Un suggerimento e/o l'indicazione della migliore struttura

Mio padre (anni 87) è affetto da carcinoma polmonare, nonchè da bronchite asmatica, patologie riscontrate a giugno di quest'anno.
Qui di seguito, riporto esame TC torace:

Voluminosa neoformazione ilo-parailare superiore destra, con stenosi del bronco superiore,
disomogeneamente ipodensa con calcificazioni nel contesto, di 7 cm circa di diametro, a contorni
irregolarmente spiculati, in parte adesa alla pleura apicale che appare ispessita. La lesione si estende al
mediastino in assenza di chiaro clivaggio nei confronti dei vasi polmonari omolaterali. Presenza di multipli
secondarismi linfonodali in parte colliquati in sede ilare e paratracheale di destra e carenale, del maggior
diametro di 25 mm circa. Concomita piccola falda di versamento pleurico basale destro. Non evidenti
significative alterazioni densitometriche parenchimali del polmone sinistro. Verosimile secondarismo
surrenalico sinistro, di 4 cm di diametro.
Si segnalano comme reperti collaterali nelle scansioni più distali piccole cisti emorragiche del polo superiore
del rene destro e semplice del quarto segmento epatico.

E' stata praticata una biopsia in broncoscopia, ma l'esito è risultato non diagnostico, in quanto il materiale prelevato era materiale di necrosi.
Sconsigliata la chemioterapia durante una visita oncologica effettuata in data 03.07.2009, vorrei sapere quali alternative ci rimangono. Abbiamo tentato di rivolgerci ad uno specialista che pratica la crioablazione, ma ci ha risposto che, trattandosi di un'area estesa, la suddetta tecnica non era applicabile.
Stiamo pensando di rivolgerci all'Ospedale San Bortolo di Vicenza, e chiedere se è possibile trattare la patologia col Cyberknife, con termoablazione, con farmaci bersaglio (vedi Gefitinib) o altra cura o tecnica più idonea.
Siamo disperati.
La prego di darmi un suggerimento e/o l'indicazione della migliore struttura in Italia che possa prendere in cura mio padre.
Evidenzio che lo stesso gode di ottimo appetito ed è allegro e sereno.
Non voglio arrendermi e sono disposto a recarmi anche all'estero, se fosse necessario.
In attesa di una Sua cortese risposta, colgo l'occasione per porgerLe distinti saluti.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile utente,
in effetti la situzione è complessa, non solo per l'età di suo padre, quanto per l'estensione della malattia.
Probabilmente, anche se è difficile dirlo senza vedere le immagini, la scelta migliore è quella radioterapica anche secondo tecniche standard non volendo ricorrere alla Cyberknife. Il giudizio dipende anche da quanto appare rilevante il versamento pleurico ed il sospetto secondarismo surrenalico.
Non appare molto utile il farmaco che lei chiama "bersaglio" perchè non è indicato al momento come prima linea di terapia.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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Utente
Utente
La ringrazio di cuore per la Sua pronta risposta.
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Utente
Utente
Egr. Dottore/i,

Ho sentito parlare della tecnica detta "Ipertermia a radiofrequenza capacitativa esterna", la quale, perlatro, non avrebbe controindicazioni.
Sarebbe indicata per la cura di mio padre e quali strutture ospedaliere pratica la suddetta tecnica?
Ringrazio e porgo distinti saluti.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Di questa tecnica è esperto il collega Dott. Pastore a cui chiedo di risponderle.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

si tratta di malattia piuttosto estesa. E' possibile un tentativo con ipertermia data anche l'impraticabilità di altre strade farmacologiche. Opportuno verificare solamente mediante dosaggio della cromogranina A se presente nella neoplasia una componente neuroendocrina. In tal caso si potrebbe somministrare octreotide, un farmaco a basso impatto tossico e sperabilmente di buona efficacia nel controllare la malattia. Per ulteriori informazioni sulla metodica dell'ipertermia è possibile consultare il mio sito www.ipertermiaroma.it .

