Una tac dalla quale è risultato avere un tumore al pancreas

Gentilissimi medici,
Vorrei esporVI la mia situazione sperando di avere una risposta completa e il più coerente possibile. Mio nonno dall'età di settantanove anni circa, dopo aver avvertito qualche dolore alla pancia, ha effettuato una TAC dalla quale è risultato avere un tumore al pancreas. Sebbene sono, ha conoscenza che non esiste una "vera" cura, vorrei comunque porVI delle domande:
1. Esiste un farmaco che può aumentare le speranze di vita?
2. La migliore terapia da seguire? (a quanto dicono i medici, lo stato di avanzamento è molto grave)
3. Chemioterapia sì o no?
4. Esistono vari livelli di chemioterapia?
5. cosa ne pensate dell’“Erlotinib”?
6. Quali rimedi si possono adottare?
7. Voi nella veste di medici professionisti cosa fareste?
Io sono di Bari, convinto della Vostra partecipazione, spero di avere una risposta rispondete numerosi e al più presto, prima che sia troppo tardi, se magari volete visionare il paziente, potremmo sentirci tramite questo stesso sito, lascio di sotto la mia e-mail.
Distinti Saluti
Andrea

P.S. questa è la mia e-mail: andrey12@hotmail.it
GRAZIE IN ANTICIPO
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,

i suoi quesiti sono molti e non facilmente suscettibili di risposta sintetica.

1. La gemcitabina è riconosciuta come farmaco attivo da diversi anni.
2. La migliore terapia va valutata sulle condizioni del paziente, infatti se egli è molto debilitato, la chemioterapia, anche con la sola gemcitabina, potrebbe non esser più attuabile per lasciare il posto alla sola terapia di supporto (sui sintomi).
3. vale la risposta precedente.
4. in persone più giovani, in buone condizioni e che rispondono alla prima chemioterapia, se la malattia risponde e poi lentamente tende a riprendere la crescita, si possono usare altre combinaioni di farmaci.
5. erlotinib ha dimotrato di esser un farmaco utile ma non ancora con approvazione ministeriale per l'uso nel tumore del pancreas.
6. vale la risposta 1 e la 2.
7. la mia decisione si baserebbe su quanto già scritto nelle risposte 1 e 2.

Non ci sono altre speciali cose che si possano dire su questa disgraziata neoplasia.

Riguardo al consulto: Medicitalia ha la funzione di aiutare la gente a capire determinate situazioni e non si sostituisce al compito professionale degli specialisti che hanno in cura direttamente il paziente.

Cordiali saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro