Prelievo bioptico con carotatore dal soma di d11.

Gentili Medici, nel ringraziarVi del prezioso contributo che date ogni giorno su questo stupendo sito, vorrei sottoporvi dei quesiti riguardo lo stato di salute di mio padre. La situazione è abbastanza complessa in quanto mio padre è affetto da:
- Cardiomiopatia dilatativa in fase di scompenso (frazione di eiezione del 15%) in soggetto con pregresso infarto del miocardio in sede inferiore ed in trattamento costante con dicumarolici;
- Diabete mellito i.d.;
- Postumi di tiroidectomia per K. con relativo ipotiroidismo;
- BPCO con grave insufficienza respiratoria e stato ipossiemico;
- Spondilo-artrosi diffusa con schiacciamento vertebrale a cuneo della D12 (sottoposto a recente intervento di vertebroplastica), in soggetto con ernie discali multiple (intraspongiosa di Schmorl su L3 e mediana posteriore di L4 ed L5)e relativo gravissimo deficit alla deambulazione autonoma;

In comtemporanea alla vertebroplastica e stato effettuato un:
"prelievo bioptico con carotatore dal soma D11"

Dopo circa un mese ecco il risultato del suddetto prelievo che vorrei sottoporre alla Vs cortese attenzione:

-Descrizione Macroscopica:
Frammenti ciclindrici di tessuto grigiastro, delle dimensione max, in aggregato, di cm 1.5;

-Diagnosi:
Minuti frammenti fibro-connettivali comprendente elementi della linea mieloide ed eritroide normoconformati e nomomaturanti.
Si apprezzano elementi plasmacitari con una percentuale del 5% rispetto alla cellularità totale, CD138 positivi e catene Lambda e Kappa positivi (rapporto catene Lambda: catene Kappa=2:1).
Inoltre si apprezzano rari elementi linfoidi di piccole dimensioni a fenotipo B (CD20 positivi) e fenotipo T (CD3 positivi).
Non si apprezzano elementi epitelialiodi secondari.
(Reazione IIC pr CKpool negativi).

Vi pregherei di "tradurre" tali esami per capire a quali delle non trascurabili patologie dare la priorità e soprattutto seguire le oppurtune azioni per dare un pò di sollievo al mio genitore, il quale dopo gli ultimi mesi passati da un ospedale all'altro e dopo innumerevoli consulti medici adesso si ritrova con una terapia la cui lista di medicinali è come quella della spesa e come se non bastasse la sua mobilità e gravemente compromessa dai dolori alla schiena non ancora risolti nonostante la vertebroplastica (il medico dice che ce ne vorrebbero altre 2 per migliorare la situazione).
Come potete immaginare lo stile di vita condotto dal mio genitore non è proprio dei migliori, come del resto quello di noi famigliari che dobbiamo correre da un ospedale all'altro e da svariati medici per poterci capire qualcosa (non parlando delle ovvie parcelle che salassano l'economia famigliare già abbastanza precaria), Vi prego di perdonare la mia prolissa e-mail, ma davvero non so più come muovermi..tenendo conto che vivo e lavoro a 1000 Km dalla mia famiglia d'origine.
Grazie della pazienza e della Vs cortese collaborazione.
G.S.
[#1]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
non basta questo referto per esprimersi. Bisognerebbe sapere per quale motivo è stata fatta la biopsia proprio in quella sede e se esistono altre lesioni ossee visibili alle radiografie (a parte il crollo di D12).
Il quadro che lei descrive va sottoposto ad un ematologo, con tanto di immagini radiografiche, purchè corredato anche da esami di laboratorio come emocromo, creatininemia, calcemia, protidogramma elettroforetico, immunoglobuline M,G,A, proteinuria di Bence Jones.
Cordiali saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.Barbieri, la ringrazio della sua cortese risposta, domani mattina devo ritirare la copia della cartella clinica relativa all'ultimo ricovero per la vertebro-plastica,così successivamente potrò consultare un ematologo così come mi consiglia lei.
Per le radiografie, sono state fatte 3 gg prima dell'operazione alla colonna lombo-sacrale,colonna dorsale e torace con il referto:
Torace: esame eseguito nelle due proiezioni ortogonali.
Non si apprezzano addensamenti parenchimali polmonari.
Diffuso inspessimento delle pareti bronchiali.
Non sono evidenti versamenti pleurici; obliterazione del seno costo frenico dx.
Ingrandimento del ventricolo sn.
Calcificazioni parietali dell'arco aortico.
Rachide Dorso-Lombare:
metameri esaminati di altezza ridotta, in particolare con evidenza di deformazione a cuneo anteriore dei somi D12 ed L1.
Marcati segni di spondiosi osteofitaria, più evidente nel tratto lombare.
Calcificazioni parietali dell'aorta addominale.

La biopsia è stata fatta in quanto l'ortopedico che ha operato aveva notato una formazione di liquido in quella zona ed ha ritenuto opportuno esaminarlo.
Cordiali Saluti
G.S.