Vene mani molto dilatate

Egregi Dottori, sono un uomo di 39 anni, e vi scrivo perche' quest'anno mi sono recato per la prima volta dall'angiologo, per la comparsa (in relta' gia' da qualche anno) di varici al polpaccio. La diagnosi e' stata di incontinenza della grande safena in alcuni tratti della sua lunghezza. Contemporaneamente mi sono accorto con l'avvento della stagione calda che le vene su avambraccia e dorso delle mani gia' di per se evidenti, si sono dilatate a dismisura, con notevole impatto estetico. Ora dell'impatto estetico non sono preoccupato ma, dato che per le varici al polpaccio mi sono ampiamente documentato su cause e rischi futuri, vorrei sottoporvi i seguenti quesiti:
1) Ho letto che le varici alle gambe sono dovute a reflusso di sangue, causato dal malfunzionamento delle valvole disseminate lungo la grande safena. Esiste lo stesso problema per le vene delle braccia, cioe' anche qui ci sono delle valvole preposte a far fluire il sangue in una sola direzione? Vi chiedo questo perche' ho notato che alzando le braccia le vene si svuotano repentinamente, mentre riabbassandole si dilatano nuovamente, come se il sangue non venisse trattenuto dall'alto verso il basso.
2) Come mai la dilatazione e' molto minore o addirittura assente se mi trovo in un ambiente fresco? Questo confuterebbe la presenza delle suddette valvole.
3) L'angiologo durante la visita, non si e' minimante curato di controllare le vene sulle braccia. Questo perche' sulle braccia non possono insorgere varici, cosi' come ho letto anche visitando diversi siti internet?
4) Anche se non si dovessero sviluppare varici alle braccia, a che problemi potrei andare incontro?
5) Cosa posso fare per non peggiorare la situazione? Ho letto che alcuni sport sono "nemici" del sistema vascolare, e in effetti tra quelli annoverati c'e' il bodybuilding, che pratico in forma moderata da circa 20 anni, ma senza esagerare con il carico. la causa delle vene eccessivamente dilatate puo' essere questa, oppure avrei comunque avuto problemi senza praticare questo sport? Mi consigliate ti interrompere questo sport, e magari praticarne altri meno pesanti?
Nel ringraziarvi anticipatamente delle vostre risposte, vi porgo i miei piu' cordiali saluti.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

per cominciare direi che il mezzo che stiamo utilizzando non permette di poter approfondire qualunque discorso di questo tipo.

in linea di massima mi pare che lei non sia stato ancora mai visitato da un medico per questo specifico problema e quindi le consiglio di farlo, per evitare di teorizzare solamente.

oltre la visita bisognerebbe eseguire anche esami diagnostici specifici che il suo medico di famiglia o lo specialista potrebbe, in relazione alla visita clinica, se necessario richederle.

il problema degli arti inferiori è ben più importante ed evidente in virtù della sola forza di gravità a cui tutti noi abitanti della terra siamo sottoposti. in presenza di una patologia valvolare. il peso di granparte del sangue venoso centrale, presente cioè nella vena cava provoca una pressione che raggiunge tutto l'asse venoso degli arti inferiori!!

esistono degli sport pro come il nuoto ed esistono degli sport che vengono sconsigliati come quello che lei ha citato o il ciclismo.

pertanto la invito a fissare un appuntamento da un medico di sua fiducia o da uno specialista.

buon fine settimana e cordiali saluti

marco catani

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Il fatto che l'ANGIOLOGO che l'ha visitato non abbia conferito particolare importanza alle vene degli arti superiori non la deve meravigliare, né preoccupare.
E' reperto abbastanza frequente che, soprattutto in presenza di temperature ambientali elevate, il tono venoso diminuisca e le vene supeficiali tendano a lasciarsi dilatare dal sangue in esse contenuto al di là della competenza o meno del sistema valvolare di cui sono dotate. Questo non rappresenta generalmente un rilievo patologico.

Diverso rilievo rivestono le varici degli arti inferiori, per le quali il Collega che l'ha visitata le avrà certamente prospettato i provvedimenti più indicati.

Quanto alla pratica sportiva, condivido l'opinione di chi mi ha preceduto.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
Inizio col ringraziarVi per le vostre risposte. In effetti per le varici al polpaccio ho avuto pareri differenti dai tre specialisti che mi hanno visitato. I primi due, dopo un fugace esame ecocolordoppler, hanno diagnosticato incontinenza di entrambe le grandi safene in toto, prospettandomi entrambi un intervento di stripping ad entrambe le gambe. Il terzo angiologo invece, attraverso un lungo e piu' accurato esame ecocolordoppler, ha fatto la seguente diagnosi: A DESTRA: OSTIOSAFENO-FEMORALE CONTINENTE. VENA SAFENA INTERNA INCONTINENTE (CON DIAMETRO MASSIMO DI 6MM) DAL TERZO MEDIO SUPERIORE DI COSCIA (DI GRADO LIEVE MODERATO) AL TERZO MEDIO DI GAMBA (DI GRADO MODERATO-SEVERO). OSTIO SAFENO-POPLITEO CONTINENTE. VENA SAFENA ESTERNA CONTINENTE. A SINISTRA SITUAZIONE IN GENERALE MENO GRAVE. Quest'ultimo non mi ha quindi proposto un intervento di stripping, bensi' un nuovo intervento meno invasivo, attraverso cui vengolo eliminate le varici attraverso piccole incisioni. Vista la visita molto accurata, io tenderei per quest'ultima, e mi chiedo se sia il caso di farmi visitare da un altro specialista, viste le differenti diagnosi ricevute. Distinti saluti.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
da come descrive la visita dell'ultimo collega da lei rifrito,

mi sembra che potrebbe soprassedere a cercare un ulteriore parere. anche se in questo caso il fatto sembrerebbe darle ragione, in genere è meglio non girare vorticosamente tra medici e specilisti in quanto ognuno potrebbe darle pareri diversi.

l'ultimo a cui si riferisce, anche se le nostre valutazioni sono comunque, in relazione al sistema utilizzato meno precise, sembrerebbe proporle un trattamento meno generalizzato, meno invasivo. direi che potrebbe prenderlo in considerazione. il periodo estivo è meno propizio, in base alle condizioni generali direi di aspettare comunque la stagione più fresca, dedicandosi qesta estate al nuoto che è uno sport consigliato nel suo caso.

cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Avevo pensato anche io di soprassedere fino al prossimo inverno, anche perche', dietro indicazione di tutti gli specialisti interpellati, ho iniziato a fare uso delle calze a compressione graduata, per cui la situazione dovrebbe restare inalterata per un po' di tempo. Volevo comunque ringraziare tutti per il tempo dedicatomi. GRAZIE, E BUON LAVORO!
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
grazie buone vacanze.

cordiali saluti