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Pastore,
la ringrazio per il Suo intervento.
Potrebbe dirmi quali centri in Italia praticano l'ipertermia a radiofrequenza capacitativa esterna in regime di convenzione? E' doveroso prima procedere con una biopsia onde avere un campione diagnostico e subito dopo con una Pet per stabilire l'estensione della malattia?
Nelle attuali condizioni, potrebbe dirmi quanto resterebbe a mio padre?
In attesa di una Sua cortese risposta, Le porgo distinti saluti.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

la mappa completa dei Centri che praticano Ipertermia capacitiva in Italia è posseduta dall'Assie (Associazione Europea di Ipertermia www.assie.it ). E' possibile anche chiamare a mio nome e chiedere del Sig. Rolando. La biopsia servirebbe a tipizzare la neoplasia se si dovesse procedere ad un trattamento chemioterapico ma in questo caso direi che la strada della chemioterapia è preclusa dall'età. Per stabilire se la cromogranina A è elevata è sufficiente invece un semplice prelievo di sangue. L'ipertermia può essere applicata a prescindere dal tipo istologico della neoplasia polmonare in oggetto. Il tempo di progressione della malattia non è possibile stabilirlo: esso dipende da molti fattori inclusi l'approccio terapeutico e la cinetica cellulare.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
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Utente
Utente
Egr. Dottori, mio padre, dopo essere stato sottoposto in settembre a radioterapia conformazionale locoregionale con finalità citoriduttiva sulla sede del primitivo fino alla dose di 30 Gy in 10 frazioni, e con la terapia medica in corso qui di seguito riportata:
Delapride 30 mg. + 2,5 mg. 1 cp
Zyloric 150 mg. 1 cp
Riopan gel bustine 1X3
Foster 100 / 6 mg. 1 puf X2
Spiriva 18 mg. 1 cp
Stilnox 10 mg. 1 cp
Maalox sosp. orale a.b.
Laevolac sosp orale a.b.
KC1 Retard 1 cp
Paracodina xx gtt a.b.

il 27.11.2009 ha effettuato una tac addome e pelvi, come richiesto dal centro dove era in cura, che riporto qui di seguito:

Grossolana lesione eteroplastica disomogenea, in parailare superiore Dx, con margini irregolari, contenuto in buona parte ipodenso, come per fatti necrotico colliquativi, calcificazioni nel contesto, stenosante il bronco lobare superiore Dx e in parte il bronco lingulare, con estensione medialmente al mediastino. E' compresso anche il bronco principale Dx. La lesione incarcera parte del ramo Dx dell'arteria polmonare, pervia. E' adesa alla pleura apicale, focalmente ispessita. Diametro massimo circa 6,5 cm. Versamento pleurico Dx con spessore massimo di circa 17 mm. Linfoadenopatie sottocarenali e parailari Dx (mac 14 mm circa). Sono inoltre evidenti plurime immagini riferibili ad infiltrati a "vetro smerigliato", in lobare inferiore Dx, soprattutto posteriori, come si osserva nelle pneumopatie da radiazioni.
Tc Addome Completo:
Cisti semplice in sede epatica, in S4 di circa 27 mm di diametro; altra più piccola in S2 (qualche mm). Pancreas nei limiti. Cisti splenica di circa 8 mm di diametro. Grossolana lesione surrenalica Sn, disomogenea e con diametro massimo di circa 3,5 cm, suggestiva in prima ipotesi per secondarismo. Nulla da rilevare a carico del surrene Dx. Reni bilateralmente con ridotto rapporto cortico-midollare e con presenza di numerose cisti semplici corticali a sviluppo esofitico:
diametro massimo a Dx, in polare superiore di circa 3 cm, ed a Sn, al terzo medio, di circa 1,4 cm.
Diverticolosi del colon discendente-sigma. Vescica e prostata nei limiti. Ectasia dell'aorta sottorenale, che misura circa 3,6 cm di diametro, con voluminose placche ateromasiche di tipo misto, e di qualche immagine riferibile ad ulcera su placca.

Vi prego di comunicarmi, in poche e semplici parole, qual'è lo stato di salute di mio padre, e cosa si può fare per migliorarlo. Se esiste qualche terapia sperimentale che possa dare o abbia dato qualche miglioramento in casi analoghi.
RingraziandoVi, porgo distinti saluti.