalità nel comportamento. Alla luce di quanto mi è successo dovremmo considerare utile una visita neurologica per prevenire eventuali problemi futuri?


Mi scuso per la lunghezza della mia lettera e La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta.

Cordiali saluti.
Claudio


[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Egr. signore,
intanto Le conviene completare il Suo quesito, poi, pur ringraziandoLa di essersi rivolto direttamente a me, devo farLe notare che non sono il solo neurochirurgo che risponde.
Ci faccia sapere e Le risponderemo.
Cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
SCUSANDOMI PER L'INCONVENIENTE, INVIO NUOVAMENTE IL MIO PRECEDENTE MESSAGGIO.ho 43 anni, sposato, con due figli maschi ( 3 anni il primo e 2 mesi il secondo). Da circa 10 anni peso 85/87 kg, sono alto 182 cm e ho goduto finora di relativa buona salute. Lavoro come operaio comunale , addetto, tra le altre mansioni, al servizio scuolabus.

Il 10/4/09 sera, scuotendo i capelli bagnati dopo la doccia, sentii una fitta dolorosa dalla sommità destra del cranio fino alla base del collo, vicino alla colonna cervicale. Essendo un dolore sopportabile che avvertivo soltanto muovendo velocemente la testa, non mi preoccupai eccessivamente. Dal 24/04 il dolore cominciò a peggiorare. Mi recai dal mio medico, il quale mi prescrisse degli antidolorifici che non fecero effetto.
Il 30/04, dopo quasi due notti insonni, alle ore 02.00 mi recai al pronto soccorso dove mi visitarono, mi somministrarono paracetamolo e Valium e mi sottoposero a TAC celebrale dalla quale risultai essere affetto da ematoma subdurale cronico.Questo è il referto: "Non rilevabili lesioni focali del parenchima cerebellare; quarto ventricolo in asse, di regolare morfologia. In sede sovra tentoriale falda di ematoma subdurale iperdenso per recente sanguinamento in sede fronto temporo parieto occipitale,dello spessore massimo di circa 18 mm,responsabile di marcato effetto massa con scomparsa dei solchi corticali,riduzione d'ampiezza del ventricolo laterale destro e del terzo ventricolo, e deviazione controlaterale delle strutture della linea mediana per circa 7 mm. Ventricolo laterale sinistro di regolare morfologia. Non rilevabili lesioni focali del parenchima cerebrale."
Fui trasferito immediatamente in un altro ospedale , dove il neurochirurgo mi informò che sarei stato operato subito per evacuare l’ematoma.
Lo studio angiografico prima dell'intervento ha dato il seguente esito: " Esame ben tollerato,eseguito mediante cateterismo transfemorale destro. Non si sono osservate malformazioni artero-venose, ne fistole durali. Un minuscolo aneurisma ( 1,5 mm circa di dimensioni) è presente sul tratto clinoideo del sifone carotideo destro, originante dalla sua parete superiore poco dopo l'origine dell'arteria oftalmica. Un'irregolarità di profilo si apprezza al tratto cavernoso o cavale del sifone carotideo sinistro. I due suddetti reperti, che appaiono comunque incidentali e non correlabili all'ematoma subdurale in atto, meritano studio anatomico di dettaglio con angio-TC o angio-RM con mdc."
Il giorno 7/5 fui sottoposto a TC cerebrale con e senza mdcd e ad angio TC. L'esito è il seguente: " L'esame TC è stato eseguito con tecnica spirale prima e dopo somministrazione ev a bolo di mdc. Esiti di craniotomia parietale destra per drenaggio di ematoma subdurale fronto-parietale; si osserva falda di igroma frontoparietale residuo dello spessore massimo attuale di 7 mm circa in assenza di segni TC di risanguinamento recente. Non alterazioni focali della densità del parenchima celebrale, ad eccezione di minute calcificazioni in corrispondenza dei nuclei lentiformi bilateralmente. Nulla da segnalare in fossa cranica posteriore. Regolari le dimensioni del sistema ventricolare e l'ampiezza degli spazi subaracnoidei della volta a sx e delle cisterne della base. La valutazione engiografica del circolo carotideo vertebrale non ha documentato la presenza di lesioni stenosanti e/o malformazioni vascolari di tipo aneurismatico o MAV apprezzabili con la metodica in corrispondenza del circolo dela Willis e dei circoli cerebrali anteriore, medio e posteriore bilateralmente."
Dopo un buon decorso post-operatorio, fui dimesso il giorno 08/05 con il seguente referto:
“ Ricoverato il 30/4 per ematoma subdurale cronico emisferico destro esordito con cefalea e vomito.
In anamnesi nessun evento traumatico recente.
All’ingresso il paziente non presentava deficit di lato.
In regime di urgenza è stato sottoposto a studio angiografico che non ha evidenziato malformazioni vascolari compatibili con il sanguinamento; si segnala un piccolissimo aneurisma sul tratto clinoideo del sifone carotideo destro per cui non vi è alcuna indicazione chirurgica.
In data 30/4 eseguito anche intervento di craniotomia centrale destra ed evacuazione dell’ematoma. Il decorso clinico è stato regolare senza comparsa di deficit di lato, regredita la cefalea.
La TAC del 7/5 dimostra piccolo residuo di ematoma per cui si consiglia nuovo controllo tra circa 20 giorni. Sono state eseguite anche sequenze di Angio-tac che confermano la piccola malformazione; vista l’evolutività di certi aneurismi, si consiglia un controllo sempre con Angio-tac tra 6/8 mesi.
Ferita spuntata in ordine. Nessun terapia domiciliare.
Si consiglia breve periodo di riposo e visita di controllo con la nuova TAC.”
Il giorno 22/05 sono stato sottoposto a nuova TAC e questo è il referto del radiologo:
“ TC dell’encefalo senza mdc ev.
Quesito clinico: controllo dopo intervento neurochirurgico.
Rispetto al precedente del 30/04/09 ma non alla TAC del 07/05 né all’angio RM encefalica del 27/03/08 ( prescrittami dall’otorinolaringoiatra per acufene) si evidenziano gli esiti di intervento di craniotomia centrale destra per drenaggio di ematoma subdurale.
Residua una falda di ematoma subdurale subacuto-cronico dello spessore di 12 mm fronto parietale dx con alcune iperdensità ematiche all’interno.
Essa ha effetto massa sui solchi cerebrali omolaterali.
Le strutture della linea sagittale mediana sono alquanto in asse ed i ventricoli hanno dimensioni nei limiti della norma.”

