Aritmia e studio elettrofisiologico


Salve, ho bisogno di un consulto, non riguarda me personalmente me, ma mia madre. La situazione è la seguente, da alcuni anni mia madre (anni 62) avverte degli attacchi di cardiopalmo, però facendo i vari accertamenti non è mai risultato niente di preoccupante. Però, siccome questo problema negli ultimi tempi si è leggermente accentuato, ha rifatto di nuovo tutti gli accertamenti, che hanno dato i seguenti risultati: elettrocardiogramma, eco cardiogramma e test ergonometrico nella norma. L’unica anomalia risulta dal Holter ECG 48 ore, in quanto dal referto risulta:
Ritmo sinusale a f.c. media di 65 bpm
Normale conduzione A-V ed intraventricolare
Frequenti battiti ectopici ventricolari isolati, monomorfi
Sporadici battiti ectopici sopreventricolari isolati ed un breve run di Tpsv
Assenze di pause
Turbe costanti della ripolarizzazione ventricolare.
Inoltre gli ormoni tiroidei sono nella norma. Il dottore che la sta seguendo ha suggerito uno studio elettrofisiologico endocavitario. Vorrei sapere se la situazione è particolarmente grave, e soprattutto se questo test è necessario, o se esiste un test meno invasivo. Grazie
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, in base all'esame Holter riportato, lo studio elettrofisiologico non sembrerebbe necessario, in effetti l'unica indicazione a tale esame potrebbe essere la ripetitività delle palpitazioni, soprattutto se queste si accompagnassero ad importanti sintomi come affanno, vertigini o perdite di coscienza.
Allo stato, on line è difficle esprimersi in merito senza notizie anamnestiche suppletive.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO