Farmaci immunosoppressori dopo mononucleosi

Gentili dottori, ho letto con interesse in un consulto quanto dice il dottor Baraldi sulla mononucleosi:
"Durante la malattia vi puo' essere una depressione dell'immunita' cellulare globale ma questa ritorna alla norma dopo la guarigione e solo la compromissione del sistema immunologico,conseguente a somministrazioni di farmaci immunosoppressivi o malattie che comportano una depressione della risposta immunitaria come l'AIDS , potrebbe eventualmente portare ad una riattivazione di quelle eventuali particelle virali residue presenti nel linfociti B. Ripeto e concludo: se le analisi sono tutte normali e alla visita non si riscontrano alterazioni di sorta, si puo' considerare superata la malattia."
Purtroppo dopo una mononucleosi già in fase di risoluzione mi sono stati somministrati 2LEBV, 2LCMV della Labolife e TH2. Subito ho iniziato a star male, ho avuto un forte deperimento da cui non sono ancora uscita, con tutti i sintomi, che prima non manifestavo, della mononucleosi, in forma aggravata. Da tutti gli accertamenti fatti non risultano patologie. A questo punto è lecito pensare che quei farmaci abbiano agito sul mio sistema immunitario riattivando (e, direi... facendolo inferocire...) il virus? Se è, come credo, così, che cosa dovrei fare? E soprattutto che cosa devo aspettarmi?
Sarei grata se proprio il dottor Baraldi volesse darmi una risposta.
Grazie
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Nò, direi proprio di nò , Signora, quei farmaci di natura per di più omeopatica, non sono in causa nella mononucleosi, a parer mio. Quando io parlo di immunodepressione parlo di forme gravi primitive o secondarie, parlo di malattie che causano immunodepressione come l'AIDS, parlo di trattamenti farmacologici particolari. Nella stragrande parte dei casi di mononucleosi , la malattia , una volta superata, non si ripresenta. Nel suo caso specifico , visto che tutti gli accertamenti sono negativi, è probabilmente in causa questo forte deperimento che dovrà superare con il tempo. Ne parli anche con il suo medico

Un saluto

A. Baraldi

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