Il giorno 08/06 sarò sottoposto a visita di controllo.

Non ho perso conoscenza né prima né dopo l’intervento. Finora non si sono manifestati danni fisici e, sembra, neurologici. I neurochirurghi non hanno saputo spiegare la causa del sanguinamento.
Nella mia vita ho battuto la testa centinaia di volte, talvolta anche violentemente ma non ricordo che sia successo qualcosa di simile negli ultimi mesi.
Da qualche anno, ogni tanto mi capita di avere difficoltà a trovare le parole per continuare un discorso e spesso non capisco quello che mi viene detto e devo chiedere di ripetere. Per questo problema in particolare , nel novembre 2007 mi recai da un otorinolaringoiatra che visitandomi non riscontrò alcun difetto; mi prescrisse la risonanza magnetica che feci il 27/03/2008. Il referto è il seguente:
“ RM encefalo
RM angolo pontocerebellare.
Esame effettuato in apparecchio ad alto campo, utilizzando antenna dedicata, con sequenze T1, in doppio-Echo, completato con sequenze in tecnica FLAIR e con sequenze mirate allo studio della fossa cranica posteriore in alta risoluzione, fortemente T2 ponderate e simil CISS.
Non sono apprezzabili lesioni espansive endocraniche.
In fossa cranica posteriore il IV ventricolo è in asse di regolare morfologia e dimensioni, non alterazioni dell’angolo pontocerebellare sia di dx sia di sx, in particolare non apprezzabili lesioni espansive riferibili a meningiomi o neurinomi del VII e VIII paio dei nervi cranici.
Questi sono perfettamente riconoscibili in tutto il loro decorso sia intracisternale sia intrameatale.
Non alterazioni delle strutture costituenti l’orecchio interno.
Non riconoscibili lesioni cerebellari e vermiane.
In sede sovratentoriale non sono apprezzabili focolai di alterato segnale della sostanza bianca periventricolare di significato patologico.
Non alterazioni dei nuclei della base e delle strutture mesencefaliche e bulbo-pontine.
Regolare aspetto presenta la cisterna sovra sellare e la perimesencefalica, con ventricoli laterali che si presentano simmetricamente in asse di regolare morfologia e dimensioni, non alterazioni dei restanti spazi liquorali.”

Dal 13/5 al 23/5 ho avuto forti dolori cranici diffusi e senso di gonfiore all’occhio destro. Ho contattato l’ospedale e il neurochirurgo mi ha rassicurato dicendo che era il normale decorso post-operatorio e consigliandomi di assumere Tachidol o Contramal al bisogno.
Da una decina di giorni le cefalee si sono notevolmente attenuate, ma ho iniziato ad avvertire dolore alla ferita che prima non avevo ma che in questi giorni sta passando.

In base alle informazioni suindicate, vorrei porLe i seguenti quesiti:
1 – Quando potrò ricominciare a lavorare, considerando che svolgo un’attività a volte anche pesante?
2 – Ci sono controindicazioni alla guida di mezzi di servizio pubblico dopo un evento di questo genere?
3 – In base alle statistiche, l’aneurisma che mi è stato diagnosticato può aggravarsi? In questo caso come verrebbe trattato?
4- Nel lungo periodo, il danno che ho subito quali conseguenze avrà sulla mia qualità di vita?
5- I problemi di udito e di afasia possono essere collegati a quanto mi è successo? E potrebbero peggiorare?
6- Il nostro primogenito nel febbraio del 2007 all’età di undici mesi circa è caduto dal fasciatoio, battendo la testa ed il lato destro del corpo. Dalla visita fatta subito dopo in ospedale, non è stato riscontrato alcun trauma e nei giorni successivi non ha dato segni di anormalità nel comportamento. Alla luce di quanto mi è successo dovremmo considerare utile una visita neurologica per prevenire eventuali problemi futuri?


Mi scuso per la lunghezza della mia lettera e La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta.

Cordiali saluti.


L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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